Scusate il ritardo. Ma con il tempo passato fra un rilancio e l'altro nelle ultime mosse, mi ero "perso" i personaggi. Cioè non ricordavo più come avessero reagito in situazioni precedenti, come li avevo caratterizzati. E visto che siamo arrivato ad un punto della vicenda in cui questo è molto importante (e in generale, uso i dadi per esprimere il personaggio, non il contrario) ho preferito prendermi il tempo di rileggermi i miei appunti e tutto il thread per ritrovare il bandolo della matassa.
Già che ci sono, le conclusioni di questo punto sui personaggi le posto. Cosa che avrei dovuto fare probabilmente prima, rileggendo il thread ho notato diverse occasioni in cui non ho chiarito bene i loro comportamenti.
Vediamo Helen. E' poco più di una bambina, e i diversi traumi che ha subito l'anno fatta regredire ad uno stato più infantile, come se cercasse un ritorno all'infanzia per eliminare le brutture del mondo. Il suo, per me, è un meccanismo di autodifesa. Si comporta come una bambina perché non può accettare il futuro (incinta e abbandonata da Roderick) e perché trovava conforto nell'idea che si potesse mettere tutto quanto magicamente a posto come con un colpo di bacchetta magica (da qui anche la speranza che arrivassero i cani). A questo si aggiunge il fatto che, come tante vittime di violenza, si ritiene colpevole, e accetta le giustificazioni portate dal suo aggressore che "l'ha provocato lei" (cosa facilitata dal sapere poi che fine ha fatto Tobias, e la vista del suo spettro - in sogni o visioni, l'ho lasciata aperta come cosa - la porta a sentirsi ancora più colpevole)
Sinceramente, c'è un aspetto nelle vostre interazioni con gli altri personaggi che mi spinge a giocarli spesso con una certa ostilità: parlate molto spesso in modo aulico e altisonante, e questo secondo me ostacola empatia e comunicazione. Nel caso specifico di Helen, all'inizio del conflitto secondo me siete partiti lancia in resta con frasi fatte, senza in realtà fare alcuno sforzo per ascoltarla, e questa incomprensione l'ha fatta reagire in maniera negativa. In pratica l'ho vista come un venir meno, da parte vostra, alla sua figura ideale di come dovrebbe essere un cane (una figura a metà fra un padre più vicino del suo e un mago delle favole), e per questo gridando "non capite niente" ha cercato di farvi scacciare.
Questo si aggiunge al fatto che lei NON VUOLE, inconsciamente, sfuggire al delirio. Significherebbe affrontare di nuovo la sofferenza e la sua situazione attuale (per questo il conflitto è contro di lei: sta attivamente cercando di ostacolarvi)
Perché per lei agisce l'influenza demoniaca, se non è conflitto per guarire, e il sorcerer (Eleazar) vuole che guarisca? In termini di fiction, è perché Eleazar non si rende conto di comandare i demoni, in pratica li spinge con i suoi desideri più profondi e con le sue preghiere, e al momento i demoni hanno l'ordine di far sì che Helen non soffra. Quindi sono contro di voi che la volete riportare alla realtà e alla sofferenza. In termini più concreti e tematici, invece, è proprio la presenza del male nel mondo che spinge Helen a rifiutarlo (la motivazione nella fiction è solo una giustificazione regolistica a questa cosa)
Tornando al conflitto in corso: quando Saul ha fatto appello alla cerimonia (e, insieme, al suo ruolo di Cane) ha messo in contrapposizione la ferrea fede di Helen (che la obbliga a obbedirvi), in una situazione in cui vuole sì cacciarvi via, sia perché delusa da voi, sia per paura, ma in cui ha anche molta paura di essere ormai dannata e finire all'inferno. Saul le ha ricordato chi è lui, qualunque errore possa fare, e come peccatrice (secondo lei) in quel momento Helen è terrorizzata, come se Saul potesse condannarla all'inferno seduta stante. E così confessa la sua "colpa". A questo seguono le parole comprensive di Gabriel.
Sinceramente, dopo questo excursus, non vedo come potrebbe parare questo colpo, anche se avesse avuto i dadi. Le parole di Gabriel la colpiscono profondamente, e potrei magari cedere il conflitto qui e dire che comunque la fanno sentire meglio, se non fosse che (1) avete contro anche l'influenza demoniaca, e (2) c'è un interruzione di cui mi ero dimenticato... :-)
In quel momento, proprio quando sembra che le parole di Gabriel possano fare breccia in Helen, entra il dottore per la mano di Saul, distraendo Helen (anche perchè il dottore ci rimane di sasso vedendo Helen in lacrime di fronte a voi due con Saul che agita l'altra mano facendo cerimonie)
In termini di dadi:
Il dottore come oggetto improvvisato vale 1d6 (come dottore è bravo, ma come distrazione è nella media),cioè
1d6 ---> 4Helen subisce il colpo delle parole di Gabriel, ma l'arrivo del dottore impedisce che abbia il tempo di rifletterci subito
1 1 1 2 2 3 3 4 4 5 6 6 6 6 ----> 3 4 4Helen subisce 3d4 fallout, da aggiungere ai 4d6 di Fallout dalla cerimonia
Il successivo rilancio di Helen è un azione del dottore. Si precipita in mezzo a voi dicendo
"che state facendo? Questa povera ragazza è incinta, e non sta bene, volete fargli perdere il bambino?"Vi spinge via entrambi. Il suo scopo è allontanarvi da lei
1 1 1 2 2 3 3 4 4 5 6 6 ---> 6 6---------------------------
Helen Garvey
Acutezza: 5d6
Cuore: 5d6
Corpo: 2d6
Tratti:
2d10: "Ho visto Tobias!"
1d8: "sfuggo alla realtà"
1d6: "piangere"
Relazioni:
1d6 Gabriel
1d6: Eleazar, suo padre.
2d6 la sua casa
1d6 I cani delle Vigne del Signore della Vita.
In suo favore stanno agendo anche 5d10 di influenza demoniaca.
Sta usando suo padre come aiuto (come oggetto improvvisato) nel conflitto.
Il dottore è corso in suo aiuto (come oggetto improvvisato) nel conflitto.
Ha subito 4d6 + 3d4 di Fallout,