Chiacchieriamo > Generale

Siamo tutti dei pericolosi criminali

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giullina:
Attenzione a non reinventare la ruota: http://www.gdr2.org/

(la storia si ripete ad ogni generazione di giocatori?)

Matteo Suppo:
Io fra 2 settimane farò partire una rubrica in radio per parlare di giochi ed emozioni u.u

Mirko Pellicioni:
Intanto bisogna fare dei distinguo. L'articolo mescola molto le carte facendo una propaganda spietata verso un modello di "cultura" e di "vita" fortemente ispirato a certe demagogiche posizioni moraliste che devono vedere i giovani tutti in oratorio a giocare a calcetto e a fare gli scout.
Non a caso certe critiche io le ho sempre lette in giornali o giornalini di una certa ispirazione ...

Però in mezzo a una accozzaglia demagogica di frasi fatte ho trovato dei punti interessanti di riflessione.

È infatti valida l'analisi Master - Giocatore fatta dall'articolo, che di fatto pone sul piano psicologico tutta una serie di elementi che sono tristemente veri (il Bravo master narcisista) il Giocatore (passivo e dipendente).

Il gioco che viene definito insano e alienante se giocato sul rapporto di aderenza alle regole e alla volontà dominante del Master!

In realtà, lasciando perdere la demagogia politica che traspare, ho letto delle critiche giuste sopratutto per il GDR tradizionale come da anni si denuncia quì e altrove.

Disfunzionale, ripiegato su dinamiche sociali ecc.

Infine noto tristemente come la cultura italiana in generale non riesca a recepire l'importanza delle figure archetipiche e del fantastico nello sviluppo adolescenziale, e questo mi meraviglia sopratutto da un testo medico (la rivista è una importante rivista medica) e psicologico!

Tutta la letteratura fantastica adolescienziale dall 800 ad oggi è piena di mostri fate e figure allegoriche e simboliche che servono a vestire la realtà per permettere al fanciullo e poi al ragazzo di affrontarle.

Semmai il GDR ha un forte valore sociale ed aiuta a far uscire le varie personalità altro che deviarle!

Aimè però in italia c'è una forte cultura "realistica" che vuole il fantastico fuori dalla porta, per poi prediligere sport (il calcio) e attività sociali VERE (andare al baretto) dove più volte la cronaca ci dimostra che a conti fatti sono attività "altrettanto" pericolose e violente!

Mattia Bulgarelli:
Tra parentesi, in mazzo a tutte le boiate sull'uso delle droghe, qualche cosa di vagamente reale c'è.

Quanto abbiamo rotto le scatole, facendoci bannare da N forum, sul concetto che il Parpuzio ti mette in sudditanza psicologica verso il GM?

EDIT: non avevo visto il post di Mirko appena sopra il mio. Appunto.

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione da: Mirko Pellicioni - 2011-02-22 08:01:58 ---Aimè però in italia c'è una forte cultura "realistica" che vuole il fantastico fuori dalla porta, per poi prediligere sport (il calcio) e attività sociali VERE (andare al baretto) dove più volte la cronaca ci dimostra che a conti fatti sono attività "altrettanto" pericolose e violente!

--- Termina citazione ---

La faccenda m'interessa per via dell'articolo che sto scrivendo per l'INCbook 2011... Hai qualche riferimento per supportare quanto quotato qui sopra? Proseguiamo in mail privata o messaggio privato, ok?

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