Autore Topic: Perchè Star Wars non funziona come setting [era: Re:gdr con setting pervasivo?  (Letto 12927 volte)

marsplastic

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Secondo me giochi di ruolo tratti da saghe così imponenti risentono il peso dell'epico. Qualsiasi partita ne viene fuori, anche se godibile, sarà sempre all'ombra dell'originale. È come giocare con le tragedie greche o l'Edda scandinava. Nessuna scena per quanto drammatica supererà darth vader che dice io sono tuo padre, o frodo che si tiene l'anello. Sarà sempre un contorno.

Star trek non è pervaso da questa 'epicità'. Così come nessun setting amatoriale, per quanto ampio, rovinerebbe un gioco, anzi lo amplia solo di spunti (che personalmente adoro leggere).

Confesso che gioco comunque sia nel mondo di Lucas che in quello di Tolkien  ;D
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Moreno Roncucci

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Riguardo a Star Trek, pensate alla differenza fra il giocare genericamente a "Star Trek" (quindi, non è definito il livello tecnologico, la situazione politica, la policy della flotta verso mondi alieni,  e persino la storia del mondo, dopo l'ultimo film...) e il giocare il mondo descritto da una qualunque delle serie (specialmente la prima degli anni 60)

Che poi essendo story now è difficile venga su qualcosa come la saga.

Siamo in Gioco Concreto, non usare termini della teoria please. Anche perchè non ho voglia di iniziare l'ennesimo lungo off-topic per assicurarmi che sia usato nel senso giusto...
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Hoghemaru

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Riguardo a Star Trek, pensate alla differenza fra il giocare genericamente a "Star Trek" (quindi, non è definito il livello tecnologico, la situazione politica, la policy della flotta verso mondi alieni,  e persino la storia del mondo, dopo l'ultimo film...) e il giocare il mondo descritto da una qualunque delle serie (specialmente la prima degli anni 60)
ma il fatto è che secondo me è tranquillamente giocabile con il setting esattamente identico a quello dei telefilm: basta giocare un'altra nave che non sia l'Enterprise, con un'altro equipaggio, e si può giocare nella stessa situazione socio/politica in un'altro punto dell'universo senza minimamente entrare in contatto con i protagonisti principali
sono un Suino Mannaro - "ci sono solo due persone di cui mi fido: una sono io, l'altra non sei tu!"

Che poi essendo story now è difficile venga su qualcosa come la saga.

Siamo in Gioco Concreto, non usare termini della teoria please. Anche perchè non ho voglia di iniziare l'ennesimo lungo off-topic per assicurarmi che sia usato nel senso giusto...

Ehm ok. Parlando come "se magna" intendevo semplicemente che i riflettori delle ns partite sono sulle situazioni che impongono ai pg una scelta (e di come essi cambiano) e che la storia viene decisa durante il gioco ed è quindi impossibile (e neanche voluto!) ottenere la struttura ciclica della saga dei film.



Manfredi. Fan Mail: 6 - Fridge-humor Fan-Mail: 1 - Fanmail dell'Illuminata Eccellenza: 1 - Amen: 2 - Punti Sangue: 2 - Morenate : 835

Io invece ho sempre fatto una fatica boia a giocare a Star Wars o signore degli anelli, la snesazioen di essere protagonisti di serie B era troppo forte.

Io invece ho sempre fatto una fatica boia a giocare a Star Wars o signore degli anelli, la snesazioen di essere protagonisti di serie B era troppo forte.

IMHO è più interessante giocare il coraggioso capitano di gondor mentre mordor inizia ad uscire dal nero cancello, oppure un nano durante l'assedio di moria (se ci si ispira al film) od un elfo insieme ai suoi fratelli nel lungo viaggio verso i porti grigi piuttosto che un aragorn, gimli e legolas.
Manfredi. Fan Mail: 6 - Fridge-humor Fan-Mail: 1 - Fanmail dell'Illuminata Eccellenza: 1 - Amen: 2 - Punti Sangue: 2 - Morenate : 835

Io ho giocato sia con ambientazione Star Wars che con ambientazione Lord of the Rings, e non ho avuto problemi.
Non mi sono dovuto scontrare con il livello dei personaggi della storia originale, non ho dovuto forzare e adattare eventi, non ho dovuto giocare personaggi minori con poco impatto.

Penso che il punto principale stesse nel fatto che noi usassimo il colore delle ambientazioni per dare vita a storie nostre. Non ce ne è mai fregato nulla di Frodo che porta l'anello. In una partita, Sauron era risorto e abbiamo dovuto affrontare la sua potenza; di Frodo nemmeno si è sentito parlare, né di Gandalf, né di Aragorn.
In pratica, prendevamo le cose che ci interessavano (il senso di minaccia incombente dato da Sauron, la natura onnipresente e viva degli ent e cose così) e le montavamo a piacimento.

Stessa identica cosa con Star Wars.

Non mi farei problemi a giocare in alcun mondo strettamente codificato, dato per accordato che i protagonisti della storia sono i nostri personaggi, e quindi possiamo stravolgerlo a piacimento.

Ora che ci penso, in realtà, mi sembra che sia stato uno dei personaggi della nostra campagna ispirata al Signore degli Anelli ad ammazzare Frodo...

PS: una piccola precisazione. Giocavo in un gruppo piuttosto affiatato, eravamo amici anche al di fuori delle serate gdr e, guardando indietro, sono abbastanza sicuro che siamo riusciti spesso a giocare cicli di avventure coerentemente narrativisti con le regole di Ad&d2.

Ora che ci penso, in realtà, mi sembra che sia stato uno dei personaggi della nostra campagna ispirata al Signore degli Anelli ad ammazzare Frodo...
Il famoso cacciatore di Frodo!!! :D


Vale come Fan Mail per tutto il resto del thread.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Ezio

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Il famoso cacciatore di Frodo!!! :D


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il mietitore

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Secondo me l'unico modo di usare decentemente dei setting simili è quella di fare delle scene alla "meanwhile...". Del tipo, giocando con il setting di Star Wars: i personaggi potrebbero essere persone che hanno le loro avventure contemporaneamente a quelle dei film, e ogni tanto incrociano le vicende che avvengono nei film (esempio: stanno girando per Tatooine, i PG sentono una sparatoria, corrono sul posto e fanno appena in tempo a vedere Ian Solo & Co. che se ne vanno in gran carriera).


È la strategia che ho usato ultimamente per una campagna (interrotta per causa estiva, ma pare che possa ripartire), ambientata nel mondo dell'edda poetica. I PG all'inizio muoiono, e si ritrovano a lavorare al barcone gigante che verrà utilizzato durante il Ragnarok per l'invasione de Valhalla, e hanno occasione di scappare quando fa la sua comparsa Hermóðr (http://it.wikipedia.org/wiki/Hermóðr), che arriva nel regno degli inferi per chiedere pietà dell'anima di Baldr (nel frattempo morto, all'oscuro dei personaggi).


Era anche lo stesso trucchetto usato dal primo videogioco del Padrino (non so come facesse il secondo), dove si giocava un personaggio apparentemente di secondo piano, che però andava a fare tutte quelle cose che, nel film, non vengono "inquadrate". In altre parole, sei tu che ti infili nella villa del produttore cinematografico per tagliare la testa al cavallo e ficcargliela nel letto, sei tu che spari al tizio in macchina mentre Clemenza va a pisciare, sei tu che arrivi troppo tardi per salvare Sonny. E dal punto di vista di trama, ricordo quel videogioco come, effettivamente, uno dei più appaganti che conosca.
"E non guardare troppo a lungo dentro alla lavatrice, o anche la lavatrice guarderà dentro di te"
Revan Adler, Match d'Improvvisazione Teatrale, Giugno 2009
Trash Meets Steel
RPGshark

Secondo me l'unico modo di usare decentemente dei setting simili è quella di fare delle scene alla "meanwhile...".

Be', è un modo...
Io ho fatto l'esempio di me, prima: basta scollegare l'ambientazione dalla trama del libro/film/fumetto/serie tv/quel che è.

Se il libro/film ecc. è scritto bene, tramite lo svolgimento della trama si riescono ad avere scorci coerenti dell'ambientazione che, senza troppi problemi, può essere utilizzata per creare altre storie, senza che per forza si debbano ricalcare gli eventi della narrazione.
Insomma, come se i protagonisti del libro non fossero altro che personaggi su cui si è focalizzata l'attenzione per quella storia.
Non è infrequente anche per gli autori stessi scrivere latre storie all'interno della stessa ambientazione, con personaggi totalmente diversi (mi viene in mente Swanwick, ad esempio) che non hanno a che fare coi precedenti.

Davvero, non riesco a capire come mai tutta questa difficoltà a giocare in un'ambientazione colorata in certo modo.

Esiste anche la possibilità di rifare la stessa saga, ma con protagonisti diversi e vedere cosa succede.
Io ho giocato le due SUPER-trilogie di AD&D2nd edition (La Trilogia delle Avatar del Forgotten e le Cronache di Dragonlance) con personaggi creati "da regolamento".
Gli unici personaggi dei libri erano i PNG indispensabili.


E' venuta bene lo stesso.
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