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Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse

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Michele Gelli:

--- Citazione da: Paolo Davolio - 2011-05-30 04:47:08 ---@Michele: c'è da dire che (e qui lo so che mi odierai) stiamo parlando di 20-30 anni fa... ;-) Adesso il mercato è un poco diverso, e soprattutto l'ambito specifico di cui parliamo, i gdr indie, ha caratteristiche peculiari MOLTO forti e caratterizzanti...
--- Termina citazione ---

So che il case history è abbastanza datato, e non ho nessuna pretesa che che sia applicabile al 100%.
Ma è una cosa che però mi impressionò tantissimo. Anche in presenza di un programma visibile in chiaro, anche in presenza di una forte difficoltà di fare copie*, anche in presenza di un sensibile decadimento della qualità delle copie è esistito almeno un caso in cui la pirateria si è ingollata almeno il 75% delle vendite.


* = stiamo parlando di tempi dove un vcr dal dignitoso in su era capace di costare uno stipendio, figuriamoci quante persone potevano averne due o con che gioia ne imballavi uno per portarlo a casa del tuo amico...

Paolo "Ermy" Davolio:
Sono d'accordo con te, è effettivamente impressionante! Con quelle cifre ci mancherebbe altro ^.^


Però d'altro canto sono rimasto molto impressionato, in tempi recentissimi, del senso di positività generato dal bundle di The Sight for Sore Eyes (link: http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,4157.0.html ): ok che è una situazione diversa - non si tratta di pirateria, ma di un'opera di carità in cui certi autori mettono volontariamente a disposizione le proprie opere, gratuitamente), in cui... Beh, certi autori mettono volontariamente a disposizione le proprie opere, gratuitamente, e apparentemente nessuno ci perde!


Mi riferisco in particolare al relativo commento di Baker sul suo blog, qui: http://www.lumpley.com/marginalia.php?entry=568&comment=14834, e in particolare alla frase:


The world isn't sum-zero if you're creating things.


Ci sono autori che hanno messo a disposizione tanto per questo bundle (se non ricordo male ad esempio Lehman aveva messo direttamente il pdf di Polaris), e l'hanno fatto gratuitamente, volentieri! Ovvio che stiamo parlando sempre di un'opera di carità, non di un "lo metto gratuito perché sì", però effettivamente così Lehman (sempre per stare nell'esempio) ha raggiunto col suo gioco molte più persone di prima, che magari vorranno comprare il cartaceo, e/o lo giocheranno con altre persone che ne parleranno e/o vorranno comprare il cartaceo, e il tutto fondamentalmente a costo zero per lui (il tempo materiale di spedire un pdf a Elizabeth).


Non sono favorevole alla pirateria di opere intellettuali in senso assoluto, però non posso fare a meno di pensare che nel nostro caso, quello dei gdr indie, cioè un prodotto che non ha (per ora) raggiunto la massa come la maggior parte dei media, e che è utilizzato abitualmente solo da una cerchia piuttosto ristretta (per ora, di nuovo) di appassionati dell'hobby, che peraltro spesso sono in stretti contatti anche personali con gli autori, e in cui quasi nessuno sembra voler investire molto pubblicità (l'unica che mi viene in mente è quella delle tre case italiane - pieghevoli, volantini eccetera)...


Ecco, in questo nostro molto specifico caso, a volte un pdf illegale su un qualche torrent forse può fare più bene che male.


Poi come ho scritto anche sul relativo recente thread su The Forge: ogni autore sembra avere la propria opinione in merito, e penso che sia un bene. Personalmente cercherò di formare una mia opinione ben definita solo se e quando mi dovessi ritrovare anch'io con un mio gdr indie sul mercato, cosa che di sicuro non accadrà nel breve/medio periodo, sempre che accada (anche perché può dipendere molto di prodotto in prodotto... Per esempio, prova a mettere su torrent Zombie Cinema, se ci riesci ;-D ).

Moreno Roncucci:
La pirateria DI SICURO fa sì che qualcuno che avrebbe comprato il tuo gioco (conoscendolo) se lo goda gratis.
La pirateria DI SICURO fa conoscere il tuo gioco a più persone.

Basta vedere queste due frasi, per me, per capire che nessuna risposta sui danno della pirateria possa prescindere dal vedere di che gioco stiamo parlando.  Perchè bisogna vedere quanto era conosciuto prima, quanto costa, etc.

D&D potrà guadagnare dalla pirateria attraverso la vendita di altri servizi (forse), ma dubito che ci guadagni sulla vendita dei manuali base: che margine di miglioramento può avere sul farsi conoscere?

Però anche per i giochi semisconosciuti non è detto che ci sia un saldo positivo: può darsi benissimo che HAI GIA' RAGGIUNTO IL TUO PUBBLICO, e la maggiore esposizione data dalla pirateria non ti aiuti minimamente. Questo vale soprattutto per i giochi con temi particolari, di nicchia, "difficili", e non abbastanza di grana grossa per il grosso pubblico.

Paolo "Ermy" Davolio:

--- Citazione ---D&D potrà guadagnare dalla pirateria attraverso la vendita di altri servizi (forse), ma dubito che ci guadagni sulla vendita dei manuali base: che margine di miglioramento può avere sul farsi conoscere?

Però anche per i giochi semisconosciuti non è detto che ci sia un saldo positivo: può darsi benissimo che HAI GIA' RAGGIUNTO IL TUO PUBBLICO, e la maggiore esposizione data dalla pirateria non ti aiuti minimamente. Questo vale soprattutto per i giochi con temi particolari, di nicchia, "difficili", e non abbastanza di grana grossa per il grosso pubblico.

--- Termina citazione ---

Infatti se noti ho sempre parlato di gdr indie, mai di gdr mainstream: D&D è un gioco "di consumo", fatto per vendere una grande mole di manuali ad una relativamente grande mole di utenti (vedi anche le decine, quando non centinaia, di supplementi...). Li sono ragionevolmente sicuro che la pirateria gli faccia dei danni economici (anche se il formato classico dei manuali di D&D 3a - non ricordo se anche di quelli dopo -, la pagina verticale su doppia colonna, è particolarmente scomodo da leggere a schermo... Ma questo non sembra fermare chi li mette su torrent).

Vero però che, effettivamente, ci sono giochi che hanno già raggiunto una fetta di appassionati relativamente consistente e che si sono fatti "un nome" (i primi a venirmi in mente sono Cani nella Vigna e Apocalypse World, giochi che hanno fatto vendite abbastanza consistenti relativamente al mercato dei gdr indie - c'era un thread su The Forge di Baker in merito...) e quindi, per questi specifici, effettivamente credo che la pirateria possa fare del male - anche se Baker dice "I don't super care" in merito alla pirateria dei suoi giochi. ;-)

Mauro:
Il problema del valutare il danno economico in simili casi è capire quante delle persone che lo hanno scaricato lo avrebbero altrimenti comprato: se non lo avrebbero fatto, resta la questione dell'uso senza controparte, ma non è che senza pirateria l'autore ci avrebbe guadagnato di piú.

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