Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
Mauro:
Potresti elaborare un po'?
rgrassi:
Eh... sono anni che elaboro, nelle 100 e passa pagine di manuali che ho scritto sino ad ora.
Ma appena riesco a fare una supersintesi ripasso.
Per il momento, se vuoi, prova a guardare qua:
http://www.levity-rpg.net/it/download/ManualiBase/Levity-GAN-I-Color.pdf
Pagine da 5 a 11.
Rappresentano bene come io intendo il gioco di ruolo e la narrazione condivisa.
Rob
Mauro:
Hero Quest, il gioco da tavolo, per te è un gioco di ruolo? I giocatori concordano eventi fittizi (siamo avventurieri che scendono in sotterranei per fare missioni), quindi rientra nella definizione di Baker; ma nessuno interpreta veramente un ruolo, né ci sono interazioni (discorsi, scontri, ecc.) tra i PG (se ci sono è perché li hanno inseriti i giocatori, ma non è previsto da regolamento, né ha effetti rilevanti in gioco).
Davide Losito - ( Khana ):
Il problema secondo me rimane nell'insistere a cercare un elemento unico, solo e assolutamente auto-sufficiente per l'identificazione di cosa sia un GDR.
Sebbene la "produzione di fiction" sia una conditio sine qua non del GdR, non è però l'unico elemento caratterizzante, né tanto meno l'unica conditio sine qua non.
rgrassi:
Diciamo che concordo con Baker, non in toto, ma penso stia andando nella direzione giusta.
Ne ho parlato qui (nel lontano 2008):
http://nuke.robertograssi.net/Portals/0/RpgFiles/IFondamentiDelRole-Playing.pdf
http://nuke.robertograssi.net/Portals/0/RpgFiles/IFRP-ConcettoDiRuolo.pdf
Rob
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