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[CnV] Strage di PG

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Manfredi Arca:
Gli hai spiegato che lasciare la posta non significa non poter ritentare?
Inoltre se metti conto il loro interesse era anche "non far x alla sorella del pg y", potevano lasciare e lanciare un conflitto successivo.

A me le ritirate strategiche piacciono. Certo, il gm in quel lasso di tempo può sbizzarrirsi.

Moreno Roncucci:
Eh, il bello di Cani nella Vigna è che a volte, ti rendi conto che il personaggio DEVE fare una cosa, e chisseneimporta della strategia. Che in certe situazioni non si più ritirare.

L'importante che è che i giocatori ne fossero consapevoli e sia stata una loro scelta.

Serenello:

--- Citazione da: judge - 2012-01-04 16:30:59 ---Questa era una loro scelta ben precisa.

Hanno deciso che lo stregone doveva morire, altrimenti non avrebbero lasciato la città se non su di una bara.
Questa è stata una loro precisa scelta e io non sono intervenuto. Avranno discusso almeno 5 minuti sul da farsi e hanno preso una decisione. Io non ho interferito anche perchè c'erano in ballo affetti familiari e la decisione di morire per questo poteva essere plausibilissima.

--- Termina citazione ---

perchè non hanno fatto un conflitto invece di discutere fra di loro?

Moreno Roncucci:
I conflitti per convincere non hanno senso. Non ti danno il controllo degli altri come dei robot. Vinci un conflitto per convincere Fratello Jonas a darti ragione? OK. Un microsecondo dopo il suo giocatore può dire "no, un momento, ho cambiato idea, hai torto".

Vincere un conflitto per convincere non significa che gli riprogrammi il cervello, eliminando la basilare capacità umana di cambiare idea...

Più che altro, è meglio se le discussioni avvengono fra i personaggi, in character, piuttosto che fra i giocatori. Se discuti fra giocatori (1) smetti di giocare per il tempo della discussione. Che senso ha, visto che puoi averla continuando a giocare? e (2) finisce che invece di giocare ciascuno il suo personaggio, i personaggi vengono giocati per comitato dall'intero gruppo.  Una cosa noiosissima che trasforma il gdr in un boardgame o una recita svogliata.

judge:
Devo ammettere che non hanno discusso parlando come se fossero i personaggi, ma come giocatori.
Però ognuno ha mantenuto fortemente la decisione sul proprio personaggio e basta. Qualcuno, ad esempio, ha detto "Io non ci sto a lasciarlo vivo, per colpa sua la cugina del mio personaggio viene trascurata e soffre".

Da quest'ultimo punto di vista sono soddisfatto, dall'altro lato non sono sempre rimasti in character e forse avrei dovuto spronare di più a farlo.


Per il discorso convincimento non ci hanno nemmeno pensato perchè avevo appena spiegato loro del perchè i conflitti per convincere in questo gioco non hanno senso (volevano convincere lo stregone che non sarebbe stato il miglior sovrintendente).
Appena spiegata tutta questa cosa nessuno credo abbia pensato a convincere gli altri personaggi a fare qualcosa perchè avevano capito il mio discorso.

Però ho sottolineato che non era obbligatorio che la scelta venisse presa in gruppo, che tutti dovessero fare la stessa scelta e ho anche detto che se arrivano a spararsi tra loro non è così infrequente nel gioco (almeno così mi era parso di capire un po' da tutti e in particolare da un actual play riportatomi da Ezio in un vecchio post).

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