Gente Che Gioca > Sotto il cofano

Desiderio di Impotenza

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Mauro:

--- Citazione ---[cite]Postato da: Hasimir[/cite]devono sentirsi COSTRETTI a creare un background per il personaggio.
Perchè se non li costringi, non lo fanno.
Ma se non lo fanno, non sentono "proprio" il PG.
--- Termina citazione ---

Questa è una cosa che mi lascia abbastanza perplesso: se non faccio una cosa non mi diverto, ma la faccio solo se obbligato. Masochismo? :disappointed:

Renato Ramonda:

--- Citazione ---[cite]Postato da: Mauro[/cite]Masochismo?
--- Termina citazione ---


La mia stessa impressione. Tafazzismo :-/

Marco Costantini:
Moreno ha già espresso chiarissimamente anche quel che avrei voluto dire io.
Ribadisco per essere ancora più chiaro e brutale: il problema non sono i giochi che proponi, ma è il tuo gruppo.
E, per mia esperienza personale, ad un certo punto, con un gruppo così, le parole e le spiegazioni sono l'ultima cosa che serve; anzi, spesso non si fa che complicare le cose.
Secondo me devi passare alle vie di fatto, che sono due:
1) ti trovi un altro gruppo con cui giocare finalmente quel che piace a te (liberandoti finalmente dal ruolo di "martire" della situazione, su cui poggiano le sorti del divertimento di tutti)
2) gli dici con tranquillità e serenità che hai voglia di provare X gioco/giochi e che ti piacerebbe coinvolgerli (sempre che ti piaccia davvero). A quel punto valuti le reazioni: se alla fine va tutto bene e trovate un motivo di divertimento comune, hai raggiunto il tuo scopo; se ti rispondono tentennando, se li vedi sabotare il gioco, se l'atmosfera è pesante...salta al punto 1.

Mi rendo conto che sto veramente tagliando con un'accetta una spinona questione "sociale", ma togliendo fronzoli e orpelli credo davvero che non ci siano altre alternative.

Rafu:
Moreno ha tanta ragione che non esistono vocaboli per qualificarla... perciò, prima che il suo fondamentale consiglio di "non mettersi in contrapposizione col Mito" venga soffocato sotto il nostro dogpiling, vorrei provare a distillarlo in una metodologia pratica:

1 - stila un menù di giochi che sei disposto e interessato a proporre, per il momento magari cominciando dagli one-shot e dai no-prep, ma sopratutto da giochi poco voluminosi come regole che prevedano la possibilità - ma non l'obbligo imprescindibile - di sessioni di gioco successive.

(1bis - se fossi in te, eviterei almeno inizialmente di mettere in lista "l'ultimo gioco che ho scritto io", e ci metterei invece "questi giochi nuovi che ho appena comprato e di cui sono super-entusiasta, non vedo l'ora di provarli, sono troppo curioso!")

2 - proponi questa lista ai tuoi amici del gruppo, magari a ciascuno in separata sede o a gruppetti, e non quando siete tutti riuniti (cosa che "stacca" dalla "liturgia" consolidata). Non è necessario che tutti accettino. Assicurati di informarli del punto 4, e non dimenticare di specificare il punto 3.

3 - invitali a giocare (al gioco di loro scelta dalla tua lista) in un giorno della settimana diverso da quello in cui vi trovate "tradizionalmente". Così la tua proposta non è una minaccia al "rito" settimanale, e di conseguenza se alcuni di loro accettano ma non tutti questo non costituisce un "tradimento" verso gli altri (queste cose ovviamente non devi dirgliele!!).

4 - estendi l'invito anche a 1-2 altri amici (o amiche!) che siano conosciuti dalla maggior parte dei membri del gruppo, stiano loro simpatici, ma non siano mai stati parte del "gruppo regolare" per ragioni storiche. Chiamerò questa persona "l'infiltrato". Assicurati di informarne i membri del gruppo quando li inviti ("Ah, e poi pensa un po', verrebbe anche Caio/Tizia...!").

5 - gioca. Ci saranno defezioni dell'ultimo minuto, che si sommeranno a tutti i normali problemi che si presentano nella prima partita a un gioco nuovo... Non preoccupartene. Fa' del tuo meglio, come se stessi tenendo una demo a una convention, e non preoccuparti né colpevolizzarti perfino se ti sembra che il gioco vada male.

6 - quando alla fine i giocatori commenteranno "Carino, ma...", oppure "'Na fetenzia!", tu assecondali. Inizia il discorso dicendo che sei d'accordo con loro (e di sicuro sarai d'accordo con loro almeno su qualcosa!), e poi porta la conversazione su un altro gioco che sia diverso da quello che avete appena giocato (non "più simile a Vampiri", o comunque non è di questo che devi parlare! Solo, diverso da quello appena giocato!):
"Già, in effetti... pensa che invece il gioco X evita questo problema perché bla bla bla, perché un'altra volta non proviamo quello?"
In particolare, prova a catturare l'attenzione dell'Infiltrato (puoi riuscirci facilmente se conosci i suoi gusti in fatto di film/fumetti/altro e scegli di conseguenza di quale gioco parlare), in maniera che ti faccia delle domande su quest'altro gioco, o altri nella lista... Così la conversazione non verrà semplicemente riportata sui vecchi miti.

Se susciti la loro curiosità a sufficienza da riuscire a organizzare senza sforzo una seconda "serata fuori serie" (non necessariamente la settimana immediatamente dopo, ma anche questo va bene!), allora... hai vinto!  ^__^

Matteo Stendardi Turini:
Concordo appieno con Marco, anche se è una situazione spinosa; ma se non l'affronti con decisione, rischi che i tuoi amici continuino a sperare sempre che alla fine tu "ti ravveda e ti passi questa foga per i new wave" e torni ad arbitrare Vampiri.

Comunque, c'è un altro modo, a metà fra il subdolo e il genuino, che ho utilizzato io (senza premeditazione e malizia, in realtà, ma in effetti ha funzionato) da quando ho cominciato a conoscere un po' i giochi forgiti.
Ho iniziato a parlarne con i miei amici, sul vago, appuntando certe meccaniche di adnd (a quello si giocava) che avevamo cambiato per conto nostro e mostrando che ci fossero giochi che le avessero per regola. Poi, brutalmente, li ho messi di fronte alla possibilità di convertire una nostra avventura (secondaria, ovviamente) al Solar System. La sessione dopo, non avendo voglia di dnd, ho fatto provare Cani nella Vigna.
E quella successiva, invece, mi sono scritto una bella mini-avventura one shot per D&D Basic. Quello con le classi elfo, halfing, ecc. Li ho un po' messi davanti alla realtà: con quel sistema (che loro ritenevano migliore di quello dell'Advanced, perché meno complesso) erano costretti a seguire la volontà del master [nonostante l'aventura sia stata, in sé, molto soddisfacentte per tutti]: ad esempio ho tirato un dado per i danni contro un pg, il pg sarebbe morto, e io ho detto: "Va be', dai, ritiro...", tutto davanti a loro. Oppure, arrivati al conflitto "finale", si sono trovati spiazzati perché non avevano modo di affrontare una situazione non di combattimento, e io ho semplicemente imposto la morte di un png, senza troppe storie.

Morale della favola: uno dei giocatori è il master per una bella campagna di adnd a ravenloft, e ha deciso autonomamente di convertirla al Solar System. Per il momento mi pare un ottimo compromesso. Ma già ci sono i semi per un'altra città di Cani nella Vigna...


EDIT: Crosspost con Raffaele. Ottimo consiglio!

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