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Prima Avventura

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Antonio Caciolli:
metto due considerazioni


@Marco: secondo me è sconsigliabile (anche in un pbf) di chiamare un conflitto senza un minimo di fiction a supportarlo. Sinceramente io anche con la fase E&T non vedo minimamente le entità in conflitto ... suona l'allarme e ...? cosa succede ... chi si trova davanti Mirna? secondo me mancano le informazioni necessarie a dare senso al conflitto. secondo me era un problema anche per quello precedente. due sbarre nella mia visione di TB non dovrebbero essere un conflitto per la trollbabe ... dovrebbero essere il colore per un conflitto contro qualcuno, però ovviamente si va anche nel gusto personale


@Spiegel: ricordato che combattimento significa sopraffare ferire fare violenza ... anche se poi deve narrare marco non vedo nel tuo obiettivo tali possibilità


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PS: ecco cosa succede a lasciarmi in un aereoporto a quest'ora con internet gratis!!!!!! faccio strani pensieri
PPS: se vuoi marco puoi dirmi cosa succede anche a Kalima. anche io non ho da fare molto altro tranne che andarmene a meno di problemi ulteriori

Marco Costantini:
Rispondendo ad Antonio: dunque, questo conflitto nasce così: Mirna vuole scappare, ma è ovvio che in città ci sia un buon numero di PNG che non vuole ciò. Ora, io sto dando "voce" a quei PNG, sto facendo i loro interessi. E quando c'è un conflitto di interessi fra PNG e TB io sono praticamente obbligato a chiamare conflitto. Quindi la parte di fiction che fa scattare questo conflitto non l'ho scritta proprio io, ma Simone quando ha deciso di far scappare Mirna. Forse l'azione del suonare delle campane non pare molto attiva, ma è più che altro un modo per dire "ehi ciccio, hai degli inseguitori alle calcagna".
Riguardo al conflitto precedente, c'è stato evidentemente un fraintendimento, che io ho notato, lasciando però correre. Il fraintendimento è stato questo: quando ho chiamato conflitto, l'ho fatto perchè "evadere era evidentemente in contrasto con i desideri dei PNG". L'obiettivo di Simone era un po' "basso", nel senso che se avessi voluto fare lo stronzo gli avrei detto "ok, sei fuori dalle sbarre. E ora?". Ma ho intuito che c'era stata una incomprensione, che il reale obiettivo era quello e ho lasciato correre. In effetti, rileggendo, sembra manchi un pezzo: prima Mirna è in prigione, poi esce di celle e poi è fuori. E come ci è arrivata fuori?

Scusate, devo fuggire a lavoro...stasera finisco :)

Simone Micucci:
Come Mirna è arrivata fuori è semplice. Si chiama framing. =P A parte gli scherzi si vede che non reputavi interessante dirmi chi ha incontrato lungo le scale. Le guardie erano a cena, o comunque non te ne è fregato nulla.

Sull'evadere.... non sono d'accordo neanche lì.

Mirna allarga le sbarre per uscire dalla cella. Il suo obiettivo lì non era ancora "fuggire dal villaggio". Una volta evasa potevo andare a cercare Geir, andare da Runar, andare da Kalima, fare cose attive. Invece poi ho scelto di fuggire. In quel preciso momento il mio obiettivo è diventato fuggire.
Quando ho allargato le sbarre il mio obiettivo era "essere libera", non "allontanarmi". E se lì non mi hai messo un conflitto evidentemente è stato perché lì non ne hai sentito l'esigenza. Oppure perché avevi paura di farmi un dispetto. Non so.

Per quanto riguarda se il mio obiettivo coincide o meno con "combattimento": tieni presente che nel manuale il "combattimento" viene usato anche per mettersi in guardia contro eventuali assalitori, e se vinci non ci sono assalitori. XD
A me quella cosa piace poco, io ho detto che voglio fuggire.
Nel fuggire non ci vedi la possibilità di fare male a qualcuno? A qualcuno che mi sta cercando? Neanche se nella fase equa e trasparente dichiaro che sono pronta a ferire e ad uccidere?

Marco Costantini:
Audacemente Mirna resta nei pressi della città; addirittura si acquatta in uno dei vicoli che danno sulla via principale. Sa che il solo fuggire permetterà ai suoi inseguitori di condurre il gioco e non vuole assolutamente lasciarglielo fare.
Attende insieme a X'igaa, le orecchie tese, i muscoli pronti a guizzare, il fiato che esce in piccoli sbuffi.
Ma l'attesa viene ripagata. Dopo molti minuti, un paio di uomini sembrano arrivare lungo la via principale.
"Non è possibile che sia passata di qua. Quella è un demonio! Mi hanno detto che l'altra è venuta fuori spaccando il pavimento della sala comune!" dice una voce piuttosto giovane.
"Sta zitto e continua a cercare" risponde in tono burbero l'altro "Forse hai ragione e se n'è andata, ma prima finiamo e prima posso tornamene a casa".
Vi passano accanto senza percepirvi assolutamente; allunghi una zampa e squarci il collo del più vicino, il ragazzo. Un gorgoglio insanguinato è l'unico suono che riesce ad emettere.

E&T: l'altro fa un balzo indietro e muove i primi passi di una corsa che lo porterà lontano da voi. Prende poi un lungo respiro, pronto a gridare a squarciagola.

Simone Micucci:
E&T: mentre sta ancora focalizzando quello che è successo gli arriva un pugno nella croce degli occhi. (Non voglio uccidere, questo lo stordisco e basta)

6

Bon, lungo

e ora abbandoniamo questo buco di topi

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