Che poi, per dare un altro taglio interpretativo alla situazione, la ipotetica categoria di scelta "Creative Agenda" non è neppure così tanto funzionale per scremare giochi "che mi interessano" da giochi "che non mi interessano".
Il colore che un gioco ha, la necessità di quel gioco di avere un master, la necessità di preparazione, il numero di giocatori che è in grado di sostenere, (molto forte per me questo) il tipo di meccaniche di risoluzione che usa, sono tutte categorie che hanno un peso intrinseco molto più forte sia nel prima (la scelta) sia nel durante (il gioco quando si dipana).
Invece l'Intento Creativo è un concetto labile e poco controllabile, comprensibile solo a posteriori, a gioco giocato, guardando l'esperienza accumulata da parte di tutti i membri del gruppo. E, come categoria, dice davvero pochissimo rispetto al grado di aspettative in grado di generare, a esperienza personale, ad esempio adoro giocare D&D 4th e mi da un gusto estremo, soprattutto poi proprio quando riesco a usare abilissime mosse per vincere uno scontro, dimostrando agli altri la mia abilità di stratega; 1001 notte invece mi manda sempre terribilmente in paranoia (tra l'altro mi succede lo stesso anche con Sì, Oscuro Signore) e vado in vera e propria sofferenza psicologica. Trattasi sempre di giochi che incentivano il "mettersi in gioco", lo Step on up, ma incentivano diverse messe in gioco, modi completamente diversi di farsi avanti. E non stiamo nemmeno poi a parlare di come, alcuni giochi, siano stati creati apposta per confonderci le idee...
Poi, altra questione... Non è che poi ci sia tutta questa grande divisione... Davvero credo che il 75%+ dei giochi che conosco (di cui soprattutto quelli in italiano) incentivano il gruppo a focalizzarsi sullo Story Now, il 23% ti aiutano a sintonizzarti sul Right to Dream e ne conosco giusto due o tre che ti aiutano a sintonizzarti sullo Step on Up. Alla fine che te ne fai di una catalogazione così sbilanciata?
Infine, l'aspetto pratico... Che chi ha scritto prima, Moreno, Mario, Ezio per dirne alcuni, abbia ragione o no, cambia poco o nulla. Quasi praticamente nessuno di quelli che hanno delle radicate competenze sui giochi (o sulla teoria), ha davvero interesse (e/o tempo) a mettersi a fare tale lista. Loro citati, ma anche io, o Khana, o Ariele o anche Rafu (se ancora scrivesse qui).
Basti pensare che, nessuno di noi ha tempo/voglia/risorse nemmeno per mettersi a fare una lista su altri elementi di catalogazione meno "criticati" e infatti, nonostante già altre volte elenchi di vario genere siano stati chiesti, non ne trovi uno... (la cosa migliore che puoi trovare è quell'analisi fatta sul sito Janus, di cui si è già parlato, ma che nasce sulla base delle necessità di marketing [e vorrei tanto trovare il tempo per farlo col mio branco di giochi])