Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Desiderio di Impotenza
Renato Ramonda:
@Domon: occhio che Anima Prime (che non conosco) NON e' Anima RPG (quello spagnolo)... anche io avevo pensato a quello.
A me sembra che quella voglia di "poter morire per un tiro" sia una gran voglia di sfida. Per questo proponevo Burning Empires. Non e' gamista, ma e' crunchy, ha due schieramenti chiari, ha regole molto sanguinarie sui combattimenti (dall'uno-a-uno alla battaglia spaziale), ed ha un'economia precisa di risorse che permette al master di giocare "coltello tra i denti" per "vincere" senza che lo si possa considerare un "master cattivo che mi vuole punire".
Quindi, come si usa dire (a Buckingham Palece, credo), che mettano le balle sul tavolo e vedano se riescono ad arrivare vivi alla fine. E se riescono a fermare l'inflitrazione Vaylen. E con quante e quali perdite?
Rafu:
Wolbanez, temo che tu ti stia concentrando un po' troppo sui dettagli e troppo poco sul quadro d'insieme.
Per la cronaca, io non ho accusato nessuno di immaturità.
Si tratta sicuramente di abitudini, sì. Non necessariamente di cattive abitudini (chi siamo noi per dirlo, scusa?), se non nella misura in cui sono abitudini oggettivamente autolesionistiche (che contengono in se stesse il countodown per la propria auto-distruzione). Certamente, si tratta di abitudini che non corrispondono a quello che Hasimir (e forse lui solo) vorrebbe fare oggi, e vorrebbe fare con loro.
Ma le abitudini delle persone non possono essere "corrette" con loro soddisfazione praticando tecniche arcane di manipolazione occulta...
Il punto di partenza è che loro vogliano cambiare abitudini. Se non lo vogliono, non le cambieranno mai. Si tratta di una questione che non può essere risolta giocando, né tanto meno mediante la scelta di un sistema di gioco.
L'unica cosa che puoi fare, Hasimir, è parlarne con i tuoi amici. Sviscerare il problema. Esporre loro le tue ragioni, incluso il perché giocare a Vampiri "come prima" è ormai diventato impraticabile (e probabilmente ci sono ragioni anche oggettive per questo).
Se non nasce in loro un sincero interesse a sperimentare diverse forme di gioco, e se non si convincono a mettere da parte almeno temporaneamente la ricerca del graal di una perduta età dell'oro, allora sei a un punto morto - e se continui a insistere a giocare con loro a ogni costo rischi di farti solamente del male.
Renato Ramonda:
Rafu parla con lingua saggia.
Augh.
(sto vedendo il Texano dagli occhi di ghiaccio, che ci volete fare?)
Rafu:
E' quello che alcuni miei amici chiamano "Rafu nella sua versione di visione che ti appare guardando verso il cielo per dispensarti buoni consigli". Principalmente, si tratta di un'impressione fuorviante suscitata dall'aspetto dei miei avatar sui forum.
EDIT: e Domon sa benissimo che cos'è Anima Prime, perché gliel'ho fatto leggere io. Mwah ah ah ah!
LucaRicci:
Tranquillo Rafu, li ho accusati io di immaturità, non stavo certo riferendomi a te :)
Comunque Hasimir si riferiva propriamente a braindamage, e non posso che dargli ragione da questo punto di vista...e una cosa del genere per me è cattiva abitudine, sopratutto per chi poi vuole provare qualche altro gioco che non sia di stampo classico; rimarrebbe di sicuro alquanto deluso, non trovando gli elementi a cui era "abituato".
Se vogliamo allora essere più precisi, parliamo di adattabilità. Provare a giocare ad un gioco con lo stile dello vecchio porta di sicuro ad una esperienza di gioco deludente, meglio il vecchio.
Un passaggio che abbiamo fatto tutti. Nessuno è nato con la scienza infusa.
Ma, e correggetemi se sbaglio, ammesso e concesso che il gruppo voglia sperimentare qualcosa di nuovo (quindi vogliono cambiare), se non fai trovare qualcosa che fa aprire gli occhi sui loro problemi, avranno la reazione che ho scritto prima.
All'illetterato darai un abbecedario, non di certo un tomo come Guerra e Pace, per imparare a leggere; altrimenti torna nella sua ignoranza bello contento.
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