Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Lines e Veils? Cosa sono?
Gabriele Pellegrini:
[Cross con Mauro... che condivido]
Ma perché ruttare al tavolo -benché possa essere disdicevole- non è un elemento che influenza la fiction e di rimando i giocatori. E' una cosa che sta puramente tra le norme di comportamento e di senso civile.
Qui a parer mio stiamo parlando di altro.
Stiamo parlando di casi in cui persone anche bravissime a giocare possono influenzare il -non so come chiamarlo- "flavour" della fiction in un modo non gradito ai presenti.
Tizio magari è un giocatore bravissimo che descrive le scene in modo spettacolare, ama i dettagli e perciò non si risparmia neanche nelle scene crude. Questo a Caio può dare fastidio, ma non perché Tizio sia un maleducato. Semplicemente ci sono diversi livelli di tolleranza a determinate sollecitazioni.
Questo a parer mio, non vuol dire "regolamentare i rapporti di amicizia", ci mancherebbe!
Credo tuttavia doveroso che un regolamento "serio" che abbia come scopo l'indagine di temi che vanno anche nel campo personale (come dovrebbe essere per i giochi narrativisti) ponga la giusta attenzione a queste cose.
Cmq non sto dicendo di definire tutto a priori, Moreno dice giustamente che
--- Citazione ---[cite] Moreno:[/cite]Molti giochi consigliano di fissare linee e veli in anticipo prima di giocare, ma se questo può servire in certi casi (se qualcuno non sopporta per esempio che si parli di scarafaggi, meglio che lo dica), nella maggior parte dei casi il disturbo che ci può dare un certo contenuto dipende moltissimo dalle circostanza, ed è impensabile fissarlo prima con certezza.
--- Termina citazione ---
Infine torno a battere sulla parola Tecniche.
Sono tecniche di gioco. Che è ben diverso da un arbitrario giudizio espresso più o meno implicitamente (che ci porta se vogliamo a tirar fuori anche la R-0).
Riporto e evidenzio dal provisional:
--- Citazione ---Techniques
Specific procedures of play which, when employed together, are sufficient to introduce fictional characters, places, or events into the Shared Imagined Space. Many different Techniques may be used, in different games, to establish the same sorts of events. A given Technique is composed of a group of Ephemera which are employed together. Taken in their entirety for a given instance of role-playing, Techniques comprise System.
--- Termina citazione ---
Porto infine un mio esempio.
A me vampiri non è un gioco che piace molto, questo perché ebbi un brutto approccio in passato. Tra le varie cose negative ci fu una scena in cui il GM e un giocatore mi "deliziarono" con una minuziosa e macabra descrizione riguardante una cena a base di bambini. Sinceramente uscì da quella giocata schifato. Il pg del giocatore in questione era un Giovanni con Pasto Vistoso e varie deviazioni. Feci presente che la cosa mi disturbava alquanto e che non amavo quel dettaglio e quei temi.
Ora non è che i miei amici siano insensibili e non posso neanche dire che manchino di rispetto, il fatto è che siccome il gioco (a detta del GM) prevedeva anche quelle cose e il tutto era in linea con l'interpretazione dell'altro giocatore, oltre a determinati aspetti del setting, ero, in ultima analisi, io quello fuori posto.
Ci fosse stata nel manuale un'indicazione (naturalmente non soggetta a R-0!) per cui i giocatori hanno diritto a porre veto sul livello di macabro nel gioco, avrei avuto il cosiddetto culo parato e forse non sarebbe sembrata così strana la mia richiesta.
Ripeto che non è mancanza di sensibilità da parte delle persone, solo che le situazioni che vanno a crearsi non sempre sono viste da tutti sotto la stessa ottica di buongusto e rispetto. Ad esempio, spesso si dà per scontato che giocando a vampiri uno accetti implicitamente di gradire scene di sangue. Non è detto.
Moreno Roncucci:
Ah, vedo che in questo thread è saltata fuori la sorella. "ma siamo fra amici, E' OVVIO che sappiamo già, senza bisogno di dircelo, cosa ci può dare fastidio o meno, e lo eviteremo automaticamente!"
Di cosa è sorella? Ma della nostra altra vecchia amica, "Ma siamo fra amici, E' OVVIO che il GM sa perfettamente cosa deve fare per far divertire tutto il gruppo"
Due simpatiche idee sorelle che ci deliziano dagli albori del gdr... 8)
Il rutto non è regolamentato? Perché, come altri hanno già detto, non cambia la SIS. Se un gioco avesse la regola che ogni rutto di fa aumentare di livello, magari ci sarebbe una regola per i rutti validi e quelli non validi... :wink:
Se aveste letto Sex and Sorcery comunque avreste meno dubbi sull'utilità di certe tecniche in gioco (che ve ne pare dell'idea di una gravidanza dei vostri PC? Maschi, ovviamente...) :lol:
Sono comunque da usare in maniera molto informale (anche perchè l'usarle in maniera troppo formale ne riduce l'utilità e la versatilità. Un velo può essere chiesto dal giocatore o può essere usato tranquillamente dal GM perchè vede un giocatore visibilmente a disagio, anche se non dice niente.
Gabriele Pellegrini:
Se non sbaglio si potrebbe citare anche Bachanal al riguardo no?
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite] Gabriele Pellegrini:[/cite]Se non sbaglio si potrebbe citare anche Bachanal al riguardo no?
--- Termina citazione ---
Non tanto, Bacchanal è un gioco in cui mettere linee e veli semmai è più facile, esiste un ampio catalogo di termini "tecnici" che possono essere usati per mettere linee e veli prima dell'inizio del gioco, e questo paradossalmente ne riduce l'utilità a gioco iniziato (e poi con Bacchanal ci sono tecniche di autocontrollo per riuscire a far funzionare il gioco che prendono per molti versi il sopravvento: se inizi "forte" con bacchanal il tuo problema non saranno le linee, ma il fatto che al decimo incremento di debauchery non saprai più cosa inventarti)
E' molto più citabile appunto un gioco come Vampiri, dove qualcuno può arrivare credendo di giocare una cosa, e invece si trova poi a giocare un pasto a base di bambini descritto nei minimi dettagli...
Gabriele Pellegrini:
[mezzo rant]
Vorrei aggiungere poi una cosa che spesso passa inosservata.
Si parla di linee, veli e si pensa subito ai giocatori.
C'è di più.
Noi giocatori di ruolo siamo abituati a vedere tutti i nostri problemi circoscritti nel perimetro del nostro tavolo. Errore! Siamo talmente abituati ad astrarci e calarci in mondi alternativi che perdiamo spesso i contatti col mondo limitrofo, come ad esempio le persone esterne al gioco.
E' giusto e doveroso tener conto dell'ambiente circostante: bambini, nonni, zii, baristi, parenti serpenti ecc.
In alcune situazioni sarebbe meglio non farsi prendere troppo la mano, rischiando -come spesso accade- di farci passare per malati mentali.
Tanto per farvi un esempio ricordo bene con quali facce scandalizzate i genitori di un mio amico ci osservassero gridare "Lo uccido! E' morto! Lo sventri da parte a parte!" e altre espressioni colorite.
Col tempo si sono abituati per fortuna e hanno capito il contesto del gioco. Ma vi assicuro che per persone esterne che magari basta vedere due fogli sul tavolo e pensano che stai facendo i compiti con gli amici ( XD ) sentire queste cose è abbastanza choccante.... figuriamoci la sopraccitata partita a vampiri (la quale per fortuna è stata giocata al sicuro da orecchie indiscrete).
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