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Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
Dairon:
Figo, Rob. :o
--- Citazione da: Mauro - 2012-04-10 12:31:52 ---Hero Quest, il gioco da tavolo, per te è un gioco di ruolo? I giocatori concordano eventi fittizi (siamo avventurieri che scendono in sotterranei per fare missioni), quindi rientra nella definizione di Baker; ma nessuno interpreta veramente un ruolo, né ci sono interazioni (discorsi, scontri, ecc.) tra i PG (se ci sono è perché li hanno inseriti i giocatori, ma non è previsto da regolamento, né ha effetti rilevanti in gioco).
--- Termina citazione ---
Però lì non devi crearla e metterti d'accordo. Cioè, mi spiego.
Si suppone esiste una differenza "fondante" tra Power Grid e Apocalypse World, che rende il primo un gioco da tavolo e l'altro un gioco di ruolo. O come li vuoi chiamare, comunque qualcosa di diverso c'è. Fin qua siamo d'accordo?
Io credo Baker abbia in testa una cosa del genere. Se giochi a Heroquest non devi creare elementi di finzione e di descrizione, è tutto evidente davanti a te. Ti muovi? Bene, devi tirare e ti muovi di N caselle, ed è evidente a tutti. Non devi dire che ti muovi per il corridoio, al massimo dici che prendi i dadi per muoverti. E infatti per riprendere il discorso di Rob, non c'è nessuno che possa negare le tue affermazioni (anche se incappi in una trappola, non succede di dire "mi muovo per il corridoio -no, trappola!", a regole hai del movimento a caselle che potrebbe esaurirsi. Mi pare.). Inoltre certo, non crei una fiction intellegibile per ogni tua azione, ma questo succede anche in alcuni giochi di ruolo.
La cosa che mi sembra interessante è che credo sia vera questa differenza anche coi giochi di ruolo "a miniature" (o con con cose tipo la griglia di Agon). Forse la vera eccezione sono i boardgames più tattici tipo Advanced Squad Leader, ma anche lì, non credo sia possibile oppore/negare una fiction a quella altrui.
rgrassi:
--- Citazione ---Figo, Rob.
--- Termina citazione ---
Parli di quegli articoli?
Fanno parte di un blocco di articoli (non completati) di un corpus per una teoria unificante dei gdr.
Rob
Davide Losito - ( Khana ):
Sì, ma... oltre a OUT (che si chiama "gioco di narrazione" e non "gioco di ruolo", c'è scritto anche sulla scatola...), Baker cita anche Lupus in Tabula (di cui non si ricorda il titolo).
Lupus in Tabula è un GdR? Esiste cioè una Exploration che attraverso il Personaggio ti cala in un Setting con cui, utilizzando un System, sei in grado di creare una serie concreta e coerente di eventi che siano rappresentativi del Color, partendo da una Situation definita?
Se vi viene da rispondere "sì", perché io in Lupus in Tabula non posso sacrificare mia figlia per il bene del villaggio? O perché non posso sacrificare me per evitare che mia figlia muoia? E perché non posso decidere di stare sveglio la notte ad aspettare i licantropi?
E cosa c'entra il mafioso, in un villaggio del 1.200 maledetto dalla licantropia?!
Le domande non sono retoriche.
rgrassi:
--- Citazione ---Se vi viene da rispondere "sì", perché io in Lupus in Tabula non posso sacrificare mia figlia per il bene del villaggio? O perché non posso sacrificare me per evitare che mia figlia muoia? E perché non posso decidere di stare sveglio la notte ad aspettare i licantropi?E cosa c'entra il mafioso, in un villaggio del 1.200 maledetto dalla licantropia?!
--- Termina citazione ---
Perchè sono Vincoli di fiction non negoziabili?
E quindi sono degli RPG che non ti piacciono?
Puo' bastare?
(Non che sappia la risposta, sto provando a rispondere...)
Rob
Mauro:
--- Citazione da: Dairon - 2012-04-10 13:38:48 ---Se giochi a Heroquest non devi creare elementi di finzione e di descrizione, è tutto evidente davanti a te. Ti muovi? Bene, devi tirare e ti muovi di N caselle, ed è evidente a tutti. Non devi dire che ti muovi per il corridoio, al massimo dici che prendi i dadi per muoverti
--- Termina citazione ---
La creazione di elementi fittizi non si ottiene solo dicendoli: muovendo la pedina nel corridoio ho creato lo stesso elemento fittizio di "Mi muovo nel corridoio".
Nel momento in cui in D&D prendo la mia pedina e la metto davanti al mostro, ho lo stesso, identico elemento fittizio che otterrei dicendo "Vado davanti al mostro" (non a caso, molti gruppi giocano, almeno alla 3.x, senza pedine).
L'elemento fittizio è creato nel momento in cui è comunicato, il mezzo di comunicazione è secondario.
Inoltre: se posso muovermi di massimo sei caselle e mi muovo solo di quattro, ho creato un elemento fittizio diverso dal muovermi di sei.
Ancora: troviamo una spada e decidiamo che la prende il guerriero. Abbiamo creato un elemento fittizio, diverso da "La prende il barbaro".
C'è poi l'aspetto del dover concordare: se entra in gioco l'elemento fittizio "Il guerriero si muove fino a metà corridoio" e non tutti accettano che è vero, possiamo comunque giocare? No, perché non sappiamo dov'è il guerriero.
Quindi entrambe le condizioni dette da Baker sono rispettate: dobbiamo creare elementi fittizi e dobbiamo concordare che siano veri.
--- Citazione ---non c'è nessuno che possa negare le tue affermazioni
--- Termina citazione ---
La definizione di Baker dice che in order to play, we have to create fictional stuff and agree that, for gameplay purposes, it's true, non parla di poter negare le affermazioni altrui.
E questo a parte che sì, ci si può opporre alle affermazioni altrui: "Prendo io la spada", "No, la prendo io". Sarà una piccolezza, ma chiunque può opporsi all'elemento fittizio "Ho io la spada", e per proseguire si deve concordare su quale evento fittizio è vero (ossia su chi ha la spada).
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