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[SLOW DOWN] Reperire informazioni corrette sulla Teoria

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Dairon:
Hashimir, nessuno ha parlato di comprensione globale del gioco, mi pare.
Del resto chi sa quante giocate bastano per "capirlo"? Non è che ci possa basare su un numero di giocate arbitrario per determinare la "comprensione" di un gioco. In effetti questa idea di "comprendere" il gioco credo sia piuttosto da evitare, è la soggettività più pura, e la soggettività pura è roba personale, non può essere oggetto di critica e quindi di condivisione o di discorso.

Parlando più in generale:

teoria
1 [te-o-rì-a] s.f

1 Formulazione rigorosa e sistematica dei principi di una scienza, di una filosofia o di qualsiasi altra forma di sapere: la t. della relatività; ipotesi scientifica formulata per la spiegazione di fenomeni particolari: formulare una t. sullo sviluppo economico

2 Nel l. com., opinione, punto di vista riguardo a qlco.: ho una mia t. su come educare i figli

3 Insieme di norme e principi generali e astratti su cui si fonda un'attività pratica; l'attività intellettuale, concettuale: la t. economica, politica || esame di t., prova scritta necessaria per conseguire la patente di guida che precede la prova pratica | in t., dal punto di vista puramente teorico: in t. la cosa è semplice

Direi che per usare questa parola, è necessaria una definizione a sé stante, come oggetto della teoria.
Suppongo possa essere implicito se, articolandosi in diverse applicazioni, la teoria determinasse comunque delle applicazioni coerenti e prevedibili, creando per dimostrazione una teoria implicita; ma sinceramente non vedo l'utilità di eliminare la formulazione della teoria, se la si vuole come razionale (nemmeno oggettiva o falsificabile, razionale).

Moreno Roncucci:

--- Citazione da: Dairon - 2012-02-09 04:35:01 ---In effetti questa idea di "comprendere" il gioco credo sia piuttosto da evitare, è la soggettività più pura, e la soggettività pura è roba personale, non può essere oggetto di critica e quindi di condivisione o di discorso.
--- Termina citazione ---

Ma neanche per idea!  E che siamo tornati all'idea del "divino GM-artista ineffabile che sa già come fare talento dato dagli Dei"?

Sono giochi. Procedure. Si fa così. Si tira quel dado. Hai tirato quell'altro? Hai sbagliato. Non si gioca così.

Poi, tutto il discorso della teoria scientifica falsificabile è una FAQ, già trattata in questi link già segnalato nel mio elenco:

---------------------------------------------
Sulla validità "scientifica" del Big Model.
Un post si Davide "Khana" Losito sulla questione: Una visione "relativa" del Big Model
----------------------------------------------

Moreno Roncucci:
E la teoria è scritta, ovvio. E' scritta in quegli articoli su the Forge e tanti altri articoli.

Dirti che però per capire uno scritto devi imparare a leggere, vuol dire che la teoria non è valida? Dovrebbe essere comprensibile anche da un neonato che non sa leggere?

Se ti dico "tavolo" tu sai cosa voglio dire perchè hai già visto dei tavoli, li hai usati, ci hai mangiato sopra. Allo stesso modo per comunicare sui giochi bisogna fare riferimento a cose che hai visto, che hai usato, che hai fatto.

Nessuno ti obbliga a farlo, ma ti possiamo almeno avvertire che non hai alcuna speranza altrimenti. E sinceramente, la cosa diventa sempre più evidente.

Dairon:

--- Citazione ---Ma neanche per idea!  E che siamo tornati all'idea del "divino GM-artista ineffabile che sa già come fare talento dato dagli Dei"?
--- Termina citazione ---

Appunto...  ;D (anche se non capisco che c'entra il GM)
Davo per assunto non parlassimo di comprensione nel senso di "ho letto male le procedure esplicitate dal manuale", ma di un livello superiore di comprensione. Tu sei convinto (e avrai anche ragione, eh, non è questo il punto) che noi non avessimo "capito" in questo senso Trollbabe perché giocavamo la stessa Avventura tra le tre pg, ma non perché nel manuale ci fosse scritto di non farlo.

Sul fatto che siano necessarie definizioni esemplificative del linguaggio, mi pare pacifico.

Non sono affatto persuaso dalla FAQ (le teorie artistiche tendono abbastanza alla falsificazione oggidì.. o almeno, tra una non falsificabile ed una falsificabile, secondo me sopravvive la prima), ma ti ringrazio per avermela segnalata e mi scuso per non averla beccata prima.

Leonardo:

--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2012-02-09 04:20:44 ---In realtà, la situazione "gioco"-"teoria" non è pari a "teoria"-"esercitazione". L'esercitazione in questa analogia è il game design, non giocare.

"giocare", è imparare a leggere e scrivere, se vuoi studiare letteratura.

E' avere gli occhi, se vuoi studiare pittura.

E' avere orecchie funzionanti se vuoi studiare musica.

Se provo a spiegarti il narrativismo, e tu non hai mai giocato narrativista, è come cercare di spiegare Mozart ad un sordo dalla nascita. Con gli stessi risultati.
--- Termina citazione ---

Questo è l'unico passaggio su cui il mio punto di vista è meno estremo del tuo.
Esiste il pensiero astratto e se la gente è in grado di capire la teoria della relatività generale direi che può farsi un'idea abbastanza accurata del significato del Big Model anche senza aver giocato certi giochi. Il punto è che rimane una conoscenza del tutto astratta e quindi non interiorizzata e soggetta a facili malintesi e fraintendimenti. Per questo il gioco diventa essenziale per capirla davvero e per questo per me il gioco concreto svolge il lavoro equivalente a quello di una esercitazione. Il Big Model descrive il processo attraverso cui si gioca di ruolo e come tale la sua applicazione è l'analisi delle partite e non necessariamente l'applicazione di tale analisi al game design. Quello è un passaggio ulteriore ma non è né immediato né necessario.

A mio avviso quando Ron parte da un esempio di actual play per spiegare ad un interlocutore un concetto di teoria sta essenzialmente facendo come quell'insegnante che svolge un esercizio per dimostrare allo studente come la teoria astratta si riflette nell'applicazione pratica.
Altra cosa è lo sviluppo della teoria (o di nuovi concetti di teoria) che deve partire inevitabilmente dall'esperienza onde evitare di finire a parlare di aria fritta.

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