Chiacchieriamo > Generale
Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse
Iconpaul:
Allora, premetto che non mi pare di aver letto che la pirateria fosse argomento vietato (altrove succede) e ovviamente non è mia intenzione invitare nessuno a violare la legge sul diritto d'autore, quindi spero di non offendere nessuno.
Ho visto che le case editrici dei giochi dal design moderno sono generalmente piccole rispetto ai colossi del settore (capitan ovvio!), ma risultano comunque affette dal problema della distribuzione illecita dei loro materiali; farsi un semplice giro in rete per credere.
So che la Hasbro qualche anno fa aveva intentato cause ai singoli utenti che condividevano manuali di D&D su siti come Scribd e volevo chiedere a voi se gli autori o le case editrici "moderne" avevano mai mosso passi in questa direzione o avevano comunque lamentato la presenza del fenomeno pubblicamente.
In secondo luogo, ho notato che sia Donjon sia Anima Prime (i due giochi letti/usati più di recente) sono entrambi sotto licenza CC. Sapete se è stata una adesione alla filosofia di libera condivisione che permea le licenze oppure una semplice constatazione di impotenza contro la diffusione illecita via internet?
Paolo "Ermy" Davolio:
Ciao!
Non so se tu l'abbia già visto, ma su The Forge se ne sta parlando proprio in questi giorni, se ti interessa seguire.
Re: Ethical moderation i...
Non conosco bene i punti di vista dei singoli autori però. Questo link è dove inizia e finisce la mia conoscenza sull'argomento ;-)
Moreno Roncucci:
La domanda mi sembra malposta già in partenza: non stiamo parlando un blocco unico con una "mente alveare", ciascun autore-editore ha le sue idee e le sue strategie. C'è chi mette tutto il gioco in cc addirittura nella versione impaginata e c'è chi non fa una versione in pdf per paura della pirateria. Sono tutti individui, la base della filosofia Indie è "del tuo gioco fai quello che ti pare, nessuno ti può dire niente", la cosa più pratica se vuoi sapere come la pensa ciascuno di loro è chiederglielo direttamente (sono tutti raggiungibili molto facilmente via email)
--- Citazione da: Iconpaul - 2011-05-27 21:46:57 ---So che la Hasbro qualche anno fa aveva intentato cause ai singoli utenti che condividevano manuali di D&D su siti come Scribd e volevo chiedere a voi se gli autori o le case editrici "moderne" avevano mai mosso passi in questa direzione o avevano comunque lamentato la presenza del fenomeno pubblicamente.
--- Termina citazione ---
Consiglio di fare una ricerca nei vari forum con i nomi dei giochi e degli autori (se fai una ricerca generale su questi argomenti ti vengono un milione di link)
Io non ho mai pensato di tenermi i link perchè sono un po' tutte uguali come discussioni, però di recenti ricordo questa:
http://www.indie-rpgs.com/forge/index.php?topic=31549.0
e questa:
http://story-games.com/forums/comments.php?DiscussionID=12659
--- Citazione ---In secondo luogo, ho notato che sia Donjon sia Anima Prime (i due giochi letti/usati più di recente) sono entrambi sotto licenza CC. Sapete se è stata una adesione alla filosofia di libera condivisione che permea le licenze oppure una semplice constatazione di impotenza contro la diffusione illecita via internet?
--- Termina citazione ---
Su Dunjon purtroppo non esiste più il blog ma Clinton è sempre stato un convinto assertore del software free (ha scritto un articolo su the forge su come ha impaginato Shadows of Yedterday solo con software free). Anime Prima è stato finito adesso, dubito che sia cc da 2-3 anni per reazione alle mancate vendite del prossimo mese...
[crosspost]
Iconpaul:
Pensavo -a questo punto, evidentemente, sbagliando- che gli autori stessi fossero più coesi e, se non altro tramite Forge, avessero cercato un accordo per affrontare il fenomeno (abbracciare o combattere la diffusione illecita).
Dalla semplice lettura della discussione sulla forgia, invece, si capisce che -proprio come diceva Moreno- ognuno la pensa a proprio modo e non si è raggiunto un accordo. Ma in effetti si tratta di una soluzione che era pronosticabile, visto che ci sono molti editori o addirittura autoproduzioni (sia come creazione che come distribuzione), quindi la mancanza di colli di bottiglia rende gli accordi meno probabili.
@Moreno: Non è detto che se una versione Beta è CC lo debba essere anche la versione definitiva, perchè l'autore è libero di modificare od eliminare la licenza su nuove opere derivate da quella già prodotta. Comunque, essendo io stesso un sostenitore del CC, non posso che essere felice della scelta.
Ariele Agostini:
Direi che un esempio eclatante è Do: Pilgrims of the Flying Temple di Daniel Solis.
Se non sbaglio questo gioco è stato scaricabile gratuitamente per almeno un annetto. Quando Daniel ha voluto pubblicarlo, aprendo un Kickstarter da 4.000 dollari (obiettivo da raggiungere in un mese e mezzo)... li ha avuti in meno di tre giorni!
Questo Kickstarter si è concluso 3-4 giorni fa con un successo letteralmente senza precedenti: più di 24k dollari, disintegrando il precedente record relativo al finanziamento di progetti per GdR. E il tutto con un gioco che si poteva scaricare da un anno senza pagare un cent.
Credo che sia un caso da analizzare, su questo discorso. Evidentemente esiste una fetta di pubblico maturo* che è disposta a pagare se valuta che un prodotto merita dei soldi, non importa se scaricabile gratuitamente. Particolarmente significativo da questo punto di vista il contributo di chi ha donato solo per ricevere il PDF: chi ha pagato per il cartaceo in fondo aveva qualcosa in più, ma il pdf... dubito abbiano pagato per le illustrazioni e l'impaginazione.
*per maturo intendo "consapevole". Un po' come per molti altri beni facilmente ottenibili tramite download o file-sharing: quando il costo del prodotto originale è ragionevole molta gente (che pure lo aveva avuto gratuitamente prima) lo compra.
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