Gente Che Gioca > Sotto il cofano

Lines e Veils? Cosa sono?

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Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]Non capisco cosa c'entri con quanto ho detto la tua risposta: sarà oggettivo finché vuoi, ma "ragni" è definito, "Qualunque cosa possa uscire in un gioco che tratta del rapporto disfunzionale tra servitori e padrone" no: è vago.

--- Termina citazione ---


"Rapporto disfunzionale tra servi e padrone" non è vago. E' molto più definito di "ragni". E 1) un rapporto, 2) disfunzionale, 3) tra un servo e 4) un padrone.
Ragni è vago, ragni come? Ragni vivi? Ragni morti? Ragni che camminano? Tutti i Ragni? QUALUNQUE ragno?
Non è il termine che usi, è come lo vuoi intendere.
"Qualunque cosa che possa uscire da un gioco che tratta di ragni". E' e rimane -la stessa cosa-.

Gabriele Pellegrini:
Oggi c'ho i cosiddetti girati, quindi me ne esco dalla discussione sennò finisce che mando a quel paese qualcuno e poi mi pento. Cmq vedo che Moreno c'ha più pazienza di me, tanto meglio :)

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]

--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]credo che la versione più "hard" sia stata ad una Modcon con una giocatrice danese che fa parte dei Jeep. E non hanno mosso un dito, se la sono giocata tutta a parole...
--- Termina citazione ---

Questa avrei voluto vederla.
--- Termina citazione ---


Hai presente che la scena inizia a tavola? Beh, l'hanno giocata tutta a parole, con lei che descriveva a lui cosa avrebbero fatto (e non si è lesinato sui dettagli) e hanno chiuso la scena non appena lei si è alzata dalla sedia per andare verso di lui...    8)

E già che parliamo di My life with Master, ecco un actual play corto di Edwards che illustra cosa può capitare di giocarci...   8)
 [My Life With Master] Radium power

Iacopo Frigerio:

--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]

--- Citazione ---[cite] Crotalo:[/cite]e se posso affrontare queste tematiche nella vita reale come mai nei gdr devo avere dei comportamenti distruttivi verso gli altri (ok ho scritto distruttivi, magari non è un termine giusto. non me ne vengono altri adesso, non facciamolo diventare l'ennesiam caccia alle streghe)?
--- Termina citazione ---

Perché se si gioca per affrontare tematiche interessanti si può andare a parare su cose disturbanti, e quindi ci sono due esigenze che si scontrano: da un lato chi non vuole vedere trattate quelle tematiche, dall'altro chi vuole approfondirle.
Inoltre, come detto, parlarne nel manuale male non fa e magari fa bene; quindi perché non parlarne?
--- Termina citazione ---


Beh, ci sono degli impliciti importanti....
"Volere" presuppone una concezione un po' troppo razionale dell'essere umano... Uno può andare a parlare di un argomento, all'interno del suo dispiegarsi può scoprire che ci sono delle cose che lo urtano, e probabilmente prima non lo sapeva...
Credo infatti in tal senso siano nati veli e linee, strumenti, che nel mentre scopro che una cosa mi "urta", attenuano o annullano il contraccolpo psicologico. Non siamo così padroni delle nostre paure e dei disgusti.

Quanto alla diversità tra l'affrontare tematiche scabrose nella vita reale e nel gioco, lasciando perdere teorizzazioni un po' naif e psicologia dell'uomo di strada, rimanda alla definizione di gruppo di base e gruppo di lavoro (vedi Bion). I Gruppi di Base (i gruppi amicali per esempio) hanno regole lasse, spesso implicite e formalizzate attraverso l'azione... Quando si chiacchera di qualcosa di disturbante me ne stacco, impongo di non parlarne etc etc... Insomma esistono mille modalità per evitare contraccolpi psicologici grazie alle poche regole e alle molte possibilità.
Un gruppo di Gdr è un Gruppo di Lavoro, ossia un gruppo che si organizza secondo un obiettivo primario ("giochiamo e esploriamo le oppressioni sessuali" per esempio). In tale gruppo le regole diventano più formali, strutturate e anche esplicite. Ciò comporta maggiori conflitti, minori possibilità di sfuggita e quindi la necessità di esplicitare regole ad hoc per tutelarsi.
Questo è il motivo nella vita normale non se ne sente il bisogno e nei giochi di ruolo sì...

Scusate se sono diventato tecnico e difficile ma si è accesa la spia professionale.

Matteo Stendardi Turini:

--- Citazione ---[cite] khana:[/cite]
--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]Non capisco cosa c'entri con quanto ho detto la tua risposta: sarà oggettivo finché vuoi, ma "ragni" è definito, "Qualunque cosa possa uscire in un gioco che tratta del rapporto disfunzionale tra servitori e padrone" no: è vago.

--- Termina citazione ---


"Rapporto disfunzionale tra servi e padrone" non è vago. E' molto più definito di "ragni". E 1) un rapporto, 2) disfunzionale, 3) tra un servo e 4) un padrone.
Ragni è vago, ragni come? Ragni vivi? Ragni morti? Ragni che camminano? Tutti i Ragni? QUALUNQUE ragno?
Non è il termine che usi, è come lo vuoi intendere.
"Qualunque cosa che possa uscire da un gioco che tratta di ragni". E' e rimane -la stessa cosa-.
--- Termina citazione ---

Effettivamente, "Rapporto disfunzionale fra servo e padrone" è definito più o meno come "Ragni".

Il punto è un altro: premesso che giocheremo un "rapporto disf, ecc", che cos'è che può darti fastidio? La pedofilia? La necrofilia? La violenza gratuita sugli inermi?
Ok, poi: per le cose che non ti danno fastidio, fino a che punto ti piace descrivere? Solo un vago accenno? Tutti i dettagli? Il numero di cellule coinvolte nell'atto?

Quello che voglio dire è che nella fiction non apparirà il rapporto disfunzionale in sé, ma le modalità con le quali esso si estrinsechi. E, se giochi a Lmvcp, non sarà il rapporto con il padrone in sé a darti fastidio, ovviamente; ma potrebbero darti fastidio alcune modalità particolari, pur continuando ad apprezzare il gioco per le tematiche che porta fuori (più o meno approfonditamente).


PS:
--- Citazione ---(...)actual play(...)corto(...)Edwards
--- Termina citazione ---
Tre espressioni in completo contrasto fra loro!  :P

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