Autore Topic: Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)  (Letto 20480 volte)

Dairon

  • Membro
  • Al secolo Luca Correnti
    • Mostra profilo
    • Ass. Cavalcalupi
Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #15 il: 2012-01-05 20:07:16 »
Perché il livello mi sembra tale. Tra i nomi dei redattori le pubblicazioni universitarie sono rare (anche perché a quanto intuisco sono in generale giovani laureati), ma se spulci i Ringraziamenti trovi ordinari di filologia slava, ricercatori, dizionaristi per la BUR, operatori di società per gli studi etc. che "ci mettono la faccia"*; le pubblicazioni e studi coi crismi ufficiali non mancano.

Oddio, se poi intendevate se per questo sito sono sul libro paga di qualche università, no, certamente no, ma è del tutto ininfluente per la sua qualità o mancanza di. In sè lo è anche il pezzo di carta dell'autore, se il lavoro è ben fatto, ovvio; per quanto sia giustissimo cercare di orientarsi coi riconoscimenti.

Comunque non è Bifrost che si debba contraddire riguardo al legame Odino/Mercurio, ma Isnardi, se è un problema di pubblicazioni "ufficiali". Dice davvero la stessa cosa, non capisco che vi turbi... pensavo fosse abbastanza assodato.
(poi potrei dire che il problema è contraddire Tacito, ma sarebbe una cattiveria.  :P )

*=e autori di moduli di gdr.  :o
« Ultima modifica: 2012-01-05 20:11:30 da Dairon »

Mr. Mario

  • Archivista
  • Membro
  • *
  • Mario Bolzoni
    • Mostra profilo
Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #16 il: 2012-01-05 20:16:35 »
Dico solo che non riesco a immaginarmi come venerarlo.

E chi te lo chiede? Le storie degli eroi non sono religione, sono fatte per intrattenere la gente, soprattutto i potenti. Non ci sono templi a Ulisse in giro. E' solo un personaggio di cui era bello raccontare delle storie.

Citazione
Zeus non mi sembra legato alla magia (che in effetti è abbastanza rara tra gli dei ellenici), non parla coi giganti o coi titani, per quanto mi ricordi;

Zeus è un titano. Con nonna Gea parla in più di un occasione. E i Ciclopi forgiano la folgore per lui.

Citazione
non ha grandi pretese di vagabondaggio (si fa la ninfa di turno e bon);

Si fa la ninfa di turno e bon in tutte le terre conosciute dall'uomo. E' anche il primo ad attraversare il mare, molto prima che Argo crei la prima nave, e facendolo dà inizio all'era degli eroi.

Citazione
non è giudice del fato dei guerrieri.

Non è il giudice ma ne è il custode e l'esecutore. E' lui che interroga il fato e sa che Ettore dovrà morire, per esempio.
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #17 il: 2012-01-05 20:19:15 »
Citazione
Dico solo che non riesco a immaginarmi come venerarlo. Cioè, venerare uno che tradisce i tuoi commilitoni per niente? Non è questione di bontà, è che proprio non ne vedo l'utile (che era alla base del culto nel politeismo).
Ma cosa c'entra il culto? Odisseo non è un dio e neanche un semi-dio. E' un personaggio simbolico.
Appartiene all'Epica, ossia il fulcro del simbolismo poetico.
Non veniva venerato, veniva portato come oggetto di "epos" -> narrazione.
Era una forma di comunicazione storica, non religiosa.
Ulisse, nell'epos ellenico, è "l'uomo comune" nelle sue più varie forme.
Ma queste sono informazioni base da 1° liceo classico...


Citazione
Zeus non mi sembra legato alla magia (che in effetti è abbastanza rara tra gli dei ellenici), non parla coi giganti o coi titani, per quanto mi ricordi; non ha grandi pretese di vagabondaggio (si fa la ninfa di turno e bon); non è giudice del fato dei guerrieri.
Non parla coi giganti e coi titani... no, certo.
Infatti Zeus, in quanto figlio di Cronos e Rea... -E' - un titano.
Senza contare che fa una guerra contro gli altri titani che rimangono fedeli a Cronos e sia Zeus che i suoi nemici, venerano un tot di... GIGANTI tra gli alleati.
Ade e Poseidone, insieme con altri fratelli di altre generazioni (Oceano ed Atlante, fra i primi), sono Titani anch'essi, poi ascesi all'Olimpo oppure puniti e relegati a mansioni meno importanti... tra le quali "sorreggere il peso del mondo sulle proprie spalle". Ma chiaro che... punire un avversario sconfitto in guerra con una pena del genere... non è "fato dei guerrieri"... ;)
Sul vagabondaggio e il "si fa la ninfa di turno" stendo un velo pietoso... le trasformazioni che assume Zeus nel mito sono numericamente impressionanti, anche con cambi di sesso, dato che per potersi accoppiare con le donne (nel senso delle femmine umane - di ninfe se ne fa ben poche, in confronto) arriva anche ad assumere la forma di una giovenca (che è etimologicamente la vacca femmina, non ancora ingravidata); viaggia per ogni luogo conosciuto della Grecia.


Scusa, ma... le tue conoscenze di ellenismo da dove arrivano?
Perché le mie sono molto ristrette e rimangono legate al canone scolastico, ma le tue o sono molto fantasiose, oppure hai delle fonti molto aggiornate e quasi avanguardistiche che mi piacerebbe molto conoscere.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Mauro

  • Membro
    • Mostra profilo
Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #18 il: 2012-01-05 20:24:54 »
se poi intendevate se per questo sito sono sul libro paga di qualche università [...] se è un problema di pubblicazioni "ufficiali"
Non intendevo nulla e, per quanto mi riguarda, non è un problema di pubblicazioni ufficiali; solo, visto che avevi indicato quel sito come plausibilmente di livello universitario riconosciuto m'interessavano sapere le basi, dato che il riportare fonti non implica nulla del genere.

Ezio

  • Membro
  • Ezio Melega
    • Mostra profilo
Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #19 il: 2012-01-05 20:25:56 »
Sull'identificazione romana Wotan/Mercurio ha effettivamente ragione Luca.



O, meglio, nel Germania Tacito scrive che il dio principale dei Germani è Mercurio, e accenna pure a sacrifici umani, seguito da Ercole (forse Tywaz/Tyr) e da Marte (probabilmente Donner/Thor, se consideriamo la funzione antica di Marte/Mamerte come dio del solco arato e fecondatore della terra). Aggiunge poi che gli Svevi sacrificano a Iside (probabilmente Freya o, come sostiene lo Steinsland, una Nerthus/Njord prima che diventasse una divinità maschile, comunque una divinità "magica").


Wotan è in effetti un dio della magia, uno psicopompo e per certi versi un trikster culturale, dato che l'identificazione duale Loke-Wotan è ormai accertata, esattamente come Mercurio, e si sa che gli venivano dedicati sacrifici umani.
È quindi davvero probabile che Tacito si riferisse a Wotan come a Mercurio.
 
Tenete presente però che, come dice Renato, è un Wotan MOLTO diverso da quello che troviamo nelle Edde, molto più oscuro (in generale, se posso permettermi un a parte, noi moderni tendiamo a considerare le religioni antiche più nettamente separate, più "luminose" e molto, molto meno "barbariche" di quanto fossero in realtà) e complesso. Per esempio la sua dualità con Loke è quasi del tutto svanita, e ne rimane solo un eco nel loro patto di sangue.


Perché il livello mi sembra tale. Tra i nomi dei redattori le pubblicazioni universitarie sono rare (anche perché a quanto intuisco sono in generale giovani laureati), ma se spulci i Ringraziamenti trovi ordinari di filologia slava, ricercatori, dizionaristi per la BUR, operatori di società per gli studi etc. che "ci mettono la faccia"*; le pubblicazioni e studi coi crismi ufficiali non mancano.

Oddio, se poi intendevate se per questo sito sono sul libro paga di qualche università, no, certamente no, ma è del tutto ininfluente per la sua qualità o mancanza di. In sè lo è anche il pezzo di carta dell'autore, se il lavoro è ben fatto, ovvio; per quanto sia giustissimo cercare di orientarsi coi riconoscimenti.

Comunque non è Bifrost che si debba contraddire riguardo al legame Odino/Mercurio, ma Isnardi, se è un problema di pubblicazioni "ufficiali". Dice davvero la stessa cosa, non capisco che vi turbi... pensavo fosse abbastanza assodato.
(poi potrei dire che il problema è contraddire Tacito, ma sarebbe una cattiveria.  :P )

*=e autori di moduli di gdr.  :o


Il problema di quel sito è che manca del tutto di peer-review, Luca ;-)
Io potrei tranquillamente scrivere quattro stronzate e mettere nella lista dei ringraziamenti una serie di nomi. Quello che manca è: chi sono questi nomi? Che articoli hanno pubblicato? Cosa ALTRI hanno scritto sui loro articoli?
E, soprattutto, dove sono le fonti documentarie che sono alla base della ricerca storica? ;-)

Senza tutto questo non può essere considerato scientifico.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Dairon

  • Membro
  • Al secolo Luca Correnti
    • Mostra profilo
    • Ass. Cavalcalupi
Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #20 il: 2012-01-05 20:54:49 »
Citazione
Le storie degli eroi non sono religione, sono fatte per intrattenere la gente, soprattutto i potenti.

Oddio.... in generale l'eroe era tale (anche) perché venerato. Templi di Achille, per non dire di Eracle.
Odisseo sarebbe stato solo una storia? Una figura non esemplare? Possibile, ma debbo ammettere mi giunge nuova.

Citazione
Zeus è un titano. Con nonna Gea parla in più di un occasione. E i Ciclopi forgiano la folgore per lui.

L'unico punto che mi sembra una contraddizione pertinente è quella di Gea (moltissimi Asi erano detti discendenti di giganti, quindi la relazione mi pare relativa alle origni del pantheon intero. In effetti altrimenti tanto vale identificare Loki, figlio di giganti, con Zeus; i giganti non forgiano un piffero in entrambe le mitologie, lo fanno i nani in quella norrena). Gea peraltro altrove si chiama senza problemi dea... ma più che altro mi domando, da Gea Zeus fa qualcosa di simile a Odino, prende la conoscenza della stirpe al potere prima degli dei attuali? Mi ricordo solo che le ubbidisce per punire Apollo e la nonna gli porta doni nuziali...
Viceversa, Zeus picchia mena parecchio i titani, esattamente come Thor i suoi giganti. Con che strumento? La folgore, entrambi. La folgore, non già la tempesta.
Non vedo come la punizione di Atlante (da parte di tutti gli dei, non di Zeus particolarmente) abbia pertinenza. Il potere di Odino (e delle valchirie) citato sta sui mortali, non nella titanomachia passata.

Citazione
Si fa la ninfa di turno e bon in tutte le terre conosciute dall'uomo.

Anche Afrodite appare dove vuole, spesso per scopare un bel giovane: evidentemente ciò non è indice di una sua "identità" con Odino!
Se Zeus vagabondasse, camminasse molto per la terra sotto mentite spoglie, sarebbe diverso, credo.
Nessuno ha viceversa negato il primato di Odino e di Zeus, nei rispettivi panthea, come metamorfi, se mi permettete il termine un pochino da dnd.

Citazione
Non è il giudice ma ne è il custode e l'esecutore.

Uhm, no. Non custodisce i guerrieri morti o comunque vi interagisce più di altri dei. Non mi risulta affatto comunque abbia particolari informazioni sul fato di Ettore... mi risulta solo l'oracolo di Apollo che parlava della sua morte.
Se stavi dicendo che è custode in generale del fato: sì, Zeus obbedisce alle Moire se esse ordinano, per quanto non è l'unico Olimpio a farlo. Ma questa non è una prerogativa di Odino, invece, che mi pare non abbia ordini o relazioni particolari con le Norne.

Citazione
Quello che manca è: chi sono questi nomi? Che articoli hanno pubblicato?

Non presentano la bibliografia di ogni collaboratore o "ringraziato", già. Ho indicato qualche esempio, non penso valga la pena di collegarlo ai nomi elencati.

Citazione
E, soprattutto, dove sono le fonti documentarie che sono alla base della ricerca storica? ;-)

Alla fine degli articoli. Duh.
« Ultima modifica: 2012-01-05 21:05:30 da Dairon »

Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #21 il: 2012-01-05 21:04:44 »
Achille ed Eracle erano semidèi.
Figli di mortali e dei (Teti e Zeus, nello specifico).
Quindi è probabile che ci fossero templi a loro dedicati.


Ulisse no, non è un semidio. Sarebbe un-quarto-dio... da parte di Madre. Che era figlia di Ermes.


Ad ogni modo, neanche tutti gli dèi raccontati nella Metamorfosi avevano un tempio. Quindi non capisco il problema.
Rimane che rappresenta la furbizia, la curiosità e la capacità di affrontare gli imprevisti. Quindi, per usare parole tue, sì è "bastardo", ma era voluto.


Sull'accostamento Wodan / Mercurio mi sto documentando. Ma ad occhio, Wodan può essere accostato a Mercurio, ad Apollo, a Marte e anche a Zeus. Basta "limitarne" la sfera di influenza ad una di quelle che interessa per l'accostamento.


Più probabilmente... non esiste un reale parallelismo, dato che i due panteon sono paralleli.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Mr. Mario

  • Archivista
  • Membro
  • *
  • Mario Bolzoni
    • Mostra profilo
Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #22 il: 2012-01-05 21:24:50 »
Anche Afrodite appare dove vuole, spesso per scopare un bel giovane: evidentemente ciò non è indice di una sua "identità" con Odino!

'Dove vuole' è diverso da 'dovunque'. Non c'è una terra per quanto lontana o solo favoleggiata in cui i greci non abbiano messo Zeus a fare conquiste. Afrodite viaggia decisamente meno.

Citazione
Non mi risulta affatto comunque abbia particolari informazioni sul fato di Ettore... mi risulta solo l'oracolo di Apollo che parlava della sua morte.
Se stavi dicendo che è custode in generale del fato: sì, Zeus obbedisce alle Moire se esse ordinano, per quanto non è l'unico Olimpio a farlo. Ma questa non è una prerogativa di Odino, invece, che mi pare non abbia ordini o relazioni particolari con le Norne.

Le Moire nell'Iliade non ci sono. C'è la Moira, il destino, entità astratta di cui Zeus è il custode e di cui regge la bilancia (è anche il segno zodiacale, tra l'altro).

Ma quando arrivarono la quarta volta alle fonti,
allora Zeus, agganciò la bilancia d’oro,
e vi pose le due chere di morte,
quella d’Achille e quella d’Ettore domatore di cavalli,
la tenne sospesa per il mezzo: d’Ettore precipitò il giorno della morte,
e finì giù nell’Ade; l’abbandonò allora Apollo.
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Dairon

  • Membro
  • Al secolo Luca Correnti
    • Mostra profilo
    • Ass. Cavalcalupi
Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #23 il: 2012-01-05 21:42:50 »
Citazione
Achille ed Eracle erano semidèi.
Figli di mortali e dei (Teti e Zeus, nello specifico).
Quindi è probabile che ci fossero templi a loro dedicati.

Non è che sia probabile, è sicuro quanto che vi fosse una statua crisoelefantina di Atena nel Partenone! Cioè, è assodato quanto gli altri fatti della mitologia normali.
Comunque non so da dove salti fuori sta storiella che gli eroi dovessere essere semidivini per essere "fighi". Mi ricordo anch'io che viene insegnata ai pargoli, ma è una cazzata enorme.
Voglio dire, senza genitori divini erano Asclepio, Bellerofonte, Atalanta, Edipo... non proprio dei signori nessuno. Certamente Asclepio era ben venerato con santuari dedicati.

Citazione
Ad ogni modo, neanche tutti gli dèi raccontati nella Metamorfosi avevano un tempio.

Suppongo dipenda da quali. Di sicuro c'era una qualche venerazione dietro ogni figura definita come divina, almeno nominale, o almeno così penso. Una citazione alle ninfa X nel tempietto locale, per quanto magari non a lei dedicato.
Non diversamente da come era/è "venerato" il santo del giorno sebbene ai più sconosciuto, nella cattolicità.
Ora, uno come Odisseo veniva perlomeno fino all'epoca classica citato da qualche parte in ambito sacro? Un Aiace? Di sicuro però la loro origine era religiosa. Lì il mito era la religione. Proprio, la storia, per il resto non c'era molto oltre ai rituali cultuali. Forse non era parte del culto, ma io ho sempre dato per scontato che sì, uno come Odisseo fosse un esempio sacro.

Non vedo molto in cosa l'accostamento Ermete/Odino limiterebbe uno dei due. Se proprio l'unica cosa mi sembra nelle capacità belliche di Odino, non così forti in Ermete. Poi ok, certo non sono uguali uguali, penso sia scontato.
In fondo non lo erano nemmeno tra città greche (stessa lingua, unicum cultuale), ovvio vi siano differenze maggiori nella "parentela".

Comunque più a livello di curiosità che altro sembra che Zeus, contando tutte le fonti antiche, si fosse accoppiato con:
-19 dee
-18 ninfe
-21 mortali (donne)
-1 mortale (uomo)

E senza nemmeno un fumble per sedurre.  :o Probabilmente da solo batte tutti gli accoppiamenti dell'intero pantheon norreno.

@Mauro: Mbò, Afrodite s'accoppia in cielo, in mare, per terra (e tra le terre mortali, a Cipro, in Turchia, in Siria, in Grecia, in Sicilia...). Non mi sembra vi siano differenze qualitative. Certamente invece ve ne sono di quantitative... il problema è che nessun dio norreno, per il poco che ci rimane, si avvicina alle quantità di accoppiamenti degli dei maggiori ellenici. Oddio, forse di Efesto, poverino.
Non capisco molto il problema della Moira. Vorresti ci limitassimo al periodo "omerico"? Beh, ma di che periodo storico parliamo? E soprattutto, chi se ne sentirebbe in grado? Non so quante persone sulla terra potessero onestamente entrare in una simile speculazione (io non me la sentirei mica)... ma il fatto è che penso sia proprio impossibile fare una simile speculazione sensata con gli dei norreni. Sappiamo troppe poche cose e troppo recenti, per andare oltre un "all'epoca di Snorri si sapeva questo, quando sia saltato fuori... boh".
I stand corrected su Zeus come pesatore di morti, e te ne ringrazio. Mi odierai se ti dico che lo stesso mi ricorda poco Odino? Beh, sì, temo di sì e me lo merito. Però è così.  ;D

P.S.: Omero parlava di segni zodiacali (non delle bilancie per giudicare il morto)? Davvero?
« Ultima modifica: 2012-01-05 21:54:47 da Dairon »

Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #24 il: 2012-01-05 21:55:50 »
Fermo lì!


IO NON HO MAI DETTO che gli eroi devono essere semidèi per essere fighi.
Ti ho solo detto che Ulisse non veniva venerato, probabilmente perché non era un dio e neanche un semidio.


L'implicazione successiva è farina del tuo sacco.


L'accostamento Emres/Odino (non Ermete... Ermete è un nome Latino ed è di norma Ermete Trismegisto, inventore dell'Alchimia. Il nome del dio è Ermes, oppure Mercurio) limita Odino alla sola sfera magia. Metro Odino faceva altre cose, di norma nel pantheon greco associate a Marte, Apollo o Zeus.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Dairon

  • Membro
  • Al secolo Luca Correnti
    • Mostra profilo
    • Ass. Cavalcalupi
Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #25 il: 2012-01-05 22:06:48 »
Ok, ti chiedo scusa e ritiro.
Mi resta il dubbio sulla venerazione di Odisseo, comunque. O di Aiace, per carità. Posto il culto di Asclepio, per dire.

Beh, ma Ermete vagabondava, prendeva per il culo la gente, andava alla ricerca della sapienza (ok, questa è un po' tirata, ma nota come conquista alcune cose), era legato al vento, prediva il futuro, inventava l'alfabeto, era araldo per il dio dei morti, aveva il cappuccio calato a nascondergli il volto; vi sono altri ambiti. Quasi certamente ciò non ti persuade della "uguaglianza" Odino/Ermete, ma capisci che ambiti intendo.

Citazione
Ermete è un nome Latino

Vabbè, la latinizzazione/italianizzazione diamola per buona, dai. Non ho nessuna voglia di scrivere in greco... e non penso nessuno di voi :P L'importante è capire se parliamo di roba romana o greca.
Il mio Graves era ancora tradotto con Ermete, si vede che da lì non mi schiodo.

il mietitore

  • Membro
  • Alex I.
    • Mostra profilo
Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #26 il: 2012-01-05 22:09:43 »
C'è anche da dire che il comportamento di Ulisse, magari, 2000 anni fa non appariva così meschino.


Alla fine è stato Dante a metterlo all'Inferno (e contrariamente a quanto si crede, NON per avere superato le colonne, ma proprio per il suo utilizzo a fini malvagi della ragione, vale a dire per la questione del carro di Troia. Ma a Dio del fatto che avesse superato le colonne d'Ercole e avesse pure visto il Purgatorio non è che gliene fregasse granchè...).


Per cui è possibile che a occhi più post-medievali, e anche in conseguenza di Dante, a noi oggi quelli che Dairon scrive appaia meschino, come dicevo. Magari all'epoca era comunque preso come esempio da seguire, essendo un uomo che con la forza della ragione si è fatto strada tra gli altri, fregandoli tutti uno dietro l'altro.
"E non guardare troppo a lungo dentro alla lavatrice, o anche la lavatrice guarderà dentro di te"
Revan Adler, Match d'Improvvisazione Teatrale, Giugno 2009
Trash Meets Steel
RPGshark

Ezio

  • Membro
  • Ezio Melega
    • Mostra profilo
Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #27 il: 2012-01-05 22:40:17 »
Sull'accostamento Wodan / Mercurio mi sto documentando. Ma ad occhio, Wodan può essere accostato a Mercurio, ad Apollo, a Marte e anche a Zeus. Basta "limitarne" la sfera di influenza ad una di quelle che interessa per l'accostamento.


Più probabilmente... non esiste un reale parallelismo, dato che i due panteon sono paralleli.


Esatto anche questo. Vedi, in questo momento sto parlando di identificazione latina, ovvero quel processo secondo cui gli autori latini "romanizzavano" le divinità dei popoli incontrati, rendendo oggi difficilissima l'indagine. In questo senso si è abbastanza concordi nell'affermare che quando Tacito scriveva "Mercurio" intendesse "Wotan".
Questo però non significa che Wotan e Mercurio siano divinità "cugine" come possono esserlo Zeus e Giove. Significa solo che (probabilmente) Tacito vedeva in Wotan molte delle caratteristiche del suo Mercurio e che, prendendo per buona questa identificazione, i germani del I secolo dell'era volgare adoravano Wotan sopra tutto il pantheon.


Il problema è Wotan è un dio abbastanza "anomalo", di difficile collocazione nel classico pantheon indoeuropeo.


Molte altre divinità norrene sono di più facile identificazione. Donner/Thor è per esempio palesemente il Dio Celeste indeouropeo: signore del cielo, padrone del fulmine, protettore dell'umanità dalle forze naturali primordiali, fecondatore. Tutti tratti che condivide con Zeus, Giove, Indra e il gallico Taranis. Non è un caso: sono tutte divinità che provengono da un unico ceppo culturale. È possibile ipotizzare una proto-divinità indoeuropea, un sovrano benevolo del cielo e della tempesta che si è evoluto in tutte queste divinità, che sarebbero quindi "cugini".


Wotan è laterale rispetto a questo processo.

Una teoria, portata avanti dal Dumezil, è quella della triade funzionale, ovvero l'ipotesi che la società preistorica indoeuropea fosse tripartita nelle caste di Guerrieri, Sacerdoti e Artigiani, ognuna protetta e rappresentata da una divinità e che le triadi divine così spesso riscontrate nelle religioni che discendono da quella indoeuropea siano un'eco di ciò.
Un esempio potrebbe essere la Triade Capitolina arcaica, quindi siamo nella religione romana pre-repubblicana, composta da Giove, il dio sovrano dei Sacerdoti, Marte, il dio dei guerrieri, e Quirino, il sempre misterioso (e affascinante) dio delle genti romane.


Alcuni autori usano le tesi del Dumézil (e alcuni ritrovamenti archeologici che sembrano effettivamente confermare le loro tesi, mostrando divinità falliche nella triade) come argomento contro la classica interpretazione Wotan/Mercurio di Tacito, tendendo a riconoscere questa triade funzionale nella mitologia germanica pre-norrena in Donner, il dio celeste ordinatore nella sua lotta contro i giganti/titani/forze naturali, Tywaz, identificandolo nel Marte di Tacito, e Frey, dio della fertilità e del popolo, che diventerebbe il Mercurio di Tacito.

Il dubbio è in effetti legittimo.
Questa ipotesi sostiene che Tacito, parlando di Mercurio, pensasse in realtà a qualcosa di più vicino all'Hermes greco che all'italico Turms, quindi ad una divinità eminentemente fallica, esattamente come Frey. Perché lo mette "in cima"? Perché Tacito è sorprendentemente obiettivo nei suoi resoconti e "venerano soprattutto" potrebbe voler dire "la maggior parte della popolazione". Frey era un dio della fertilità e dell'abbondanza (come prevede il suo ruolo nella triade funzionale indoeuropea), il dio del "popolo", della "massa". Da qui l'affermazione di Tacito.
Del resto Donner discende dalla stessa divinità che ha generato Giove e l'esistenza (e la ricerca) della triade funzionale del Dumézil spiegherebbe molte cose: il discorso ha sicuramente senso.


D'altra parte Wodan è strano.
Wodan è un dio della morte, della magia e del vento. Wodan è il signore dell'aldilà e il suo cavallo è la forca degli impiccati. Wodan è quasi un "demone", uno spirito oscuro che cavalca il supplizio dei criminali, di coloro che sono usciti dalla società. Wodan è il vento che agita il corpo degli impiccati.
Non è un dio guerriero; persino secondo l'Edda dopo aver ucciso il Gigante Primordiale non ha compiuto grandi fatti d'arme. La sua lancia è più la verga del mago, con sopra incise le rune, che l'arma del guerriero.
Wodan non ha un carro! Il carro è importante! Il carro è il simbolo della regalità guerriera indoeuropea: Apollo ha un carro così come Indra e, guarda un po', Donner.


Ovviamente quelle del Dumézil sono solo ipotesi, e la ricostruzione di una triade funzionale germanica è un'ipotesi basata su un'ipotesi.
Purtroppo in assenza di prove storiche (quindi di documenti) e affidandoci solo a quel fumosissimo passaggio del Germania tutte queste ipotesi hanno altrettanto valore, cioè poco più di un atto fideistico nello sposare questa o quella tesi.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Dairon

  • Membro
  • Al secolo Luca Correnti
    • Mostra profilo
    • Ass. Cavalcalupi
Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #28 il: 2012-01-05 22:59:31 »
Wait, non riesco più a mettermi sulle orme di Tacito qui.

Ermete non era un dio della fertilità. Oddio, aveva il bestiame, ma insomma... Mercurio era un dio dei commerci, anche più di Ermete, e non mi ricordo che fosse in epoca classico "fallico".
Riesco a immaginare Tacito che vede adorata a nord la triade suprema "Thor"/"Tyr"/"Freyr" (uso per non ingarbugliarmi troppo sulla tastiera i nomi norreni), ma dopo le prima due identificazioni non riesco molto a immaginare come arrivasse questo Freyr, popolare, "agricolo", ad assomigliare a Mercurio ai suoi occhi.

Cosa mi sfugge nell'ipotesi?

(comunque anche Apollo è un po' strano secondo me. Un bel missiotto pure lui, no?)

P.S.: comunque per noi moderni/postmoderni/nonsocosasiamo Odisseo è un eroe positivo di solito. Mica male come attivitò di PR che ha, eh?  :o

P.P.S.: secondo il mio amico di lettere antiche il tempio a Odisseo è ampiamente probabile (se adoravano Diomede...), ma debbo frustarlo per trovare le citazioni, cosa che non mancherò di fare.
« Ultima modifica: 2012-01-05 23:08:11 da Dairon »

Ezio

  • Membro
  • Ezio Melega
    • Mostra profilo
Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #29 il: 2012-01-05 23:46:20 »
Parliamo di Hermes, il dio greco.


Hermes, secondo l'interpretazione più classica*, è un dio che trascende in potere molti dei suoi corregionali. Hermes è il Trismegisto, il Dio dal Triplice Potere. Ha potere, cioè, nei tre regni del Cosmo: in Cielo come messaggero degli Dei, in Terra come Dio della Parola (e di coloro che la usano, dal "mago" al truffatore) e nell'Ade come psicopompo, come, cioè, colui che accompagna le anime dei defunti.


Hermes è una divinità maledettamente antica, che partecipa di significati sciamanici e, secondo l'analisi degli Inni Omerici del Chapman tutti i suoi ruoli fanno pensare ad una divinità mediatrice tra il mondo fisico e quello spirituale. Un dio, insomma dei confini. Se ci pensate persino la sua interpretazione "volgare" di dio dei ladri partecipa di questa sua funzione: è il dio di coloro che vivono ai margini, al confine della società (e nelle città antiche al confine fisico della città).
Secondo l'Inno Omerico Hermes è un "padrone dei sogni, spia notturna, custode di porte". Di nuovo: confini e comunicazioni. Tra la veglia e il sonno, tra il giorno e la notte, tra il dentro e il fuori (la soglia HA valore sacrale, quasi sempre).


Tra la giovinezza e la maturità.


Hermes era spesso venerato insieme ad Afrodite (come nel tempio di Siracusa) ed era dio degli animali da preda perché era il patrono dei riti virili, ovvero del sesso e dell'uccisione. Era patrono dei giochi e delle lotte, perché queste erano le pratiche dei giovani appena virili.


Le statue di Hermes, le erme, segnavano i confini (di solito tra i campi, ma anche tra strade, agli incroci, e tra città) e, per rispetto al suo ruolo di defloratore e protettore della fertilità della giovinezza erano statue falliche. Col classico minimalismo di molte popolazioni primitive le erme erano, a volte, semplici peni, più o meno dettagliati.


Facciamo un salto al I secolo dell'era volgare.
La fusione tra le religioni romana e greca è ormai completa e molti dei sono indistinguibili. Il ben noto ecumenismo romano ha reso il culto un gran calderone da cui emergono occasionali capisaldi dell'antica religione italica, come i flamen, per dirne una.
In questo calderone il dio italico Mercurio, affine all'etrusco Turm, è in realtà un dio del commercio, messaggero tra gli dei e gli uomini (per capire cosa realmente significa "messaggero degli dei" pensate al ruolo fondamentale degli angeli nella mitologia giudiaco-cristiana: Mercurio ERA la voce degli dei incarnata) e, forse, dell'aria, ma è ormai quasi completamente perso nel suo omologo greco: Hermes.

La mitologia di Mercurio era stata quasi completamente soppiantata da quella di Hermes, tanto che forse solo Ovidio ci tramanda un mito originariamente romano su di lui e che spesso invece di chiamarlo "Mercurio" si usa la latinizzazione del nome Hermes: "Ermete".


È quindi legittimo, leggendo Tacito, sostituire mentalmente "Mercurio" con "Hermes" e pensare ad un culto fallico.
Frey è a sua volta una divinità fallica, legata alla natura e alla giovinezza e, forse (ma è un forse grosso) al mondo oltre la morte. È quindi possibile che Tacito trovasse facile l'identificazione tra i due.


Di fatto esistono due tesi e io personalmente non propendo per nessuna delle due, mi limito ad esporte.
Il mondo accademico tende più verso quella che identifica Mercurio con Wodan, ma, per quanto mi riguarda, in mancanza di prove documentarie siamo totalmente nel campo delle ipotesi o, per usare un termine meno tecnico, delle pippone mentali.


__________________________________________________


* Interpretazione classica non significa "i greci credevano così". Significa che, per un certo periodo, alcuni scrittori lo hanno dipinto così, e quelle sono le fonti più comuni che ci sono arrivate
« Ultima modifica: 2012-01-06 01:15:05 da Ezio »
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Tags: mitologia