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Levity #1: "Nel cielo"

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rgrassi:

--- Citazione ---"Maledizione!", ripetè Rico. Poi si rivolse alla donna. "Prega che non la troviamo. Doveva essere qui domani. Due di voi restino qui ad aspettare i due che sono andati all'aereo. Gli altri due vengano con me. Il Senatore ci aspetta.", disse Rico, aprendo il passaggio segreto in una delle pareti naturali della Valle di Von.
--- Termina citazione ---

Glenda:
Due era ancora un pessimo numero. Poteva sperare di provare a liberarsi di uno, ma due erano troppi. E poi c'erano quelli che erano andati all'aereo.
Maledizione a quel Rico: l'aveva veramente ingannata. Perché si faceva sempre fregare da uomini simili?
Al momento decise di non fare mosse azzardate. Non voleva fare la merce di scambio...ma non voleva neppure morire.

Mauro:

--- Citazione ---Non riusciva a sentire cosa stessero dicendo gli uomini di fianco a sua madre, le arrivavano solo stralci... sembravano nervosi, come se qualcosa fosse andato storto.
Vedendo due militari tornare indietro, si riscosse dai suoi pensieri; per prima cosa, doveva pensare a sua madre. Iniziò lentamente a farsi strada tra gli alberi, seguendo gli uomini che si allontanavano con sua madre.
--- Termina citazione ---

Glenda:

--- Citazione ---Krimen era rimasto solo nella stanza.
Il radar adesso non segnalava più niente.
Nessun pazzo che attraversasse la tempesta.
Ma qualcuno, comunque, era stato capace di farlo, quindi significava che non andava ancora bene, che dovevano lavorarci ancora.
A volte si domandava cosa gliene venisse dal mettere tanto accanimento contro quella nazione, e se alla fine avesse senso sacrificare energie e vite umane per far saltare qualche poltrona e svegliare una mandria di pecore. La gente non era all'altezza di capire. Anche il nome assurdo che gli avevano dato - Krimen - sembrava fatto apposta per esorcizzare una forza maligna. O per fare di un terrorista un personaggio di un fumetto.  
Terrorista. Quand'era stata la prima volta che lo avevano chiamato così? Prima o dopo che lo chiamassero Krimen?
Pensandoci, non lo ricordava. Aveva perso per strada molte cose, aveva messo da parte tutto ciò che non aveva a che fare con la causa. Quanto al suo vero nome...era bene che la gente non lo conoscesse. Krimen, per il branco di pecore, era perfetto. Un nome facile, altisonante, che si ricordava con facilità.
Ed era bene anche che lo chiamassero terrorista. La gente doveva avere paura, perché solo la paura sveglia le pecore.
E la causa valeva bene qualche sacrifico di vite innocenti.
Non era una bella cosa, ma era così che andava la storia. La storia chiedeva sempre qualche vittima.
Guardò di nuovo il radar.
"Una tempesta così grandiosa da paralizzare uno stato" disse fra sè "saranno loro a dover trattare con me"
 
--- Termina citazione ---

rgrassi:

--- Citazione ---
Il gruppo dei guerriglieri attese i ritardatari. La finta parete di roccia si richiuse alle loro spalle. "Allora?", disse Rico...
"Eyejack", era il nome con cui lo chiamavano i sottoposto, "non c'era nulla vicino all'aereo".
"Siete sicuri?"
"Sicurissimi. Chiunque ci fosse sopra, deve essersela svignata dopo la caduta..."
Susan sorrise di gioia, senza farsi vedere...
"Bene. Andiamo, allora. Il senatore Dalton ci sta aspettando.", concluse Rico, tagliando corto.
"Krimen, le tue ore sono contate..., pensò nel frattempo. Non avresti dovuto trattarmi come hai fatto, dopo tutti gli anni al tuo servizio...

--- Termina citazione ---

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