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[Trollbabe]Prima sessione\\prima avventura\\primi dubbi

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Mattia Bulgarelli:

--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Però un "conflitto per capire i tamburi" non mi convince. Non puoi cambiare la backstory. O quei tamburi sono in un "linguaggio" che conosci, o non lo sono. E te lo deve dire il GM. Non c'è conflitto.[/p][p][/p]
--- Termina citazione ---

Ok, ci siamo...

...a meno che il suonatore, per qualche motivo, non voglia tenere segreto il messaggio, giusto?
In questo caso, però, non si torna al Conflitto come "conflitto d'interessi"? Il senso della mia domanda era quello.


--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]In generale, state lontani da conflitti "mosci" fatti per capire le cose, per convincere, bla bla bla... sono rimasugli di quando si tirava "per usare il carisma di paladino" per avere un risultato in una tabella di reazioni tandom.
--- Termina citazione ---

A parte che dovrei offendermi per questi tuoi sospetti di parpuziamento nei miei confronti... :P

...e come faccio a sapere se il capire XYZ è importante o no (la Posta non la conosco)? Aspetto a vedo se il GM chiama Conflitto (e quindi è importante) o se mi dà una risposta senza Conflitto, giusto?
E, alla fin fine, assomiglia un po' a "dì di sì o tira", mi pare, solo che qui è "rispondi o (se è importante per la Posta) tira".

vanphanel:

--- Citazione ---a quanto ho capito nella giocata reale, l'obiettivo era DAVVERO evocare l'elementare. E subito dopo prenderlo come Relazione (notare che avrebbe potuto prenderlo sia come alleato che come nemico). Scollegato dal troll in fuga, e perfettamente nelle regole.
--- Termina citazione ---
esattamente così,anche se il fatto di prenderlo come relazione mi è stato comunicato dopo...

--- Citazione ---L'errore non è stato nell'evocazione dell'elementale (fatta, correttamente, con un conflitto). L'errore è stato poi nel concedere di trovare il troll senza un nuovo conflitto
--- Termina citazione ---
in realtà,nella mia mente,il troll NON si stava nascondendo....
comunque,vedo che il discorso conflitti non  è un pò oscuro solo per me....meglio....

Simone Micucci:
Korin, come fanno a somigliarsi "Se qualcuno fa qualcosa che non sta bene a qualcun altro = conflitto" con "se c'è il minimo sentore di conflitto inerente  la posta = conflitto"? Si, in entrambi i casi si parla di conflitto, ma davvero le similitudini finiscono lì. Se vogliamo tirarla proprio a lungo possiamo dire che in entrambi i casi il conflitto è in qualche modo in risposta ad un elemento che qualcun altro ha introdotto in fiction.

È così penoso per te non complicarti la vita e non rischiare di confonderti separando due modi di fare i conflitti che hanno poco a che spartire tra di loro?
Non capisco davvero dove vuoi andare a parare.... quella scena nel PbF con i tamburi e altro è davvero poco chiara.....

Tu: voglio trovare Rundle
Master: Conflitto ... anzi no, cambiamo scena visto che cambia luogo.
Tu: ok, corro verso di Rundle ovunque sia
Master: ok, senti dei tamburi ma non suonano a guerra
Tu: voglio capire se ci sono dei significati nascosti nei tamburi. Conflitto.

Il conflitto è moscio! Ovvio non è quello che voleva la trollbabe. Non voleva andare a cercare Rundle? Perché ti fermi per i tamburi? Perché non continui a vedere come sono i troll che li suonano? Hai cambiato obiettivo cambiando scena. Avvicinati e guardali, vedrai che li in mezzo c'è anche Rundle. Vedrai che vengono fuori conflitti più saporiti, che non siano per capire se il suono dei tamburi è bello o brutto o nasconde chissà quale messaggio segreto. ^_^

Confusione e mancanza di chiarezza. Che sia colpa del PbF?

Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:

--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Ci sono azioni che sono, nella pratica, dei conflitti. Io ti dò un calcio nei testicoli. Tu che fai, ti difendi, o crolli al suo gridando "non è un conflitto! Non è un conflitto! La definizione di calcio nei testicoli non coincide nell'enciclopedia con quella generale di un conflitto!" ?  ;-)[/p][p]Altro che " una azione, per quanto plateale, non è mai un conflitto a prescindere,"  ;-)[/p]
--- Termina citazione ---

Ahhahahahah :-D

Però se sei un masochista o uno schiavo con la dominatrice? Altro che conflitto... ringrazieresti! :-)
Quindi, come vedi, l'azione fuori contesto (fuori dal contesto degli interessi dei protagonisti coinvolti) non significa conflitto automaticamente. ;-D

Ma poi guarda, che siamo entrambi d'accordo sul non parlare in astratto. E' ovvio che si rischia solo discussioni inutili ... per questo io insisto che va vista la fiction (non la singola azione a prescindere dal contesto). E' questo che voglio dire.
Non ho fatto i passi logici che dici tu, e ci mancherebbe su..  eppure mi conosci dai. :-)


--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Certo che ti dico cosa si oppone. Il fuoco! La sua "inerzia magica nella matrice dell'universo" o un altra supercazzula qualunque. Stai violando le Leggi Eterne Dell'Universo, e credo che non sia un confitto? Stai combattendo contro l'intero Universo e le sue Leggi![/p][p]Ma insisto, se non basta il quote di Ron, l'hai letto l'esempio del mare nel manuale? l'avrò citato almeno quattro-cinque volte finora, e niente, ogni volta viene ignorato...[/p]
--- Termina citazione ---

Qui bisogna distinguere due cose: il DOVER chiamare il conflitto, dal POTER chiamare il conflitto. Non si discute sul fatto che si possa chiamare un conflitto, visto che da regolamento puoi chiamarlo in qualunque momento desideri (basta che poi dici cosa si oppone se non è già ovvio).

In questo caso specifico, si deve chiamare il conflitto, oppure è opzionale (considerando che è proprio come quello dell'esempio dell'oceano che hai citato)?
Il manuale dice che se vuoi rendere rilevante un "oggetto" puoi trasformalo in "personaggio" che si oppone in questa scena alla Trollbabe. Ma solo se vuoi (tu gm o la trollbabe).
E quand'è che dovresti volere una cosa del genere?
SOLO SE in questo momento a TE, PERSONALMENTE, piace l'idea del mare come presenza minacciosa per la Trollbabe, e pericolosa come potrebbe esserlo un qualunque personaggio. In caso contrario NON FARLO!!!!!
Preso pari pari dal manuale... punti esclamativi miei :-)

Puoi certamente usare l'universo e le sue leggi come personaggio che si oppone alla Trollbabe (se proprio ti piace.. anche se non sono proprio sicuro che si possa fare al 100%), come posso chiamare un conflitto su qualsiasi cosa esattamente con questo principio: scalare un albero può diventare un conflitto contro la legge di gravità (o anche contro l'albero stesso) ... camminare può diventare un conflitto contro il sentiero infido...  ecc...
Mi pare di capire che queste osservazioni tu le riservi solo alla magia (correggimi se sbaglio), mentre dal mio punto di vista interpretativo delle regole del gioco e delle parole di Ron (non ho trovato nulla che mi dicesse che "con la magia di mezzo c'è sempre un conflitto"), magia o meno, un conflitto è sempre fra personaggi.

Poi, ovvio che "magic is magical, and hence full of unexpected events" come dice Ron. Però nell'esempio commentato da Ron c'è una Trollbabe che sta tentando di "part the waters to split the ocean before me!". Una cosa abbastanza grossa (her efforts exceed her Scale)... non ha molto a che vedere con una sagometta di fuoco a scala 1.

Però è interessante, il discorso sulla scala: pare che Ron intenda che qualsiasi agire della Trollbabe che ecceda la sua scala di influenza (tipo aprire l'oceano in due se sei a scala 1, e immagino che possa riguardare anche altre tipologie di attività, non solo quelle magiche) debba richiedere quasi sempre l'uso dei dadi (in pratica l'oggetto di scala elevata diventa il personaggio che si oppone al suo agire.. come l'oceano che si oppone alla Trollbabe). Quindi, non vale più solo la regola "se a te personalmente piace puoi chiamare un conflitto", ma ad essa si aggiunge quella del "se lo sforzo richiesto per agire in quel contesto da parte della Trollbabe supera di gran lunga la scala si DEVE chiamare il conflitto". In questo caso, lo scopo è quello di ridimensionare alla giusta scala, l'effetto desiderato dal giocatore in caso di vittoria. Giusto?

Infine, possiamo anche lasciar perdere il ridicolo esempio della sedia di fuoco lol... anche perchè è inutile continuare a parlare in astratto.  
Anche perchè in astratto posso dire che il GM può chiamare il "Conflitto" su qualsiasi cosa il giocatore dica, adducendo una motivazione più o meno conflittuale per ogni sua azione dichiarata: saluto i passanti.. perchè lo fai? Vuoi fare buona impressione? conflitto! Mi sgranchisco le ginocchia.. conflitto! Sbadiglio.. conflitto! E così via lol ... :-D

In sintesi, siamo o non siamo d'accordo sul fatto che (cito dal manuale):
"Il sistema di gioco si occupa di Conflitti di interesse fra personaggi in Scena, senza tener conto di ogni singola azione immaginaria che avviene nel mondo di gioco".?

Io però ho postato un AP reale, dove si usa la magia senza necessità di chiamare un conflitto. Ripeto.. senza la NECESSITA' di doverlo per forza chiamare. Si poteva chiamare? SI, si poteva.. ma non si doveva. Il regolamento non lo impone perchè non c'è conflitto di interessi fra personaggi e l'effetto non supera la scala (era 1). Se il gm o il giocatore l'avesse chiamato si sarebbe dovuta creare una opposizione.


--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]"GM, posso camminare cinque metri in linea retta?" "certo!" "OK, allora lo faccio sulla corda a cento metri d'altezza, tanto è uguale..."
--- Termina citazione ---

Ma vedi che stiamo dicendo la stessa cosa? :-)
Una azione, presa così, senza vedere il suo contesto, non ci dice nulla sul conflitto.. che sia camminare in linea retta o creare una sfera di fuoco galleggiante. Oltre al fatto che anche camminare su una fune a cento metri dal suolo non richiede nessun tiro di dadi se manca il conflitto di interessi fra personaggi O se qualcuno non chiama un conflitto "trasformando" l'oggetto in personaggio: non si chiama un conflitto perchè è difficile, e lo sai meglio di me, è scritto proprio nell'esempio dell'oceano! ;-)


--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Evocare un elementale o tramutare un fuoco in una sedia (ti ricordo che è un rito magico che dura almeno UN ORA...) non è come mangiare...  ;-)
--- Termina citazione ---

Non sono d'accordo sulla definizione temporale di queste "azioni" perchè non stiamo parlando del Tipo Azione all'interno dei conflitti. Quindi, mangiare può durare un'ora, e lanciare una magia può durare un istante (anche nei conflitti, può durare un istante lanciare un incantesimo.. dipende dal Tipo Azione). ;-)

Concludendo e riassumendo il mio pensiero, quello che ho capito io sui conflitti è sintetizzabile in questi precisi punti:
1) si può sempre chiamare un conflitto, senza giustificarsi, in qualsiasi occasione. Se lo si fa, e non è ovvio, bisogna (è obbligatorio da parte del chiamante) "dire cosa avviene dopo perchè questo abbia senso" (citz. pag. 57), "dichiarando azioni consistenti con un conflitto in corso" (citz. pag. 58).
2) il conflitto è sempre fra personaggi in scena e riguarda sempre un conflitto di interessi
3) "un oggetto" può opporsi alla Trollbabe, diventando di fatto "un personaggio" in scena... questo però è soggetto solo al gusto estetico e/o drammatico di chi chiama il conflitto (in altre parole può essere chiamato come no). (l'esempio dell'oceano a pag. 56)
4) un conflitto non riguarda mai la difficoltà di fare qualcosa (pag. 56)
5) un conflitto di interessi può esplicitarsi anche se "l'interesse in conflitto" non è fisicamente presente in scena ma c'è qualcosa che ne rappresenti concretamente la volontà o la presenza, e se (e SOLO SE) la Trollbabe fa qualcosa che provoca stress alla relazione di questo personaggio con la posta (esempio della Torre pag. 54).


PS: Siccome so che Moreno conosce meglio di me questo gioco, il fatto che non riusciamo a trovare una via di comunicazione mi lascia frustrato non poco :-(
Forse sono io che non ho capito una mazza, o forse stiamo dicendo la stessa cosa senza rendercene conto .. bho..  ma non riesco a vedere le regole del gioco da altri punti di vista che quelli sopra detti. Se qualche anima pia mi potesse indicare dov'è l'errore comunicativo ne sarei felice... Moreno ora è troppo impegnato a randellarmi lol. :-D

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: Lord Zero[/cite]Il manuale dice che se vuoi rendere rilevante un "oggetto" puoi trasformalo in "personaggio" che si oppone in questa scena alla Trollbabe. Ma solo se vuoi (tu gm o la trollbabe).
E quand'è che dovresti volere una cosa del genere?
SOLO SE in questo momento a TE, PERSONALMENTE, piace l'idea del mare come presenza minacciosa per la Trollbabe, e pericolosa come potrebbe esserlo un qualunque personaggio. In caso contrario NON FARLO!!!!!
Preso pari pari dal manuale... punti esclamativi miei :-)
--- Termina citazione ---



--- Citazione ---[cite]Autore: Lord Zero[/cite]Mi pare di capire che queste osservazioni tu le riservi solo alla magia (correggimi se sbaglio),
--- Termina citazione ---


No, non "solo". A tutte le cose che possono essere una "presenza minacciosa per la Trollbabe, e pericolosa come potrebbe esserlo un qualunque personaggio". E la magia, se vuoi dargli un minimo di atmosfera, lo è (altrimenti la trattiamo come un pulsantino da premere e accade l'effetto... sai che atmosfera...)


--- Citazione ---[cite]Autore: Lord Zero[/cite]come posso chiamare un conflitto su qualsiasi cosa esattamente con questo principio: scalare un albero può diventare un conflitto contro la legge di gravità
--- Termina citazione ---


Ma in che maniera la legge di gravità è uguale a quello che viene descritto nel quote?

I casi sono due: o per te la magia nell'ambientazione è solida, sicura, inflessibile, costante, misurabile, certa, quotidiana come la legge di gravità, e allora sì, sono la stessa cosa (ma allora buttiamo via pagina 40 del manuale), o stai continuando ad ignorare la differenza fra il quotidiano e lo straordinario, fra il sicuro e il pericoloso, fra il banale e il meraviglioso.

Stai cioè ignorando PROPRIO il criterio che hai citato: "come presenza minacciosa per la Trollbabe, e pericolosa come potrebbe esserlo un qualunque personaggio".

E' ovvio che se ti rifiuti di considerare l'evocazione di una creatura sovrannaturale, il dominare il fuoco, il mutare la natura, come cose comuni, quotidiane e banali, allora non è conflitto. Ma la cosa si rispecchia nella fiction: se è una cosa così banale e scontata, la trollbabe lo farà schioccando le dita distrattamente mentre guarda fuori dalla finestra. Questo cambia NOTEVOLMENTE il setting del gioco! Diventa un mondo dove la magia è tanto comune da essere usata con la sicurezza con cui si usa un cucchiaio!

E i giocatori devono essere d'accordo, perchè poi, che fai se uno di loro ti narra un fallimento magico? Non è una contraddizione con la magia vista come solida, sicura, nota e conosciuta, senza più niente di misterioso? Cosa narra, che gli si sono scaricate le pile nella bacchetta? Che non ha fatto la ricarica al cellulare telepatico?

Il fatto che il mare fosse "fuori scala" non c'entra con il discorso di Ron. Nel thread originale lo fa anche nel caso la trollbabe semplicemente si faccia una piccola bolla d'aria attorno.  Semplicemente, arginare il mare con la tua magia non è come aprire il rubinetto della doccia. E non deve esserlo in gioco. Non deve essere come muovere l'ochetta sul tabellone.

Poi, da regolamento, è vero che puoi chiamare un conflitto anche per aprire la porta di casa. Ma che senso ha?

Il punto è questo. Non sto a quotare i cinque punti perchè sono corretti, il regolamento è quello. Ma non capisco come fai a leggerli, darli per veri, e poi dire che un Elementale del Fuoco ha una  "presenza minacciosa e pericolosa" pari o inferiore a quella di un albero di pesco in giardino.

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