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[SLOW DOWN] Reperire informazioni corrette sulla Teoria

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Ezio:

--- Citazione da: Leonardo - 2012-02-09 06:13:52 ---Questo è l'unico passaggio su cui il mio punto di vista è meno estremo del tuo.
Esiste il pensiero astratto e se la gente è in grado di capire la teoria della relatività generale direi che può farsi un'idea abbastanza accurata del significato del Big Model anche senza aver giocato certi giochi. Il punto è che rimane una conoscenza del tutto astratta e quindi non interiorizzata e soggetta a facili malintesi e fraintendimenti.

--- Termina citazione ---


Si, teoricamente è vero, ma... non si è mai riscontrato. Davvero. Non conosco nessuno che abbia mai incontrato o sentito parlare di qualcuno che avesse compreso la teoria forgita senza aver giocato ai giochi che ha prodotta.


Non voglio darti torto a priori, Leonardo, ma solo portare questo dato oggettivo.

Dairon:

--- Citazione da: Leonardo - 2012-02-09 06:13:52 ---
--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2012-02-09 04:20:44 ---In realtà, la situazione "gioco"-"teoria" non è pari a "teoria"-"esercitazione". L'esercitazione in questa analogia è il game design, non giocare.

"giocare", è imparare a leggere e scrivere, se vuoi studiare letteratura.

E' avere gli occhi, se vuoi studiare pittura.

E' avere orecchie funzionanti se vuoi studiare musica.

Se provo a spiegarti il narrativismo, e tu non hai mai giocato narrativista, è come cercare di spiegare Mozart ad un sordo dalla nascita. Con gli stessi risultati.
--- Termina citazione ---

Questo è l'unico passaggio su cui il mio punto di vista è meno estremo del tuo.
Esiste il pensiero astratto e se la gente è in grado di capire la teoria della relatività generale direi che può farsi un'idea abbastanza accurata del significato del Big Model anche senza aver giocato certi giochi. Il punto è che rimane una conoscenza del tutto astratta e quindi non interiorizzata e soggetta a facili malintesi e fraintendimenti. Per questo il gioco diventa essenziale per capirla davvero e per questo per me il gioco concreto svolge il lavoro equivalente a quello di una esercitazione. Il Big Model descrive il processo attraverso cui si gioca di ruolo e come tale la sua applicazione è l'analisi delle partite e non necessariamente l'applicazione di tale analisi al game design. Quello è un passaggio ulteriore ma non è né immediato né necessario.

A mio avviso quando Ron parte da un esempio di actual play per spiegare ad un interlocutore un concetto di teoria sta essenzialmente facendo come quell'insegnante che svolge un esercizio per dimostrare allo studente come la teoria astratta si riflette nell'applicazione pratica.
Altra cosa è lo sviluppo della teoria (o di nuovi concetti di teoria) che deve partire inevitabilmente dall'esperienza onde evitare di finire a parlare di aria fritta.

--- Termina citazione ---

Fanmail strettamente teoretica  ;)

Ezio:
Si, vabbé... adesso non prendiamo le parole di Leonardo come una scusa per pretendere di imparare la teoria senza giocare o parlarne senza giocare.
Fare così porta soltanto a fraintendimenti e post in blu.

Dairon:
Beh, i post in blu non penso fermeranno Nino e Sulpicio, che quello è il problema!

Piuttosto, stavo pensando che probabilmente quello mi sembra impossibile è la comprensione del BM senza aver in generale giocato di ruolo. Però credo di riuscire a immaginare uno che pur avendo solo giocato a DND e Chtulhu segua un discorso di spiegazione delle stances.

Moreno Roncucci:
Il motivo per cui chi gioca solo al tradizionali non ha speranza di capire la teoria è in realtà molto semplice, ed è un preciso rapporto causa-effetto.

Se giochi ad un tradizionale (Parpuzio), il GM è il sistema.
Cambi gioco, hai lo stesso GM, hai lo stesso sistema.
Cambi GM, se è dello stesso gruppo ha imparato dal primo GM, è lo stesso sistema con poche variazioni.
Un gruppo "tradizionale" gioca SEMPRE con la stessa CA, perchè per loro "è come si gioca ad un gdr". E persino inimmaginabile che si giochi differentemente. Pensare che possano immaginare da soli la cosa è come pensare che un aborigeno possa immaginare il Louvre (si immaginerà sicuramente una caverna con pitture rupestri, la cosa più simile alla descrizione che trova nella sua esperienza)
Se cambi gruppo, o è un gruppo che gioca come sei abituato, o "non sanno giocare" o sei tu "che non sai giocare", se non hanno la stessa CA. O è la stessa CA o in una maniera o nell'altra non giochi.
E non incontrando mai un gioco che ti spinga a giocare diversamente, tu in vita tua conoscerai al massimo una sola CA (se ti va grassa, la maggior parte dei gruppi gioca senza una CA condivisa).

Cosa succede quando leggi la teoria? Ti immagini la pittura rupestre. Fai come Dairon quando diceva che un gioco è gamista perchè usa i dadi. Sei messo PEGGIO  di qualcuno che non ha mai sentito parlare della teoria. Perchè ora non basta insegnartela, bisogna anche estirpare un sacco di cazzate, che nel frattempo spargerai in giro a piene mani. Sei diventato la cosa peggiore che possa capitare alla diffusione della teoria.

Su rpg.net ci sono letteralmente migliaia di casi simili, e come risultato è diventato impossibile discutere di teoria lì, su 100 post otterrai 100 risposte diverse, da quello che dice che i giochi gamisti sono quelli dove ti danno xp a quello che dice che l'unico gioco narrativista è Rolemaster.

Come rompi questo circolo vizioso? Giocando giochi con procedute che ti spingano FUORI dalla tua "confort zone" (quindi, GIOCHI CHE CREDI NON TI PIACEREBBERO, il più possibile diversi da quelli che conosci), a condizione che (1) credi che funzionano (sennò li giochi già aspettandoti il fallimento e diventa una profezia che si avvera da sola) e (2) li giochi ESATTAMENTE come sono scritti. 

I punti 1 e 2 sono le uniche cose che devi imparare prima di giocare. Sono l'equivalente di "fidati, questi strani simboli sono un linguaggio, funziona" e "guarda, le lettere dell'alfabeto devi scriverle così come ti hanno insegnato, se le cambi poi per forza non ti capisce nessuno".

E anche così, è molto facile che comunque il gioco forgita fallisca e tu lo Parpuzi lo stesso senza accorgertene (casi realmente avvenuti e raccontati: La mia Vita col Padrone in cui il GM "fregava" i giocatori facendogli saltare turni di gioco perchè il loro personaggio era in viaggio e non era ancora arrivato. Polaris giocato con un GM e gli xp. Cani nella vigna in cui i giocatori dicono al GM chi sono gli stregoni e lui è costretto a dargli ragione.  E Trollbabe giocato come un party alla D&D). Per questo è meglio se ne provi TANTI,  se fallisce il primo magari funziona il secondo (e poi come ho già spiegato, così eviti di scambiare semplici tecniche per CA)

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