Autore Topic: Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)  (Letto 20478 volte)

Zachiel

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Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #75 il: 2012-01-19 17:34:15 »
O Hercules della Disney XD

Dairon

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Re:Mitologia (greca, romana, norrena... ecc.)
« Risposta #76 il: 2012-01-20 23:37:27 »
Premessa: di solito non mi convincono molto i tentativi di "razionalizzazione" della mitologia del tipo "gli antichi interpretavano male questo particolare fenomeno che noi sappia essere blabla". Cioè... riesco anche anche a pensare che i grifoni, come concetto, fossero stati originati anche da alcuni ritrovamenti fossili di Ceratopsidae, ma quando vedo spiegati i Ciclopi coi teschi degli elefanti nani mediterranei, mah.

Tuttavia quando Carl Sagan* parla di Oannes in certi termini...

Non parla della simpatica faccenda di Sirio B e dei Dogon, che è davvero bizzaramente specifica. Però ci si rende ben conto di quanto possa essere artefatta.

A me aveva fatto una certa impressione anche la descrizione del Mabaharatha, che effettivamente per come era messa non penso non possa fare immaginare certe cose a noi contemporanei:

Citazione da: Mahabaratha, suppergiù tremila anni fa


Una fitta oscurità calò presto sugli ospiti di Pandava. Tutti i punti di riferimento si persero nel buio. Venti impetuosi cominciarono a soffiare. Nubi ruggivano verso l'alto trascinando polveri e sassi. [...]La Terra tremava, arsa dal calore terrible di quest'arma. Gli elefanti avvampavano e correvano di qua e di là come impazziti [...]Da tutte le direzioni le frecce di famma piovevano continuamente e senza tregua.

Gurkha, volando sul suo veloce e potente vimana, lanciò contro le tre città dei Vrishni e degli Andhaka un singolo ordigno carico con tutto il potere dell'universo. Una colonna incandescente di fumo e di fuoco, fulgida come diecimila soli, salì in tutto il suo splendore. Era l'arma sconosciuta, la folgore di ferro, un gigantesco messagero di morte che ridusse in cenere l'intera razza dei Vrishni e degli Andhaka.
I corpi erano bruciati tanto da non essere più riconoscibili. Capelli e unghie cadevano [...] Gli alimenti erano avelenati. Per fuggirvi, i guerrieri si buttarono dei fiumi e lavarono sé stessi e i loro equipaggiamenti.

Ma non ho idea di quanto la traduzione di una traduzione possa essere fedele.

*=link al (fottutamente interessante) libro di Freitas per comodità, visto che mi pare l'articolo originale di Sagan sia leggibile solo in un brutto pdf scannerizzato. Lì si parla di tutti gli Apkallu, ma mando a quel link perché credo la versione ricostruita di Berosso sia quella che ne parla in termini più "interessanti" in questa ottica.

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