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[SLOW DOWN] Il Party in Trollbabes

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Moreno Roncucci:
Da regolamento, le trollbabe vanno dove vogliono. Anche tutte nello stesso posto, se vogliono.

Il cambio di paradigma, lo stravolgimento epocale, l'illuminazione che ha spazzato via anni di gioco tutto uguale fatto con lo stampino, non è in trollbabe. E' prima.

Sin dall'inizio, su The Forge (2001) e prima ancora nelle discussioni nella Sorcerer mailing list (1998) il concetto stesso di gioco "a party" è stato derubricato, da "l'unica maniera in cui si gioca ad un gdr" a " una maniera strana e strampalata di giocare, resa necessaria da alcuni vecchi regolamenti farlocchi".

Attenzione, per "gioco a party" non si intende genericamente il fatto di giocare tutti insieme o nella stessa location o nella stessa storia. Si intende la maniera di giocare inaugurata dal vecchio D&D con i personaggi in un "gruppo" che si muove sempre compatto come un centipede umano, in cui il fatto che in teoria si tratta di persone differenti si vede solo da qualche vuota discussione in-character, e non dal fatto di avere obiettivi, vite e archi narrativi diversi.

Quindi, si può benissimo giocare nella stessa location (come avviene in CnV, o in Il Gusto del Delitto) ma avere comunque personaggi con una vita propria, non un centipede umano che si muove come un "trenino dell'amore", sempre in formazione e uniti come i pezzi del brucomela al luna park.

Ho cercato un opera di fiction che possa funzionare come esempio di "party alla D&D" ma non l'ho trovata. Persino nei romanzi tratti da D&D, i protagonisti hanno vita propria (guardate per esempio cosa fa Raistlin nel Dragonlance: in un gruppo regolare di D&D il giocatore sarebbe stato cacciato dal gruppo se avesse giocato così "contro il gruppo"). Il gioco "a party" è totalmente incompatibile con il vivere una storia non ridicola.

Il gioco "a party" è stato deriso e ridicolizzato su the Forge da subito, vedere per esempio questo thread:
http://indie-rpgs.com/archive/index.php?topic=260.0
che è comunque solo uno dei tanti.

Quando è stato pubblicato Trollbabe, anni dopo, nessuno ha pensato di stare a spiegare "guardate che i vostri personaggi saranno appunto personaggi, individui, non le gambe di un centipede umano che si muove sempre all'unisono", perchè la cosa era data semplicemente per scontata.

Non è in Trollbabe che bisogna evitare (o meglio, imparare a fare a meno) del gioco "a party", ma è in tutti i giochi forgiti, e in particolare in quelli narrativisti

Direi anzi che, quando il sistema di gioco è abbastanza evoluto da permetterlo, è da evitare sempre, punto.

Perchè? Perchè, semplicemente, non è divertente. Mai.  Non rispetto all'alternativa. Significa giocare un gregario e non il campione. Significa fare sempre quello che viene deciso da qualcun altro. Significa rinunciare da subito a giocare un personaggio, e giocare invece un paio di gambe con spada e armatura. Significa essere invitati ad un banchetto, pieno di cose buonissime, e mangiare solo un cracker raffermo.

Molti giocatori preferiscono giocare così? Sì. Ma non perchè sia più divertente. Lo fanno per paura. Paura di essere derisi. Paura di essere "puniti" dalla riprovazione del gruppo se sbagliano. Paura di farsi avanti, di parlare, di essere protagonisti. Di giocare.

Con i giochi tradizionali, è normale. Certi meccanismi di prevaricazione si instaurano sempre, anche se spesso non si notano se non ne sei vittima. Qualcuno abituato ai gdr tradizionali avrà paura, all'inizio, anche di giocare nei gdr evoluti.  All'inizio è normale. Anni di paura non si dimenticano in una serata. Ma se la cosa continua, se non ci sono miglioramente, se ancora hanno paura ad uscire dal guscio, significa che c'è qualcosa che non va. A livello sociale.  Significa che certi meccanismi storti, di prevaricazione, derisione, sottomissione, si sono trasferiti pari pari nel nuovo gioco, anche se non sono più necessari.

Se non si risolve questo problema sociale, a monte, non c'è sistema che regga.  Tutti verranno comunque giocati da centipedi umani, in cui tremebondi giocatori terrorizzati dall'idea di giocare davvero delegheranno ogni decisione importante a chi gioca la testa del centipede.

Caleb75:
Io ho notato, col mio gruppo, che c'è anche un'altra ragione per cui i giocatori tendono a voler giocare insieme: l'incapacità da parte del GM (che in questo caso sono io) di fare quello che si dice (se non ho capitolo male la terminologia) "framing aggressivo". Ovvero: se ci dividiamo, il mio turno arriverà tra 40 minuti.

Mattia Bulgarelli:
Splittiamo in un thread meno specifico su TB e più specifico sul Party/No Party?

Dairon:
Già, non ne vedo l'attinenza con questo thread, in effetti.

Piuttosto, Mattia, non ho ben capito su che basi pensi che Belit fosse più "rappresentativa" di una Relazione che di un'altra Trollbabe nella stessa avventura, all'interno del materiale di riferimento (piuttosto alla lontana, comunque, come accenni, tanto che Conan come ispirazione di TBabe non è nel manuale).
Solo perché lei e Conan erano amanti? Ci può stare che rappresenti di più una Relazione, eh, ma sinceramente non vedo motivo per sbilanciarsi.


--- Citazione ---e/o di ogni logica di come si scrive un manuale
--- Termina citazione ---

Oddio... è contro ogni logica, secondo me, pensare si voglia suggerire una cosa quando il testo, al momento di esaminarla, dice che non fa differenza dalla sua alternativa. In ogni caso ho il sospetto che con l'idea "se un esempio è messo dopo allora è un'eccezione" potremmo trovare cose strane...

Moreno Roncucci:
Se a qualcuno interessa discutere di qualche eventuale qualità del gioco "a party",  o del perchè ci sia ancora qualcuno al mondo che giochi così, sì, sarebbe meglio in un thread a parte. Io l'ho citato in questo come cosa ovvia ed evidente, che rende tutta la questione "ma nel manuale di trollbabe c'è scritto di non giocare con un party?" irrilevante come le domande equivalenti "ma nel manuale di trollbabe c'è scritto di non darsi fuoco alle punte dei piedi?" o "ma nel manuale di trollbabe c'è scritto di non sputarsi addosso?"

Anche la questione su Conan è totalmente off-topic, Conan non è esplicitamente nel materiale di riferimento di trollbabe, perchè per quanto il tipo di narrazione di trollbabe sia molto simile (avventure staccate in luoghi diversi) presenta differenze significative (le storie di Conan non sono in ordine cronologico) e sopratutto sono molto diversi l'estetica e il tipo di ambientazione.

Però la domanda su Belit come trollbabe tradisce l'atteggiamento mentale a cui accennavo nei post precedenti: se non si vede la differenza fra Belit (che nella storia non ha alcuno scopo se non quello di provocare reazioni in Conan) e Conan, vuol dire che davvero non si ha ben compreso cosa vuol dire essere il "protagonista"di una storia, e allora si capisce anche perchè il gioco a party sembra normale....

Questo, indipendentemente dalla rilevanza di Conan come fomte per trollbabe. E' una semplice osservazione su protagonisti e no. Avrei potuto parlare di Spider-Man e Zia May, e chiedere se si ritiene Zia May una co-protagonista al pari di spider-man. Sono principi generali indipendenti dal genere e dallo stile.

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