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[SLOW DOWN] Basta con gli snobbismi anti-game design
Mr. Mario:
--- Citazione da: Davide Losito - ( Khana ) - 2011-08-14 08:21:04 ---Nello specifico, perché in questa community devono esiste "barzellette" sulla figura del game designer?
--- Termina citazione ---
Se le barzellette sono sul 'grande game designer', allora ci sono anche sul 'grande giocatore' o sul 'bravo master', sulla 'sorpresa', e su tante altre cose. Non mi pare proprio che qualcuno ne rimanga fuori o qualcuno sia più bersagliato di altri.
--- Citazione ---E soprattutto, perché queste barzellette ci sono solo per gli italiani che fanno design, dato che per gli americani ci sono solo tappeti rossi e santini sulle scrivanie?
--- Termina citazione ---
Alcuni americani forse. A meno che qualcuno non abbia santini di Monte Cook. Ma lì poi è questione di gusti, e sui gusti tempo addietro si diceva che c'è poco da discutere. Mi interesserà il prossimo gioco di Baker dopo Apocalypse World? Sicuramente. Mi interessa la versione definitiva di Bliss Stage di Lehman? Sicuramente. Mi interessa Moonfolk, dato che mi è piaciuto Ravendeath? Sicuramente, come anche il Rosso e il Nero, se si riuscirà a finirli. Se devo dirla tutta Knight of Twilight mi interessa un po' meno, ma l'occhiata veloce che ho dato a Dawn of a New Tomorrow mi ispira. E adorerei leggere un actual play di Sakura o di Piombo dopo la etruscon, ma tardano ad arrivare. E ci sono angoli della sezione 'questo l'ho fatto io' che marco come già letti ogni volta, perché proprio non sono interessato, come non vado a leggere tutti i pbf a cui non partecipo. E questi sono i miei gusti personali, altri sono liberissimi di averne di diversi e contrastanti.
Che cosa si dice di specifico degli italiani che fanno design? Mi sono perso qualcosa?
--- Citazione ---Perché non lo fai anche per gli italiani?
--- Termina citazione ---
A questa domanda invece credo che non debba dare una risposta. 'Mi piacciono di più i giochi in inglese' piuttosto che 'i giochi western' o 'i giochi in cui si versano lacrime e sangue' o 'i giochi con la copertina marrone' sono gusti, e i gusti non devono essere giustificati. Ci tengo molto che non ci sia nessuna 'pressione', per così dire, a fare playtest, indipendentemente dalla sponda dell'Atlantico in questione. Non ci si deve interessare apposta, né per par condicio. Basta poi essere onesti nel commentare o nel non farlo se non si hanno le basi.
Francesco Berni:
forse è un periodo che seguo poco, ma come dice mario, le barzellette sui game designer, sono dello stesso stampo del grande giocatore e sono nate nello stesso modo, gente che si atteggia a essere superiori ai normali giocatori per aver fatto qualche giochino.
ricordo che parti tutto con le storie su un tizio che usci con questa frase(o qualcosa di equivalente): "no, grazie io non gioco io sono un game designer", quindi così sono nate e sono sempre rimaste in quell'ambito, ovviamente ironizzando.
ricordate quando non si poteva dire buonsenso che ezio arrivava con l'ascia da guerra? "si, è buon senso non saltare su una mina antiuomo quando è in bella vista"
ezio in corsa:"chi ha detto buon senso?"
secondo me si è fatto un polverone di un pò di un pò di ironia(oppure un polverone di triex a scelta)
Moreno Roncucci:
--- Citazione da: Davide Losito - ( Khana ) - 2011-08-14 08:21:04 ---
--- Citazione ---La cosa su cui si discute qui mi sembra diversa: l'idea che si abbia diritto a qualcosa di più in qualità di "game designer" di quello che si può avere come "semplice giocatore"
--- Termina citazione ---
No Moreno, questo è quello di cui stai discutendo tu.
Quello di cui discute Tazio è l'esatto opposto: perché un "designer" non può avere lo stesso identico trattamento di un altro giocatore qualsiasi?
--- Termina citazione ---
Nessuno in questo thread è ancora riuscito a portare un minimo link o citazione da GcG riguardanti il considerare "peggio" un game designer rispetto ad un "semplice giocatore". Tutto quello che è stato portato sono le battute che ha sentito (fuori dal forum) Rafu, a cui hanno già risposto.
Io almeno di cose che mi hanno dato la mia "sensazione" ne ho fatto un lungo elenco, prese proprio da questo thread.
Quando ci si lamenta (come fai anche tu in questo post) che gli altri non ti aiutano abbastanza a creare e playtestare il tuo gioco, rispetto a "quanto dovrebbero", OGGETTIVAMENTE ti stai ponendo in un ottica diversa da quella di un semplice giocatore (che non ha giochi da playtestare e non ritiene che altri abbiano l'obbligo di aiutarlo a crearne uno)
La questione, davvero, è molto semplice. Qualcuno ritiene, in qualità di appartenente alla categoria dei "game designer" di avere diritti sul tempo degli altri. Non importa che questo "diritto" non sia rivolto specificatamente a una persona, ma si dica genericamente che sia un dovere della collettività. Non importa nemmeno che la cosa non sia esposta esplicitamente come "diritto": se accusi la comunità di non averti dato qualcosa, significa automaticamente che consideravi un tuo diritto averla.
Ma la soluzione a questa discussione è davvero molto semplice: visto che, anche se la considerazione sulla situazione attuale differisce, c'è comunque accordo sul risultato desiderato: io, tu, Rafu, triex, Suna, tutti quanti abbiamo detto e ripetuto che quello che vogliamo è che qui non ci siano "game designer" ma solo giocatori. Che chi sta sviluppando un gioco abbia la stessa dignità e gli stessi diritti di chi si limita a creare il suo personaggio. Che nessuno si arroghi diritti sul tempo degli altri. Che sia ben chiaro che nessuno ha "dovere" di lavorare per produrre giochi, per nessuno, nemmeno per fini "patriottici". Che nessuno può lamentarsi di non ricevere qualcosa di cui ha diritto, se nessuno si interessa al suo gioco, perchè l'interesse è una cosa volontaria che doveva essere lui a evocare, se lo voleva, e non esiste una "minima quantità garantita" di interesse. Che un thread sulla creazione di un gioco non "deve" ricevere risposte più di quanto lo "debba" un qualunque altro thread.
Basta, insomma, essere d'accordo che in questo forum ci sono solo giocatori, un unica categoria di persone, e non due diverse categorie, una per i "semplici giocatori" e una per i "game designer".
Se davvero tutto quello che si voleva era una totale parità, mi pare un ideale condivisibile da tutti.
--- Citazione ---E' molto diverso. Qui nessuno vuole nulla di più. Qui si vuole "uguale".
--- Termina citazione ---
E allora mi sembra che non ci dovrebbero essere problemi a concordare su quello che ho scritto sopra, no?
--- Citazione ---Nello specifico, perché in questa community devono esiste "barzellette" sulla figura del game designer?
--- Termina citazione ---
Perchè ci sono sui giocatori. Perchè non sui game designers?
Ci sono battute sui giochi tradizionali, sui giochi indie, sugli autori americani (molte, di più di quelle sugli autori italiani, che sono notoriamente permalosi e bisogna andarci con i piedi di piombo. Invece se fai una battuta su Sorensen si è più tranquilli, è più difficile che lo venga a sapere). Ci sono battute sulla massa di dadi di CnV, e sulle corna delle trollbabe, sul Perudo di Sporchi Segreti e sulle frasi di Polaris. Ci sono persino battute su di me.
Perchè sui game designer non si potrebbe? (e in effetti, vorrei sentirne qualcuna, mi manca come categoria, le sento su tutte le altre regolarmente, ma sui game designer non posta mai niente nessuno. Troppo permalosi.)
--- Citazione ---E soprattutto, perché queste barzellette ci sono solo per gli italiani che fanno design, dato che per gli americani ci sono solo tappeti rossi e santini sulle scrivanie?
--- Termina citazione ---
Qui mi sembra che arriviamo quasi a livelli da mania di persecuzione.
Dobbiamo metterci a contare le battute sul solo Sorensen o sul solo Lehman, o su Ron, e confrontare sul TOTALE delle battute fatte in questo forum sui game designer italiani?
Poi vorrei un minimo di coerenza nelle accuse al forum: o i game designer vengono ignorati, o sono un argomento comune per le barzellette: scegline una delle due, non puoi dire entrambe le cose contemporaneamente ("parlano di me tutti i giorni, come mi sento ignorato...")
--- Citazione ---E la cosa da notare non è che io e Tazio, che ci vediamo una volta alla settimana minimo, possiamo avere le stesse impressioni sull'argomento; la cosa da notare è che le stesse impressioni le abbiamo io e Rafu, che sostanzialmente ci vediamo solo in convention, ma ancora più incredibile è che ce le abbiamo io e Paolo "Ermy" Davolio, che abbiamo parlato dal vivo solo una volta, alla cena del sabato della INC.
--- Termina citazione ---
Dici che il fatto che vi vedete tutti come "game designers" non conta nella "difesa della categoria"?
Perchè le stesse cose non le vede chi non cerca playtesters?
--- Citazione ---Ah, per chiudere... non è neanche del tutto vero che tu non fai playtest per gli autori americani, perché Elisabeth se ne è vantata, non ricordo se su The Forge o Story Game, della validità dei tuoi feedback su un playtest di un suo gioco.
Quindi non solo abbiamo una prova che fai playtest, ma ne abbiamo anche una che fai playtest di alto livello e molto valutato dall'autore del gioco.
--- Termina citazione ---
Per l'ennesima volta, mi tocca far notare come ai miei post si risponda senza leggerli...
Quoto quello che ho scritto ESATTAMENTE (aggiungo solo l'enfasi su una frase)
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Quindi, non è che non faccio playtest di giochi italiani: non faccio playest e basta. Ho capito che non mi piace e in ogni caso non lo faccio bene (se non mi arriva un gioco già tarato nei numeri sono decisamente scoraggiante...). Ho fatto un paio di eccezioni negli ultimi 3-4 anni, non di più, e solo per giochi erano praticamente finiti (quindi era da verificare solo la comprensibilità del testo) e che interessavano parecchio anche gli altri giocatori. Non faccio playtest nemmeno dei giochi di Ron e Vincent, tanto per dire...
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Il gioco di Elisabeth è, appunto una di quelle eccezioni. Ed era praticamente finito (credo di essere stato l'ultimo, aveva già chiuso il playtesting)
--- Citazione ---Perché non lo fai anche per gli italiani?
--- Termina citazione ---
Troppo permalosi. Non ho voglia di farmi un nemico ad ogni playtest. Qualunque autore italiano di mia conoscenza si sarebbe inferocito a ricevere i commenti che ho mandato ad Elisabeth, e mi avrebbe accusato di "fare solo critica distruttiva". Elisabeth ha cambiato all'ultimo momento il testo e mi ha ringraziato su storygames (cosa che non mi aspettavo assolutamente).
P.S.: ma questo thread non dovrebbe stare in "sotto al cofano"?
Claudia Cangini:
Quando questo thread è iniziato, la mia posizione era quella di Matteo Turini
--- Citazione da: Matteo Turini --- Io probabilmente non sono molto addentro all'argomento, perché non percepisco alcuna ostilità verso l'attività di game design (eccettuando il thread di triex, che però parla più dello status sociale "game designer" che del game design in sé).
Dall'altro lato, però, non mi sembra nemmeno di vedere gente che scrive regolamenti o hacka giochi perfettamente funzionanti solo per ottenere lo status di "game designer".
--- Termina citazione ---
E condividevo anche il punto dell’altro Matteo più famoso per la sua acidellità
--- Citazione da: triex ---Io non penso che ci siano persone che fanno giochi SOLO per ottenere status.
Ci son persone che fanno hack senza cognizione di causa:
[...]
ma è lo stesso problema del parlare di teoria senza gioco concreto. Fastidioso, ma non un grande problema.
--- Termina citazione ---
Poi ho cominciato a leggere una serie di cose che mi fanno pensare che fare il designer induca a un certo complesso di persecuzione °___°
--- Citazione da: Davide Losito - ( Khana ) ---Nello specifico, perché in questa community devono esiste "barzellette" sulla figura del game designer?
E soprattutto, perché queste barzellette ci sono solo per gli italiani che fanno design, dato che per gli americani ci sono solo tappeti rossi e santini sulle scrivanie?
Dallo scenario emergente, pare che chi fa design in America, è una divinità. Chi fa design in Italia... "poverino"...
--- Termina citazione ---
Scusa, Davide, ma dove le vedi su GCG queste fantomatiche barzellette specifiche sui designer italiani? L’unica battutitna che è stata menzionata arriva da Ron ed è decisamente legata alla sua esperienza con designer USA! Io questo fiorire di prese per il culo non lo vedo proprio.
--- Citazione da: Davide Losito - ( Khana ) ---Anche la serie di presupposte aspettative di cui parli, per come conosco io le persone che fanno "design" qui su GcG, sono estremizzazioni tue, estremizzazioni in un rapporto da 1 a 200.
Estremizzazioni all'interno delle quali tu lamenti il fatto che non sia concesso fare "critica distruttiva".
Questo non è solo un problema del gamedesign. E' un problema generale. La critica distruttiva non serve a nessuno, se non allo status da Grande Critico™ di chi fa solamente e unicamente critiche distruttive, perché non è capace di dare un apporto realmente costruttivo al progetto. Critiche al vetriolo. Acide. Mirate all'applauso della folla. Che additano "il male". Pensata per "segnare punti", fare goal... e quindi presuppone una "lotta", implicitamente; una gara da vincere, tra l'autore e il Grande Critico™.
--- Termina citazione ---
Scusa, anche questo intervento avrebbe senso se, ogni volta che qualcuno se ne arriva postando qualcosa a proposito del gioco a cui lavora, gli arrivassero addosso i Grandi Critici a sbranarlo. Ti pare che la situazione sia questa?
N.B. Mi è noto che in passato tu e Moreno avete avuto a che dire su una situazione a cui forse il tuo post fa riferimento, ma, da come la metti giù, sembra un problema generalizzato. Dai, ma for real?
--- Citazione da: Davide Losito - ( Khana ) ---Ah, per chiudere... non è neanche del tutto vero che tu non fai playtest per gli autori americani, perché Elisabeth se ne è vantata, non ricordo se su The Forge o Story Game, della validità dei tuoi feedback su un playtest di un suo gioco.
Quindi non solo abbiamo una prova che fai playtest, ma ne abbiamo anche una che fai playtest di alto livello e molto valutato dall'autore del gioco.
Perché non lo fai anche per gli italiani?
Rafu forse non ha abbastanza esperienza? Non ha letto abbastanza manuali? Ha delle lacune di teoria?
Perché non esiste un tuo playtest di Trame o di Reietti di Eden e relativo actual play?
--- Termina citazione ---
Cose come queste, invece, mi fanno un po’ drizzare le orecchie. Non mi sembra giusto chiedere a qualcuno di giustificare i suoi interessi o come spende il suo tempo. Questo davvero significa che i game designer italiani ritengono di avere dei diritti esigibili nei confronti dei giocatori italiani. Ragazzi, se è così e un problema VOSTRO.
Esperienza personale: io ho playtestato tutti i giochi e gli hack scritti da Michele e anche un paio di giochi di designer USA. Uno è stato proprio quel gioco di Elizabeth (c’ero anch’io, quella sera con Moreno), un’altro è stato il gioco di un noto designer che aveva già pubblicato altre cose che adoro e a cui abbiamo mandato un report con un stroncone atomico (da notare che il report era talmente negativo che glielo abbiamo inviato privatamente, mentre nello stesso periodo si leggevano sui forum report di playtester entusiasti. Guarda caso, quello specifico gioco non è mai uscito). *
Ora, io posso dire che playtestare è molto più sbattimento che divertimento. Io non ho la passione del design, non provo gusto per la cosa in se. A me mi si può motivare a fare playtest solo perchè l’autore ha già fatto altri giochi che adoro, oppure le premesse del gioco mi arrapano da morire, oppure l’autore è mio marito. E non credo di essere strana io.
Forse per uno che progetta giochi di continuo può risultare bizzarro, ma c’è gente a cui interessa solo giocare e non fare design. Forse, se si accetta questo, è più facile capire perchè non c’è la fila per fare playtest e non tutti hanno un gioco in progettazione nel cassetto.
Anche se ci incontriamo su questa community e al tavolo da gioco, siamo anche diversi, abbiamo gusti e interessi differenti.
Possiamo dire che rivendico un “lazy player pride” :)
* poi c’è stato il gioco pulp che Paul ha portato anche alla INC e Shahida, ma questi ultimi due erano parecchio rifiniti e vicini al completamento, quindi lì c’era anche divertimento, onestamente.
Poi un’altra cosa che mi perplime. Questo messaggio di Davide
--- Citazione da: Davide Losito - ( Khana ) ---Altra cosa... è vero che si è ripetuto spesso che questo forum non ha tra le sue mission di supportare il game design, al punto che per al meno due volte (a memoria... purtroppo la funzione di ricerca non è di aiuto in questo momento), si è... "gentilmente invitato" i game designer italiani a farsi una community a parte, ma dato che si è anche detto che questa comunità è un gruppo di persone che si riconoscono in qualche cosa, per questo sono uniti, mi pare che almeno da un anno a questa parte, ci sia un certo auto-riconoscimento nell'attività di design.
Non pensi che forse sia il caso di seguire questa "richiesta che viene dal basso", e iniziare a supportare il design, visto che è la comunità che lo sta chiedendo?
--- Termina citazione ---
Scusa, chi ha fatto cosa? A me risulta che le sezioni “questo l’ho fatto io” e “sotto il cofano” ci stiano apposta per chi è interessato al design. Non riesco SINCERAMENTE a immaginare di cos’altro possano avere bisogno i designer per essere a loro agio.
--- Citazione da: Davide Losito - ( Khana ) --- Sullo "stroncare"... se tu per primo ammetti che al momento nessuno sta facendo game-design per lo status, a che serve "stroncare chi fa game design per lo status"?
Cioè, questa ricerca di status c'è e va stroncata (e ancora, ti chiedo e VI chiedo, chi, secondo voi, nome e cognome, fa game design per ricerca di status), oppure questa ricerca di status non c'è (quindi non capisco cosa ci sia da stroncare)?.
Non sono domande retoriche, nemmeno provocatorie. Sono domande reali e sincere.
--- Termina citazione ---
Mi permetto di farmi interprete del pensiero di Moreno (eventualmente mi smentirà se ho frainteso).
Credo che qui si riferisse al desiderio di prevenire una situazione come quella di Story Games. E’ un forum certamente molto frequentato e influential nell’ambiente USA e forse anche a livello mondiale, però lì non c’è critica. Tutti i nuovi design sono belli e geniali, tutti i playtest e gli actual play sono entusiasmanti, anche di giochi che poi (provato sulla mia pelle) in realtà risultano avere grossi problemi.
Lì è evidente che fare il designer porta status: imbarchi sempre e solo complimenti per la tua opera.
Noi non siamo nemmeno lontanamente in questa situazione. Credo che Moreno si preoccupi di prevenire invece che curare.
--- Citazione da: Paolo Davolio ---io tra ieri e oggi avevo preparato un intervento molto articolato in cui parlavo di numerosi fatti, nomi e cognomi, come richiesto dalla moderazione e da alcuni utenti, per portare esempi di ciò che mi fa percepire questo clima.
--- Termina citazione ---
Non so se può cambiarti qualcosa, ma a me interessa sentirti argomentare il tuo punto di vista.
Vorrei concludere rendendovi edotti che grande capo Estiqaatsi pensa che Niccolò parla con parole di saggezza quando dice
--- Citazione da: Niccolò ---credo che chiunque possa fare il cazzo che vuole, e che a volte sia sensato e logico consigliargli "ancora un pochino di esperienza" prima di farlo. ma non è necessario che ascolti.
--- Termina citazione ---
e aggiungo anche:
Chiunque può sentirsi richiedere playtest e feedback e può non avere voglia di darne, ma non per questo deve sentirsi in colpa.
Michele Gelli:
Vado un giorno in spiaggia, dico uno… ;___;
Ok, a seguire i commenti in ordine di lettura dei messaggi. Con due premesse.
* Se il 14 Agosto c’è una certa lentezza della moderazione a reagire mi sembra una cosa normale (anzi, salutare). Posso già preannunciare che il 25 dicembre prossimo venturo la moderazione non sarà particolarmente vivace e lo stesso varrà per il 31 dicembre (e ancora peggio l’uno, con i postumi da smaltire).
* Quando mettete in slow down un thread, per favore fatelo in maniera più “rumorosa”. Postare un messaggio e scrivere esplicitamente che il thread – partito normale – è stato messo in slow down.
Partiamo dal Messaggio #17 (Tazio). Altri messaggi meriterebbero una disamina altrettanto accurata, ma questo nello specifico sarà oggetto di particolare attenzione perché ha avuto il torto di essere stato il primo a segnare una brusca salita ai toni della discussione ed essere reiterato (messaggio #37 del pre-pattume) nei concetti a dispetto di avere ricevuto una moderazione.
--- Citazione ---Tazio: "Ho la sensazione che qui abbiamo un problema."
Claudia: "Dimostralo."
Hai appena trasferito su di me l'onere di dimostrare che il problema da me percepito esiste, ché altrimenti gli altri utenti del forum sono legittimati a mettermi da parte come paranoico o contaballe. Tipica tecnica di discussione atta a difendere l'establishment...
--- Termina citazione ---
Una nota su come si conduce una discussione si GenteCheGioca.
Dalle mie parti si dice - riferendosi ai bambini - "chi li fa, se li ninna". Ognuno può esprimere (purché nei limiti del regolamento) la sua opinione, ma poi la "difesa" della stessa è a suo carico.
Inoltre se Pippo dice "X", Pluto ha OGNI DIRITTO di dire "A me non sembra, sulla base di cosa dici X?". Questa NON è una Tecnica Ninja Alogica per la Difesa Sballata dei Ragionamenti Deboli. Per favore prendiamone nota.
Dire che – in soldoni – qualcuno ti chiederebbe spiegazioni perché sa che tu non puoi darne e quindi punta a farti sembrare paranoico e contaballe è fare dietrologia. Per favore prendiamone nota.
Se "X" non può essere supportata da dati (numeri, link, letteratura, ricerche di qualche tipo, etc., che è una cosa che capita) non è detto che sia sbagliata o impossibile da sostenere. Bisogna solo avere l’umiltà e l’onestà nei confronti del proprio interlocutore (e di chi legge in generale) di riconoscere che si parte da una mezza impressione o da una sensazione a pelle. Diventa solo molto più difficile discuterne ma possibile, come peraltro hanno successivamente dimostrato Paolo (che è sempre una piacevole ventata di ragionevolezza) e Rafu.
Messaggio #33 (Moreno)
Qui il problema è la forma. Un sorrisetto di meno (che peraltro è proprio vietato dal regolamento) male non avrebbe fatto, anche e soprattutto in un thread dove gli animi evidentemente già si stavano scaldando. Per come la ho letta io (da fuori e non partecipando alla discussione) non tutte le cose di cui si è lamentato successivamente Paolo sono vere, a me sembrano punti di vista suoi diversi dai tuoi, ma sicuramente è tua responsabilità aver avvelenato il clima con ben più di qualche sorrisetto di troppo (che per certo non aiuta il successivo charitable reading).
Questo comportamento viene reiterato anche nel #43 (che non so cosa diventerà dopo la “spattumierata” che ho intenzione di dare al trhead). È così difficile scrivere un messaggio senza frecciatine e sorrisetti?
Messaggio #34 (Khana)
--- Citazione ---Altra cosa... è vero che si è ripetuto spesso che questo forum non ha tra le sue mission di supportare il game design, al punto che per al meno due volte (a memoria... purtroppo la funzione di ricerca non è di aiuto in questo momento), si è... "gentilmente invitato" i game designer italiani a farsi una community a parte, ma dato che si è anche detto che questa comunità è un gruppo di persone che si riconoscono in qualche cosa, per questo sono uniti, mi pare che almeno da un anno a questa parte, ci sia un certo auto-riconoscimento nell'attività di design.
--- Termina citazione ---
Parlerò in nero perché sia chiaro che quanto sotto vuole essere una spiegazione e non una reprimenda.
In questo momento la funzione di ricerca non è particolarmente d’aiuto neppure a me (ed è una delle priorità da aggiustare – appena troviamo un volontario e/o riesco ad allocare tempo di Matteo - perché credo che la perdita della memoria storica sia molto grave in una community).
Non c’è un “progetto politico” di premeditato allontanamento dei designer. Nel manifesto attuale (ma anche con parole diverse in quello che faticosamente si sta tentando di revisionare) non si parla esplicitamente di design, ma di “aggregazione e discussione sul gioco di ruolo / di narrazione / dal vivo / ecc. nell’accezione più ampia di questi termini.” Il design come argomento fa parte di questi “ampi termini”: è uno degli argomenti che sono evidentemente i benvenuti (tanto è vero che ha un a sua specifica sezione) ma non è un focus specifico della community.
C’è invece esplicita l’intenzione di costruire un ambiente sociale differente da storygames, che abbiamo trovato migliorabile in più di un aspetto. Se è stata percepita dell’ostilità “al design in generale” o al “design italiano in particolare” è legata alla umana fallibilità delle moderazione ma non ad un progetto ex-ante.
Su suggerimento di Matteo, sono stati spattumierati i messaggi dal #37 al #41 (su cui avrei dovuto scrivere una enciclopedia). E suggerisco tutti, visto che i nervi sono già tesi, di fare attenzione EXTRA a postare senza frecciatine e sorrisetti e leggere con una dose EXTRA di CHARITABLE READING
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