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[CnV] cosa vuol dire "incorporare un tratto"
lapo:
--- Citazione ---[cite] marco.costantini:[/cite]"I tuoi proiettili rimbalzano sulla corazza". Tiri i dadi e scopri che non puoi parare o schivare e che devi per forza accusare.
--- Termina citazione ---
No scusa, c'è qualcosa che non quadra: quando dici la tua frase i dadi sono già giù, già tirati… oramai sono numeri fissi, non probabilità, stai solo decidendo quali mettere avanti.
Prima tiri i dadi nuovi eventuali, poi scegli i dadi con cui rilanciare, poi li metti avanti "ufficialmente" e contemporaneamente pronunci la descrizione correlata.
O non ho capito niente? =)
lapo:
Uhm. No.
L'esempio a pagina 51 del manuale italiano (62 del manuale inglese) mi contraddice:
1. Rilancio dicendo "premo il grilletto"
2. tiro eventuali nuovi dadi tirati in gioco (in quell'esempio 0d6 per escalation, 1d4+1d8 per la pistola, 2d6 ho una buona mira)
3. guardo i tuoi dadi
4. decido quali due dadi usare per sostenere il Rilancio
5. tu Vedi... etc. etc.
Mauro:
Si può dire una cosa come "I tuoi proiettili rimbalzano sulla corazza" prima di tirare i dadi, semplicemente o è un'intenzione (vedi esempio di Moreno), o, se vuoi mantenerlo, dopo narri un'aggiunta per spiegare perché è un Accusare il Colpo, se la narrazione fatta non lo è già di suo. In ogni caso, cosa succede a livello meccanico (Fallout) è sempre deciso alla fine del combattimento, e, gruppo ammettendolo, possono benissimo succedere cose come quelle ipotizzate nel mio scorso messaggio.
Ho comunque l'impressione che si veda il Rilancio come una cosa e i dadi come un'altra: un Rilancio, cosí come una Veduta, è la narrazione e i dadi che si portano avanti (Your Raise is both what your character does and the dice you’re using to back it up. Don’t put dice forward to Raise without describing your character’s action.
[...]
Your See is both your character’s response and the dice you’re using to get it. Don’t put dice forward to See without describing how your character deals with the Raise, pagina 58 ); prima di lanciare i dadi deve essere chiaro (e accettato) perché li sto lanciando, e Tratti e Proprietà che lancio dovranno essere incorporati nella narrazione, ma Rilanci e Vedute sono narrazione e dadi.
Poi, al Rilancio "Sparo per ucciderti" posso dire "Visto che indosso un'armatura, tiro i dadi", li tiro, e poi narro qualcosa, ma la Veduta è "li tiro, e poi narro qualcosa", non "Visto che indosso un'armatura, tiro i dadi"; dire subito "I tuoi proiettili rimbalzano sulla corazza" può essere un'intenzione, o qualcosa che verrà spiegato dopo. Sempre tenendo a mente che bisogna anche vedere qual era l'intenzione nello sparare.
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite] lapo:[/cite]
O non ho capito niente? =)
--- Termina citazione ---
OK, da capo... :roll:
Quando giochi a D&D, vampiri, GURPS, Rolemaster, Runequest, cosa fai?
Dici "gli taglio la testa", tiri... e magari manchi!
In termini di gioco, hai annunciato il tuo intento (NON un esito! Abbiate sempre chiara la differenza fra intento, esito e conseguenze, anche se non state a dichiarare tutto puntigliosamente con cose tipo "l'intento del mio personaggio è muovere la sua spada in direzione orizzontale in maniera atta a separare il capo del suo avversario dal busto"), l'intento è fallito, narri quindi l'esito "l'ho mancato".
Questo, sempre che non ti prenda un attacco del "morbo letteralius", un gravissimo morbo che prende nei giochi narrativisti chi non distingue fra intento, esito e conseguenze... :roll:
Perchè se ti prende quel morbo, la scena non la capisci più "ma come lo manca... ha detto che lo aveva decapitato... come fa a funzionare un gioco in cui prima dici una cosa e poi l'altra...?"... capisci anche tu che se ti fai prendere da questo morbo diventa impossibile giocare qualunque gdr, D&D compreso. Per evitare il contagio, bisogna capire cos'è la prima dichiarazione. Non è realtà di gioco. NON TUTTO QUELLO CHE VIENE DETTO AL TAVOLO ("vado un attimo in bagno" compreso) E' REALTA' NELLA FICTION. MAI. IN NESSUN GDR.
Vediamo Cani nella Vigna. Fratello Joshua ha una spada. Fratello Joschua cerca di decapitare un sorcerer.
Fratello Joshue, rilancio: "gli taglio la testa", il tratto "taglio teste come se piovesse" è a 4d6, quindi tira 4d6, l'avversatio blocca con due dadi, niente testa tagliata.
"Ma come" dice l'affetto dal morbo letteralius "aveva detto che gli aveva tagliato la testa... questo gioco non ha senso..."
Lasciamo stare l'affetto dal morbo e vediamo il caso in cui la dichiarazione la fa chi para...
A: Rilancio: "ti impiombo con una pallottola"
B: Parata: "ah, non mi prendi, io mi nascondo dietro questo barile, che provvede anche a darmi 1d6... cavolo, ho fatto una miseria, mi impiombi..."
GM, che vigila su questi sfaticati: "dai, descrivi l'accusare il colpo"
B: "va bene, mentre cerco di schivare la pallottola, sento un dolore forte al fianco e vedo che mi ha colpito"
GM: "non dimentichi qualcosa?"
B: "ah, scusa... mentre cerco di schivare la pallottola buttandomi dietro al barile, sento un dolore forte al fianco e vedo che mi ha colpito"
GM: "OK, così va bene".
Al che arriva quello infettato dal morbo letteralius: "ma insomma, che giochi senza senso! Prima dice che si ripara, poi che non si ripara... ma decidetevi una buona volta! Dite solo quello che succede, senza parlare di queste differenze che non esistono fra intenti e esiti! Una frase è una frase, non esiste differenza in base al contesto o alle regole del gioco".
Gli altri, che la differenza la conoscono e la capiscono, continuano a giocare ignorandolo... 8)
[edit: cross-postato con tutti quelli che hanno risposto prima di me alla frase di Lapo... :roll: ]
Matteo Stendardi Turini:
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Fratello Joshue, rilancio: "gli taglio la testa", il tratto "taglio teste come se piovesse" è a 4d6, quindi tira 4d6, l'avversatio blocca con due dadi, niente testa tagliata.
--- Termina citazione ---
Il punto che credo impappini maggiormente è: i risultati di questi 4d6 possono essere utilizzati nel rilancio.
Così come se dico: "Il proiettile si blocca sulla mia armatura" tiro 1d6; poi, se non rieco comunque a vedere, narro: "Il proiettile (invece) mi colpisce [passa l'armatura, mi sposto malamente e scopro un punto...]".
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