Gente Che Gioca > Sotto il cofano

Giocare con un Regolamento "nascosto"

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Simone Micucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: Lollo[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: mirkolino[/cite][p]E poi tirare i dadi è parte del divertimento dei GDR se lo togli tanto vale che vai a fare improvvisazione teatrale.[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Era ironico?[/p]
--- Termina citazione ---


no, era un palese insulto all'improvvisazione teatrale.
A MORTE MIRKOLINO!!!!!

XD

probabilmente intendeva dire "se non usi le regole di un gioco che caspita ci giochi a fare?" ^_^
È che nei giochi di ruolo c'è questa strana idea che le regole possono non essere usate, come se fossero un orpello decorativo invece che il gioco stesso.

Mirko Pellicioni:
grazie Spiegel hai detto esattamente quello che intendevo scusate a volte sono troppo sintetico

PS Odio l'improvvisazione teatrale nel GDR GRRRR!!! :)

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione ---[cite]Autore: mirkolino[/cite]grazie Spiegel hai detto esattamente quello che intendevo scusate a volte sono troppo sintetico
--- Termina citazione ---

No problem.

C'è un sacco di gente a cui piace giocare "coi dadi": il brivido del rischio, della gestione del personaggio, della sfida... (ora contiamo fino a 3 e poi compare Domon che parla di Agon ^_^ )

Simone Micucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: JudeBass[/cite][p]Allora sono felice di sapere che siete giunti alla mia stessa conclusione. Sono rilassato, perché avevo sviluppato una certa ipocondria per questo mio tardivo amore per le regole. Mi spiego: in principio le vedevo antifluide, non c'era niente di più dinamico della recitazione-improvvisazione pura, era quasi jazz, poi mi sono convinto che, sebbene si perda in rapidità e scioltezza di gioco se ne guadagna troppo in contributi narrativi.
[/p]
--- Termina citazione ---


invece c'è una frase di Jude che mi ha mandato in sollucchero, perché va a titinnare su un pertugio che mi sfruzzica abbastanza.

In principio le regole erano antifluide. Non c'era niente di più dinamico della recitazione-improvvisazione pura, era quasi jazz.
Figo.

Jude io adoro l'apporto al tavolo. Quando mi siedo al tavolo con gli altri mi piace apportare il mio contributo e mi piace vedere il contributo altrui.
Quello che ne viene fuori è una figata pazzesca (in contrapposizione alla Villaggiana Cagata Pazzesca).
Quello che tu hai detto sul Jazz mi ha ricordato le Jam Session, dove si ritrovano vari musicisti e improvvisano dei pezzi.

Ora io non sono un esperto, ma rimaniamo un attimo in tema di creatività e regole.
Posso ipotizzare che in una Jam Session, pur non essendoci spartiti o prove preliminari vigano delle regole non stabilite e dei taciti accordi. Posso immaginare che con una tromba nessuno suoni per rompere i maroni agli altri, ma esclusivamentre per contribuire con le proprie idee e il proprio talento a quello che si sta facendo tutti insieme.

Ora, che valore avrebbe la Jam Session se un suonatore a caso (diciamo "il musicista con la chitarra") avesse il dovere di cassare ciò che non ritiene consono? I contributi di tutti dovrebbero passare attraverso di lui. Oggi va bene. Domani va bene. Dopodomani è noioso.

Nel gioco di ruolo si contribuisce tutti insieme per creare un'esperienza collettiva.
Eppure le regole che vanno bene per un'esperienza non vanno bene per altre esperienze, eppure esistevano solo regole simili e spesso quell'esperienza non era più sufficente. Il phisical engine non ci arrivava più.
Quando vuoi un suicidio drammatico per il tuo eroe e segui le regole....lo vedi cadere da quel dirupo scosceso e...sopravvive. Che due maroni!

Quando le regole non sono più andate bene per riprodurre esperienze fuori da quella si è iniziato a dire che ostacolavano tutte le esperienze valide di essere provate.
Che era meglio non usarle.
E hanno cominciato a diventare consigli, suggerimenti, indicazioni di massima.
E hanno trasformato il "musicista con la chitarra" nel guardiano di "ok, non seguiamo le regole, ma non esageriamo". E purtroppo per far questo il musicista con la chitarra deve vagliare i contributi di tutti.

Quello che fa un gioco diverso è semplicemente fornire un set di regole che diano un'esperienza diversa. Adeguate a quell'esperienza.
Seguire quelle regole non è più castrante. Ora sai che se vuoi ottenere una musica diversa non devi avere un chitarrista bravo a dirti cosa devi suonare...devi soltanto seguire regole diverse per suonare. ^_^

Claudia Cangini:

--- Citazione ---[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]
--- Citazione ---
--- Citazione ---[p]E poi tirare i dadi è parte del divertimento dei GDR se lo togli tanto vale che vai a fare improvvisazione teatrale.[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Era ironico?[/p]
--- Termina citazione ---
[p]no, era un palese insulto all'improvvisazione teatrale.
[/p][p]XD[/p][p]probabilmente intendeva dire "se non usi le regole di un gioco che caspita ci giochi a fare?" ^_^
È che nei giochi di ruolo c'è questa strana idea che le regole possono non essere usate, come se fossero un orpello decorativo invece che il gioco stesso.[/p]
--- Termina citazione ---


Spero di non turbare nessuno distruggendovi un mito, ma l'improvvisazione teatrale HA delle regole ^__^

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