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Lines e Veils? Cosa sono?

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Mauro:

--- Citazione ---[cite] khana:[/cite]"Rapporto disfunzionale tra servi e padrone" non è vago. E' molto più definito di "ragni". E 1) un rapporto, 2) disfunzionale, 3) tra un servo e 4) un padrone
--- Termina citazione ---

Non è vago se a infastidire è il rapporto disfunzionale in sé, ma se non è quello, quanto piuttosto quello che può uscire da un simile gioco, è estremamente vago. E, mentre un film contiene cose fisse, La Mia Vita col Padrone no.



--- Citazione ---"Qualunque cosa che possa uscire da un gioco che tratta di ragni". E' e rimane -la stessa cosa-
--- Termina citazione ---

Non è vero, perché l'ipotesi da te fatta è "Se ti danno fastidio i ragni", quindi a dare fastidio non è "Qualunque cosa possa uscire da un gioco che tratta di ragni", è direttamente la presenza di ragni. Non importa cosa uscirà, il solo fatto che ci siano ragni è disturbante.
Se l'ipotesi cambia e diventa "Qualunque cosa possa uscire da un gioco che tratta di ragni" allora sí, è analogo a "Qualunque cosa possa uscire in un gioco che tratta del rapporto disfunzionale tra servitori e padrone". Ma l'ipotesi era un'altra.
Il mio punto è che su Aracnofobia è facile fare un simile discorso (per la presenza dei ragni, perché è una storia fissa, ecc.), sui giochi di ruolo no, non fosse altro perché il film ha una storia fissa, un GdR no, non sai cosa potrà uscire.



--- Citazione ---[cite] El Rethic:[/cite]"Volere" presuppone una concezione un po' troppo razionale dell'essere umano... Uno può andare a parlare di un argomento, all'interno del suo dispiegarsi può scoprire che ci sono delle cose che lo urtano, e probabilmente prima non lo sapeva
--- Termina citazione ---

Verissimo, ma questo non cambia il mio discorso: nel momento in cui tu (impersonale) scopri che un determinato argomento ti dà fastidio, io posso benissimo essere interessato ad esplorarlo. Da cui lo scontro cui accennavo rimane.



--- Citazione ---[cite] JTColeman:[/cite]se giochi a Lmvcp, non sarà il rapporto con il padrone in sé a darti fastidio, ovviamente; ma potrebbero darti fastidio alcune modalità particolari, pur continuando ad apprezzare il gioco per le tematiche che porta fuori
--- Termina citazione ---

Esatto; ma proprio per questo non condivido che "Qualunque cosa possa apparire nel rapporto ecc." sia definito piú o meno come "ragni": in un caso ho "Questo film parla di ragni" e a darmi fastidio sono i ragni; nell'altro ho "Questo gioco parla del rapporto ecc." e a darmi fastidio è qualcosa che in gioco potrebbe derivare da questo rapporto. Nel primo caso so che quello che mi dà fastidio c'è, nel secondo no.

Matteo Stendardi Turini:

--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]non condivido che "Qualunque cosa possa apparire nel rapporto ecc." sia definito piú o meno come "ragni": in un caso ho "Questo film parla di ragni" e a darmi fastidio sono i ragni; nell'altro ho "Questo gioco parla del rapporto ecc." e a darmi fastidio è qualcosa che in gioco potrebbe derivare da questo rapporto. Nel primo caso so che quello che mi dà fastidio c'è, nel secondo no.
--- Termina citazione ---

Perché non ti da' fastidio il rapporto disfunzionale in sé, prescindendo da come si manifesti. Se ti desse fastidio proprio il fatto di giocare un rapporto disfunzionale, prescindendo da come esso si espliciti nel gioco, non giocheresti mai a lmvcp, a prescindere da quante linee e veli potessi chiarire.

Allo stesso modo: "mi fanno schifo i ragni.", non guarderò mai Aracnofobia [che non ho visto, ad ogni modo...].  "Mi fanno schifo i ragni che mi zampettano sui capelli", chiuderò gli occhi quando, in Aracnofobia, alla gnocca di turno cammineranno i ragni sui capelli, ma potrei fissare lo schermo affascinato quando l'occhialuto nerd - che alla fine sicuramente si farà la gnocca - studierà il diametro degli occhi del ragno nero della Patagonia.


EEEEEEDDDDDIIIITTTT: ho riletto adesso il tuo messaggio che ho quotato. Be', sono d'accordo, ma all'inizio la distinzione era: "Ragni", "Rapporto disfunzionale", non 'qualunque cosa esca dal rapporto disfunzionale'  :P

Mauro:

--- Citazione ---[cite] JTColeman:[/cite]ho riletto adesso il tuo messaggio che ho quotato. Be', sono d'accordo, ma all'inizio la distinzione era: "Ragni", "Rapporto disfunzionale", non 'qualunque cosa esca dal rapporto disfunzionale'
--- Termina citazione ---

La distinzione era proprio "Ragni" "Qualunque cosa che possa uscire in un simile gioco", l'ho portata io (qui) :P Poi è stata cambiata in "Rapporto disfunzionale" e proprio per questo nei miei messaggi ho cercato di sottolineare la differenza: perché il mio discorso non partiva da quello.

Michele Gelli:

--- Citazione ---[cite] Crotalo:[/cite]
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
Le alternative sono, come si è abbondantemente visto in questo thread, (1) giocare sempre timorosi di "poter offendere qualcuno", in un atmosfera di insicurezza e sospetto, o (2) giocare alla "e chi se ne sbatte, se non vuole sentire certe cose non doveva giocare con me".

--- Termina citazione ---


eppure quando abbiamo fatto la demo di dubbio nessuno ne ha sentito la necessità e non si era parlato di veli. neanche quando abbiamo giocato a la mia vita col padrone alla demo di mosquito games (nessuno aveva letto il manuale) c'è stato il bisogno di parlare di veli o linee prima di giocare

ergo non esitono solo queste due possibilità
--- Termina citazione ---


Partiamo dal presupposto che Lines & Veils (L&V) servono a ballare introno al fuoco senza scottarsi.

Per non scottarsi non è indispensabile andare al polo nord con la tuta ignifuga, lo scafandro da astronauta ed un estintore sempre all’erta. Nella maggioranza dei casi basta fare una certa attenzione. E qui ha ragione Crotalo. Per buona parte delle situazioni basta quel minimo di savoir faire o “buona educazione” (intesa in senso lato) che si suppone che tutti abbiamo.

Ma quando i giochi ti spingono a ballare VERAMENTE vicino al fuoco, allora il pericolo di scottarsi diventa concreto. Non è obbligatorio che succeda, ma prendere qualche precauzione non può guastare, no?

Ti dirò che una delle partite a Sorcer che ho fatto, usare Velis & Lines in maniera più sistematica ed esplicita avrebbero PARECHHIO aiutato. Io mi sono sentito frustrato dal fatto che mi sembrava di marciare col freno a mano tirato, il master ha – a mio avviso sbagliando – inteso “proteggere” altre giocatrici da alcune tematiche o descrizioni troppo “grafiche” ed io sono stato sotto l’impressione che se avessi mollato davvero ogni remora avrei spedito a casa il master con i capelli bianchi.

A patto che non abbia dormito in piedi a Mosquito (che può essere), tutte le volte che inizio una demo di LmVcP specifico che “se ci sono argomenti che danno fastidio dirlo che verranno evitati” (o assimilabili). Non parlo esplicitamente di L&V ma tento una qualche precauzione di prenderla. E poi in convention non sempre vado a ruota libera come mi piacerebbe fare…  tento di andare abbastanza vicino da far vedere le potenzialità del gioco senza possibilmente scottare nessuno.

EDIT: Aggiungo anche che le demo di LmVcP di Mosquito difficilmente le inserirei fra le più riuscite che ho fatto. Erano le primissime fatte in pubblico, con la necessità di stare dentro uno slot. Inoltre le facevamo con i personaggi pregenerati: sulla carta sembrava una buona idea per tagliare i tempi, ma nella prativca si è rivelata pessima e ce ne siamo pentiti quasi subito.

Lines & Veils mettono anche la “protezione anti scottature” sotto una luce differente. Senza L&V quando non vuoi parlare di X sono gli altri giocatori che ti fanno un favore, con L&V sei tu che usufruisci di un tuo diritto sancito dall’accordo fra giocatori. È proprio diverso l’approccio e la tranquillità con cui si possono affrontare certe cose (e non parlo di splatter).

Matteo Stendardi Turini:

--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]
--- Citazione ---[cite] JTColeman:[/cite]ho riletto adesso il tuo messaggio che ho quotato. Be', sono d'accordo, ma all'inizio la distinzione era: "Ragni", "Rapporto disfunzionale", non 'qualunque cosa esca dal rapporto disfunzionale'
--- Termina citazione ---

La distinzione era proprio "Ragni" "Qualunque cosa che possa uscire in un simile gioco", l'ho portata io (qui) :P Poi è stata cambiata in "Rapporto disfunzionale" e proprio per questo nei miei messaggi ho cercato di sottolineare la differenza: perché il mio discorso non partiva da quello.
--- Termina citazione ---


Scusa, ero di corsa, andavo a memoria.
Be', in tal caso concordo, ovviamente

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