Korin, posso solo risponderti con quanto ti dissi quella sera a Lucca: nel calcio (come negli altri sport) l'arbitro ha sempre ragione - anche quando sbaglia. Togliendo casi Moggi vari, si puo' dire che fa parte del gioco: un centravanti puo' sbagliare un goal gia' fatto e un arbitro annullare un goal regolare. Mi sono capitate entrambe le cose, ed e' questa la ragione per cui di norma quando giocavo non mi arrabiavo quasi mai con l'arbitro.
Esiste un modo per evitare questo? Certo. Per dire, giochi a FIFA su PC, e l'arbitro elettronico non sbaglia. Inoltre ci sono persone che preferiscono FIFA su PC a una partita vera. E' dunque un modo piu' giusto o piu' evoluto di giocare? No, e' solamente
differente.
Il che ci lascia al punto di partenza: me lo hai presentato (parlo a un'interlocutore ipotetico), mi ha piu' o meno interessato ---> ho deciso che preferisco altro. Il resto e' accademia Cosa c'e' di strano? Succede ovunque: per un giocatore che ti spiega che il vero GdR su PC e' Torment con la sua bellissima trama a scelte morali ne troverai uno che ti spiega che il GdR su PC e' Oblivion perche' la trama e' solo un filo esile che lega la possibilita' di creare la tua storia personale agendo in un mondo fantasy in piena liberta' (un mio amico, con un Mod, andava a caccia e mangiava solo la carne degli animali uccisi - simulando la vita da ranger). Inoltre, per ogni coppia di giocatori impegnati in questo dibattito ne troverai senz'altro un terzo che spieghera' con toni assoluti come il GdR su PC (o console)
non esiste. E cosi' via. Succede con ogni cosa del mondo.
Cio' che davvero - questo si' - mi incuriosisce e' notare come alcuni argomenti causano tentativi di profetizzazione che vanno oltre il sano. A botta calda (e a casaccio) mi vengono in mente i fumetti di Pazienza, l'eterno dibattito su Oblivion (ovvero "se ti piace Oblivion e pensi che il GdR su PC sia quello, non e' che hai un'idea diversa dalla mia, ma sai proprio un cretino..."), The Forge, certe discussioni in ambito anime/manga, certe altre in ambito cinematografico e poco altro.
Perche', per fare un esempio a caso, ho un amico superappassionato di motori che non e' mai riuscito a attaccarmi il virus (ne' ci ha mai provato) laddove io neppure con Myiazaki sono riuscito a convincerlo che l'animazione giapponese ha delle grandi qualita' (*) - eppure ci rispettiamo e rispettiamo le rispettive opinioni senza che esse suscitino guerre di religione? Dunque puo' accadere (il non scoppio della guerra di religione). Ma allora, quando accade e quando no?
E' questa, per me, la vera domanda interessante. Ma, se la osservi bene, essa coinvolge campi che vanno dalla sociologia alla psicanalisi, e che paiono trascendere, dunque, dallo specifico in se'. A tutt'oggi, per dire, non sono mai riuscito a capire se l'opera di Pazienza e The Forge hanno, in effetti, una sottile e invisibile caratteristica comune che ha causato intorno a loro alcune situazioni disgraziate, oppure se tali situazioni disgraziate capitano per caso - e quindi potrebbero accadere a qualunque campo di interesse (un po' come la sindrome di Guillain-Barre' puo colpire chiunque a qualunque eta').
La mia ipotesi di partenza e' sempre legata all'idea che un certo tipo di fenomeni nasce sempre da enti la cui "scoperta" da' l'illusione di essersi "elevati" rispetto a cio che ora si percepisce come "massa non ancora illuminata" - ma si tratta di una mia ipotesi istintuale fatta a braccio, non chiedermene una razionalizzazione
(*) A questo proposito ho in mente un aneddoto divertentissimo. Una sera usciamo con questo mio amico, la sua nuova ragazza e altri. Parlando con lei a un certo punto accenno al fatto che "convincere il tuo ragazzo a andare a sciare (se ne discuteva) e' come convincerlo a guardarsi un cartone animato giapponese". Reazione piccata di lui: "Io non ho MAI DETTO che i cartoni animati giapponesi sono brutti! Solo che non li conosco abbastanza da poterli commentare!"
Ah. Al che, io fiuto l'aria e attendo. Passano dieci minuti, ed ecco suonare il cellulare della ragazza con la sigla di Lupin III (non "Planet'O", putroppo, ma l'altra con la fisarmonica - ma comunque...) Cosi' "attacco bottone, e scopro che e' una fan oltre misura di Lupin (e di altro), ma che non aveva mai visto "Il Castello di Cagliostro".
Hai capito?
Che faccio? Ovviamente mi fiondo in DVDeria e compro "Il Castello di Cagliostro": le dovevo un favore grazie a un aiuto che mi aveva dato in ambito ospedaliero, e ne ho approfittato per regalarle il film.
"E' molto bello", ho specificato, "Inoltre puoi vederlo con il tuo ragazzo, cosi' puo' iniziare anche lui a conoscere l'animazione giapponese... e partendo da uno dei migliori film mai prodotti". "Sei meraviglioso!", mi fa lei, "e faro' proprio cosi'!" E l'ha fatto.
Beh, lui mi parla ancora, ma l'animazione giapponese continua a non digerirla. Pero' almeno adesso puo' (agli occhi di lei) "dirlo con cognizione di causa".
La morale della storia? Non dire che l'olio di ricino non l'hai mai provato a un fan del prodotto.
Vince, chiude
