Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Off the target: un articolo di concezione molto limitata...
Davide Losito - ( Khana ):
--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]Potrei capire se il non avere il materiale compreso fermasse dall'acquisto di giochi come Cani nella Vigna e Non Cedere al Sonno, per la quantità di dadi necessari; ma per giochi come Avventure in Prima Serata mi lascia già piú perplesso...
--- Termina citazione ---
L'Editrice giochi forniva la scatola completa di tutto per Druid (che è stato il primo GdR italiano della storia, che io sappia) sullo stile di D&D boxed. La cosa non ha fatto la fortuna del gioco che non ha visto l'uscita della terza scatola (nonostante i disegni di Paolo Parente). Per giocare servono 2 dadi da 10.
La White Wolf ha sempre e solo venduto libri senza nessun accessorio e ha ribaltato il mercato del gdr. Per giocare serve un numero compreso tra 3 e 10 dadi da 10.
Il risultato è stato che la mia prima partita di Werewolf l'ho giocata coi dadi di Druid, perché c'erano 8 dadi blu e 8 dadi rossi nella scatola, ossia il set previsto per 4 giocatori.
Il successo del marketing non è nella presentazione della confezione di un oggetto (che un valore aggiunto), ma nel centrare la comunicazione verso il target potenziale di acquisto. Se centri il target, puoi vendergli anche un ciclo-stile.
Hoghemaru:
non è un discorso esclusivamente di avere il materiale per giocare, è più una questione di cambiare l'immagine stereotipata e negativa legata al GdR
trasformarla, nel pensiero comune, da attività per gente strana che si legge pile di libri e si raduna attorno a un tavolo per parlare di draghi, vampiri e robe esoteriche ad attività sociale divertente da fare in compagnia
un gioco in cui ogni giocatore deve scoprire degli indizi per indagare su un omicidio ideato da un'altro giocatore come lo definiresti?
se lo metti sotto forma di libro venduto come un gioco di ruolo diventa una di quelle attività strane per gente sfigata, se ci metti un tabellone, le pedine e lo racchiudi in una scatola gialla con su scritto "Cluedo" diventa un gioco di società da fare anche in famiglia
mi rendo conto che il paragone è un pò azzardato, ma era solo per dimostrare come uno stesso concetto in forma diversa venga visto in maniera diametralmente opposta
ho definito AIPS come un potenziale "cavallo di troia" appunto perchè ci si può approcciare in maniera completamente diversa da un GdR classico, quasi come fosse un gioco da tavolo, dandogli un immagine che genera meno pregiudizi e che potrebbe aprire la strada a giochi diversi (ti è piaciuto AIPS? prova anche quest'altro...)
Davide Losito - ( Khana ):
--- Citazione ---[cite] Hoghemaru:[/cite]
trasformarla, nel pensiero comune, da attività per gente strana che si legge pile di libri e si raduna attorno a un tavolo per parlare di draghi, vampiri e robe esoteriche ad attività sociale divertente da fare in compagnia
--- Termina citazione ---
Benvenuto nel Flying Circus :)
Gabriele Pellegrini:
Io conosco gente che ucciderebbe per la componentistica :D
Bisogna solo capire se a fronte di una componentistica più bella il giocatore è disposto a spendere di più per Aips.
Alcune idee che mi sono venute:
- Un mazzo di carte a mo' di tarocchi in cui i disegni sono presi dalle serie tv più famose;
- Segnalini fan mail di plastica a mo' di busta postale;
- Blocchetto di 100 schede strappabili;
- Visiera semitrasparente del produttore con su scritto il nome del gioco;
Mi viene da pensare a cosa sarebbe Risiko se invece di darti i carrarmatini di plastica ti dicessero nel regolamento di usare i segnalini che vuoi (pasta, pezetti di carta o cartoncino ecc) come forze unità.. tanto li puoi facilmente reperire ovunque.
Iacopo Maffi:
--- Citazione ---[cite] khana:[/cite]Il successo del marketing non è nella presentazione della confezione di un oggetto (che un valore aggiunto), ma nel centrare la comunicazione verso il target potenziale di acquisto. Se centri il target, puoi vendergli anche un ciclo-stile.
--- Termina citazione ---
Sono daccordo ma solo in parte. La WW ha rivoluzionato il mercato del GdR vendendo i suoi giochi come libri e non in box. Questo secondo me ha trasmesso un'immagine -questi sono giochi da adulti, non robetta in scatola. Centrare il target significa anche proporre una confezione che il target trovi accattivante, perchè la confezione è la prima comunicazione che hai con il cliente. Ugualmente, proporre oggi come oggi Aips in scatola potrebbe trasmettere il messaggio: questo è un GIOCO, niente altro.
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