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Tra Dio e Pelor
Zachiel:
--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2011-12-22 15:11:44 ---Inoltre... un mondo dove tutti quanti credono nell'esistenza di tutte le divinità e in miti identici, senza alcuna variazione locale, nessuna eresia, nulla?
--- Termina citazione ---
Alcuni chierici di Lathander (dio dell'alba) sono convinti che egli sia una reincarnazione del vecchio dio del sole Amaunator. Essi sono considerati eretici. Ho giocato con un pg paladina di Lathander eretica e lesbica, quindi doppiamente discriminata, che lottava per farsi accettare nella società nonostante i suoi peccati.
Poi in quarta edizione salta fuori che Lathander è Amaunator sotto mentite spoglie.
Alcune divinità sono poi conosciute con nomi diversi in posti diversi... (vedi Bhalla nel Rashamen) e sovrintendono ad ambiti diversi...
ma in genere le divinità sono dei PNG potenti con dei loro goal, non delle entità astratte.
Loro concedono dei poteri ed in cambio ne ottengono venerazione, che serve loro per mantenere i propri poteri. Per farsi venerare da più persone possibile cercano di annettere nuovi portfolio e di ricoprire aree di influenza che attirino seguaci.
Glorantha come descritto da Moreno è molto bello ma è un casino.
Non credo che, giocando a D&D, vorrei dovermi preoccupare di quello. Mi basta che la divinità sia un aggancio per la quest e mi dà leggermente fastidio che mi richieda un codice di condotta (oppure lo uso come scusa per fare nefandezze).
Kagura:
@ Moreno: su un manuale di D&D 3.X (Dei e Semidei) ci sono le schede di un tot di dvinità classiche, tra cui anche Diana/Artemide, se non erro. Quindi i PF li ha XD.
A ogni modo, la profondità di trattazione di culti e religioni in certe ambientazioni possono variare: per esempio, pur non raggiungendo livelli di complessità incredibili, in Eberron le religioni sono un po' più interessanti, qua e la lascia anche intendere che la presenza di divinità in quel mondo non è nemmeno dimostrabile, visto che non vanno fisicamente in taverna a immischiarsi nei cavolacci dei PG come a volte sembra accadere nei Reami Dimenticabili.
Davide Losito - ( Khana ):
--- Citazione ---Credo che questa disparità di visione, cioè questo spessore che ci vedi e che per me è inesistente, sia dovuto anche al fatto che tu consideri, mi pare, la letteratura di supporto, romanzi, etc, che hanno cercato di dare un minimo di senso a queste figurine di cartapesta (a volte peggiorando la situazione, come quando tutti gli Dei del Forgotten Realms sono stati "licenziati" da un autorità suprema superiore che gli ha tolto i poteri, e alla fine si scopre che anche lui era un sovrintendente a questo piano materiale per conto di una divinità Unica e superiore ancora più potente...). Io considero il "setting" come parte del gioco giocato. Non cerco lo spesso della divinità in un romanzo di Salvatore, lo cerco in cosa comporta, in termini di gioco, la scelta di giocare il chierico.
--- Termina citazione ---
Beh... sì.
Hai perfettamente ragione.
Ma vado ancora oltre: non riesco a dare una risposta a "cosa comporta, in termini di gioco, la scelta di giocare il chierico" senza tutto quel supporto di cui sopra.
Cioè, se mi manca un Color, non riesco a capire a cosa mi serve "curare".
Il discorso però non è così diverso da quello che fai tu: anche secondo me, se leggo solo il Player's Handbook, il chierico serve solo a tenere in piedi gli altri che combattono; ossia, come dici tu, è una crocerossina.
Ma se voglio questo tipo di esperienza, World of Warcrfat funziona tanto meglio.
Nel momento in cui mi siedo a un tavolo e gioco di ruolo, mi serve "di più". Un di più che posso dare io, ma che do nella misura in cui il Color me lo suggerisce.
Scelta mia, per carità, ma così "funziona".
Nessuno mi vieta di aggiungere spessore; anzi, è uno degli apporti che si chiedono ai giocatori per le partite Story Now.
Ma anche senza andare a prendere i romanzi: giocate un chierico di Bahal con un Master che vi chiede un'escalation di omicidi, che culminano con quello del fratello del vostro personaggio.
Siete disposti ad assassinare vostro fratello?
Oppure il bardo chierico di Mask. A cui qualcuno ha trucidato il villaggio. Ridi ancora, adesso? Sei disposto a intrattenere la truppa, ora che sei rimasto l'unico della tua famiglia e della tua stretta cerchia amicale?
I setting dei mondi di D&D sono pieni di spunti.
Ci si può costruire moltissimo intorno. E se posso prendere spunto da un film per infarcire una partita di Hot War, non capisco perché non posso prendere spunto da un libro per infarcire una partita di D&D.
Fermo restando che questo non rivaluta il sistema, ma qui si parla di religione e di setting... quindi è un altro argomento.
Certo c'ero anche io alla conferenza di Ron sulla religione.
E per me è stata illuminante, perché io sono sempre stato uno di quelli che riteneva la religione un tabù, nei GdR, perché "si può offendere qualcuno".
La mia idea è diametralmente opposta ora e non vedo cosa ci spossa essere di male se riadatto, estendo o amplio le idee di Ron su Glorantha, anche ad altre situazioni :)
Giulia Cursi:
Nel manuale della seconda advanced il chierico e le altre classi sono descritte mooolto meglio, si da' molta più importanza a ciò che fa' solitamente in veste del suo ruolo sia in generale che nell'ambito della compagnia.
Esempio: Il paladino è visto solitamente come il leader del gruppo, perché è autoritario, è l'eroe per eccellenza. Il paladino ispira coraggio nei compagni, è pronto a proteggerli se sono in difficoltà. Egli è un esempio di rettitudine e integrità, se tutto crolla sai che su di lui potrai sempre contare. Troppe volte ho visto giocare paladini più interessati alla missione con la spada magica che alla salute dei loro compagni.
La terza edizione ha perso tutto questo, in preferenza di statistiche e punteggi, per questo molti master prendono le descrizioni dalle edizioni precedenti. Leggere la descrizione del chierico sul manuale di AD&D mi è servito molto.
Poi nessuno t'impedisce di prendere spunto da libri, film o altro, le ambientazioni migliori di D&D sono quelle create dal master, quelle prefabbricate avranno sempre qualche lacuna, cose già viste... Non so, mi annoiano.
Io che per creare un ordine di paladini ho preso la cerimonia d'investimento dei Templari e il motto dell'Ordine di Malta, modificandoli quel tanto che bastava per aggiustarli sulla triade: Paladine, Kiri-Jolith e Habbakuk.
Ivano P.:
--- Citazione ---Lo stesso mito, lo stesso evento, viene descritto nei manuali in maniera diversa a seconda di chi lo racconta. Non esiste una "verità concordata". Per alcuni Orlanth ha ucciso Yelm per liberare l'universo. Per altri è stato un usurpatore che ha distrutto l'ordine primordiale. Per alcuni i Lightbringer (fra cui Orlanth) sono andati negli inferi per liberare Yelm per combattere contro un nemico peggiore, per altri è stato Yelm che ha costretto il suo assassino a venire a liberarlo.
--- Termina citazione ---
Tho nella mia ambientazione fantasy (il live) ho usato una tecnica simile, mettendo tot dei maggiori "disumani" perché incarnano senza memoria o ragionamento determinati principi e poi per ogni cultura un culto diverso, aggiungendo anche culti a divinità inesistenti.
Ovviamente non è possibile chiedere nulla direttamente agli dei maggiori.
Ciò consente anche di avere le eresie, tipo in Lex (l'equivalente della religione cristiana fantasy) c'è l' inquisizione che caccia gli eretici, ad esempio chi mette in dubbio l' infallibilità sel Sommo Patriarca.
Il mio dio preferito in D&D è Extor, legale malvagio, peccato che effettivamente su certi punti deragli nel masochismo, ma di base come religione ha un suo senso, rispetto alla maggior parte degli dei malvagi.
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