Autore Topic: "role-playing begins with Color"  (Letto 5382 volte)

Rafu

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"role-playing begins with Color"
« Risposta #15 il: 2010-09-07 16:30:29 »
Ma, Davide... il tuo esempio prende alla lettera il verbo "to begin", al punto che mi fai un esempio di prendere accordi su quale gioco giocare (che è interessante, ma se ci mettiamo a parlare di questo ti assicuro che posso tirarti fuori dei contro-esempi). Il post di Roberto, invece, a me sembrava un discorso su quello che succede durante il gioco, no? Ma ammetto che era assai ermetico, quindi potrei averlo frainteso completamente.

"role-playing begins with Color"
« Risposta #16 il: 2010-09-07 16:43:09 »
Beh, non è solo un prendere accordi.
Stai definendo in modo molto preciso un limite di genere.
Poi, come sai, per me è tutto un inseguirsi di spunti e ispirazioni. Non è che durante il gioco riesci proprio a delineare dove inizia e dove finisce la casellina dedicata ad uno o all'altro elemento dell'exploration... sono tutti lì, contemporaneamente a influenzarsi uno con l'altro.
Però poi, in gioco, quel "qualcosa tipo Alba dei Morti Viventi", si vede. Proprio perché è intrecciato con tutto il resto. Se ci metti Capitan America, con scudo e tutina, sei un po' fuori dal Color. E questa cosa, in gioco, si vede e stona.
Se stai usando un sistema che non è pensato per essere anche lui intrecciato con tutto, ottieni discrepanze notevoli tra fiction, intenzioni estetiche originali e strumenti per giocare. Di norma questa discrepanza viene risolta a favore della fiction e del Color.
Se ci pensi non è altro che l'ammissione che il sistema preso in utilizzo è "sbagliato" per quello che stai facendo.
Anche secondo me, la "difesa" del SIS prende il sopravvento e ti porta a rimuovere gli elementi che cozzano con quello che stai oggettivamente facendo.
Il la frase di Rob l'ho intesa in questo senso. Conoscendo Levity, penso che anche per lui questo sia un problema, ma che abbia scelto di risolverlo in un modo opposto a quanto fatto su The Forge, ossia dando piena libertà a modificare gli strumenti in funzione delle necessità immediate.

Ma è comunque "above all, Color" (sempre parole di Edwards, secondo il quale anche nella definizione delle Premises Nar, il Color è "above all").

"Think instead about books, movies, comics, history, biography, sex, politics, music, humor, cartoons, advertising ... anything you like to experience as media. What's a topic that turns you on? Or for that matter, pisses you off to the extent that you'd like to do something about it?"
Questo è il Color.
A quale libro, film, fumetto, storia, biografia, modo di fare sesso, musica, puccicacca e supercazzola ti fa "smuovere"?
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Rafu

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"role-playing begins with Color"
« Risposta #17 il: 2010-09-07 17:37:14 »
Frena un attimo, Davide. >_>

Stai parlando di una situazione come il pitch di AiPS (e quindi siamo già all'interno del gioco)? O stai parlando di un gruppo di persone che decide a che cosa giocare, e quindi non stanno ancora giocando?

"role-playing begins with Color"
« Risposta #18 il: 2010-09-07 17:44:32 »
Sto parlando delle parole di Ron Edwards, postate da Moreno.

The essence of Exploration, or if we talk in terms of process, Shared Imagined Space, is giving the primal and initial Color some kind of weight among as a group of people who are talking and listening to one another.

prosegui a leggere il thread.
Rocco fa un elenco di "film e libri" che gli sono piaciuti; Ron gli individua tematiche e premises di fondo per ognuno, e solo alla fine si inizia a fare dei nomi di giochi.
http://www.indie-rpgs.com/forge/index.php?topic=30197.msg279027#msg279027

Tutto questo discorso è PRECEDENTE alla scelta del gioco.
Scegli di giocare di ruolo perché vuoi "esplorare" quelle cose che ti piacciono tanto nei libri e nei film in questione.

E' il sunto del "facciamo che io ero... LIUC SCAIUOLCHER!"
Adesso siamo "grandi", abbiamo strumenti che possono tradurre in linguaggio condivisibile quel "facciamo che io ero" e possiamo scegliere meglio che strumenti usare per farlo.
Ma siamo sempre lì, al "facciamo che io ero".
« Ultima modifica: 2010-09-07 17:45:37 da khana »
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

rgrassi

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"role-playing begins with Color"
« Risposta #19 il: 2010-09-07 17:56:56 »
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Il la frase di Rob l'ho intesa in questo senso. Conoscendo Levity, penso che anche per lui questo sia un problema, ma che abbia scelto di risolverlo in un modo opposto a quanto fatto su The Forge, ossia dando piena libertà a modificare gli strumenti in funzione delle necessità immediate.


Dici bene.
E dice bene anche Rafu quando dice che il mio post era ermetico, forse troppo.
Rob
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

Leonardo

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"role-playing begins with Color"
« Risposta #20 il: 2010-09-08 10:20:31 »
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite][p]Sto parlando delle parole di Ron Edwards, postate da Moreno.[/p][p]The essence of Exploration, or if we talk in terms of process, Shared Imagined Space, is giving theprimal and initial Colorsome kind of weight among as a group of people who are talking and listening to one another.[/p][p]prosegui a leggere il thread.
Rocco fa un elenco di "film e libri" che gli sono piaciuti; Ron gli individua tematiche e premises di fondo per ognuno, e solo alla fine si inizia a fare dei nomi di giochi.
http://www.indie-rpgs.com/forge/index.php?topic=30197.msg279027#msg279027[/p][p]Tutto questo discorso è PRECEDENTE alla scelta del gioco.
Scegli di giocare di ruolo perché vuoi "esplorare" quelle cose che ti piacciono tanto nei libri e nei film in questione.[/p][p]E' il sunto del "facciamo che io ero... LIUC SCAIUOLCHER!"
Adesso siamo "grandi", abbiamo strumenti che possono tradurre in linguaggio condivisibile quel "facciamo che io ero" e possiamo scegliere meglio che strumenti usare per farlo.
Ma siamo sempre lì, al "facciamo che io ero".[/p]


Io, dovendo citare la frase di Edwards, sarei portato naturalmente a spostare l'enfasi (cosa che ho fatto anche nel mio precedente intervento):

The essence of Exploration, or if we talk in terms of process, Shared Imagined Space, is giving the primal and initial Color some kind of weight among as a group of people who are talking and listening to one another

Per me il Color è un po' come il profumo di una pietanza: se è "buono" fa aumentare la salivazione e ti spinge a mangiare, ed il suo effetto su un individuo è per sua stessa natura molto soggettivo e personale. Ma è comunque un rimando a qualcosa di più sostanzioso che sta sotto (la pietanza, nell'esempio) di cui il soggetto non è necessariamente consapevole e senza il quale il Color perde peso e diventa sterile e inconsistente. D'altra parte il Color è e rimane essenziale anche una volta che sia stato individuato questo "interesse più profondo", indipendentemente da quale sia la eventuale CA perseguita dal gruppo. Se voglio esplorare il tema "libertà dell'individuo vs necessità della comunità" e voglio farlo attraverso una fiction piuttosto che attraverso un saggio scritto a quattro mani non posso prescindere dal Color e allo stesso tempo Color diversi daranno sfumature diverse e rilevanti alla partita, conducendo a esperienza differenti pur se legate da una simile premise. Lo stesso vale anche per le altre CA, anche se forse è meno immediato rendersene conto.

Suna

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"role-playing begins with Color"
« Risposta #21 il: 2010-09-08 10:27:14 »
Sì infatti... Davide, non è per contrariarti, ma temo che l'enfasi che hai posto su una parte del discorso te lo abbia fatto travisare. Potrei sbagliarmi, ma darei la stessa interpretazione di Rafu e Moreno a quel testo...

"role-playing begins with Color"
« Risposta #22 il: 2010-09-08 14:25:06 »
Ragazzi non so cosa dirvi.
Leggo il primo post di Moreno... l'enfasi che ha messo è la stessa.
Io ho preso la sua fase di enfatizzata e ho sottolineato una cosa ulteriore. Moreno non ha dato nessuna interpretazione al riguardo, quindi non capisco quale sia la differenza tra la sua interpretazione e la mia.

Lego il thread che Moreno ha linkato, e Edwards e Rocco parlano di farsi ispirare dai romanzi e dai film.

Poi non so... "l'essenza dell'esplorazione è dare al colore iniziale e principale qualche peso condiviso come gruppo di persone che stanno parlando e ascoltandosi l'uno con l'altro".
Quindi l'essenza del gioco di ruolo è dare peso al Color.
Come fa a essere una sfumatura?

Ad ogni modo è tutto scritto nel thread originale su The Forge.
Nel post di Edwards successivo a quello citato da Moreno, addirittura lui inizia a farsi idee sugli argomenti su cui verteranno i conflitti; ossia, a seguito dell'individuazione delle fonti di ispirazioni mediatiche, si immagina una Situation e già si profila una o una serie di Premises.
Qui
Dichiarando poi quello che sappiamo tutti che è impossibile, se non estremamente difficile e complicato, ottenere questi risultati in gioco con una qualsiasi versione di D&D.
Gli consiglia di cambiare persone con cui giocare.
Poi inizia a fare domande per capire se c'è già una CA preselezionata inconscia.

Ma poi scusate... se Edwards dice "RPG begins with Color" perché dovete trovare significati reconditi e metaforici di "begins"?
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Mauro

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"role-playing begins with Color"
« Risposta #23 il: 2010-09-08 14:31:16 »
Però... l'Esplorazione sono i Personaggi che interagiscono con l'Ambientazione, creando una Situazione messa in moto dal Sistema, il tutto Colorato; ossia:

Colore * [Sistema * [Situazione = Personaggi + Ambientazione]]

Giusto, no?
Se non c'è nulla da Colorare, come si applica il Colore? E, se il Colore è applicato alle altre quattro componenti, l'Esplorazione come fa a iniziare con esso?

rgrassi

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"role-playing begins with Color"
« Risposta #24 il: 2010-09-08 14:34:09 »
Io non credo che non ci sia nulla da colorare...
E' che la forma da colorare appare sfuocata e non correttamente definita. ;)
O con i bordi tratteggiati e quindi non sai dove finisce il confine del color.
O come un quadrato con tre lati.
Puoi iniziare a colorarlo, ma prima o poi dovrei mettere il quarto lato.
Rob
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

"role-playing begins with Color"
« Risposta #25 il: 2010-09-08 14:37:25 »
Perché la stai guardando troppo dal punto di vista aritmetico e stai pensando a Color come ad un fattore moltiplicativo (e quindi riducibile).
Prendi Polaris.
Il Color di Polaris è l'Elegia. L'eroe che muore ed è eroe proprio perché muore.
Cambiagli PG+Ambientazione, mettici Werewolf, il Color c'è comunque.

Edwards parla di "primal and initial", non di "first and starting"... non è un discorso di tempo, ma di importanza (e quindi il tempo si adegua).
E' poi chiaro per tutti (credo), che l'esploration "as a whole" è quello che interessa.
Ma il Color è centrale e fondamentale, al punto che cambia il risultato del gioco (dell'exploration) in modo molto più radicale di tutto il resto, perché a seconda del Color, cambia anche la scelta "dico sì o uso i dadi?".
« Ultima modifica: 2010-09-08 14:43:09 da khana »
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"role-playing begins with Color"
« Risposta #26 il: 2010-09-08 14:40:57 »
EDIT: ho parlato con Suna...
Ragazzi, davvero... non ho mai scritto da nessuna parte che per me il Color venisse prima a livello di fasi di gioco.
Il Color nel GdR è ovunque. Per come la vedo io, dovrebbe essere anche sul manuale.
La dicitura
Colore * [Sistema * [Situazione = Personaggi + Ambientazione]]
è la migliore possibile in un forum le cui regole vietano l'utilizzo delle immagini (the forge), ma lo schema dovrebbe essere circolare e tridimensionale.
Il Color è stato descritto da Edwards anche come al superficie del tavolo su cui appoggi le tue storie (la CA sono le gambe del tavolo).
Può anche essere definito come il brodo in cui metti a mollo tutto, quindi permea, penetra, bagna tutto quanto.

Come fa a colorare anche se "non ci sono gli altri elementi"? Semplice: -non è possibile- che gli altri elementi non ci siano.
Alla peggio hanno valore "zero". Ma ci sono lo stesso.
« Ultima modifica: 2010-09-08 14:41:21 da khana »
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

rgrassi

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"role-playing begins with Color"
« Risposta #27 il: 2010-09-08 14:47:45 »
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]è la migliore possibile in un forum le cui regole vietano l'utilizzo delle immagini (the forge)


OT: Ma ricordo che il sottoscritto ha goduto di una deroga fatta da Edwards in persona.
Rob
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

Moreno Roncucci

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"role-playing begins with Color"
« Risposta #28 il: 2010-09-09 06:48:24 »
Tsk tsk tsk...  sapete cosa manca a questo thread?

Più Actual play!!

Se non mi dimentico nessuno, l'unico esempio di Actual play l'ha postato Paolo nel post n.10

E come accade SEMPRE, in assenza di actual play, il thread si è incartato fra affermazioni ad effetto, sul Color "prima", "dopo" "durante", sopra" Sotto"...  :-(

Guardate il thread da cui è preso il brano quotato. Come Ron parla in termini concreti.

Invece, in questo thread... ho L'IMPRESSIONE che Khana stia utilizzando una idea un po' tropo specifica e ristretta di "color"...  ma senza esempi, come faccio a saperlo?

Ron ha detto un sacco di volte "Color Fist"... ma come faccio a sapere che l'ha detto in questo thread vuol dire la stessa cosa?

E' così che i thread in rete diventano eterne disquisizioni sul niente...

Posto un po' di link in cui Ron parla di questi aspetti in termini concreti, un po' per far capire meglio cosa intende, un po' per far vedere come si fa...  (per velocizzare la lettura cercherò di selezione il post più importante del thread)

In questo post Ron descrive cos'è il "Color", con diversi esempi (e chiarisce che anche il system ha il color, non è solo un "voglio giocare un Jedi!"
Trying to understand where color stops and system begins

Un altro esempio: In Sorcerer, the Color is all about arrogance and whether it can be heroic

Armati di questa conoscenza, ecco una serie di thread purtroppo incompleta. Si trattava di seguire, passo passo, la creazione di personaggi in differenti sistemi partendo unicamente dal Colore (un disegno). Purtroppo la serie di thread si è interrotta quando RRon non ha più potuto seguirla per un po' di tempo, ma è un vero peccato. (alert: sono thread davvero thread MOLTO lunghi...)
Color-first character creation project
Color-first character, part 2: Getting this far
Color-first character, part 3: ready for action
Un ausilio indispensabile  per seguire questi thread:
Vincent's page of Color-first character sheets

Qui c'è un altro esempio prarico:
[With Great Power ...] Brief but strong play in Sweden

Infine, due esempi particolari:

Il thread sull'hack di TSOY che ha playtestato alla Internoscon con me e Gwilberiol, che descrive un caso di Color-first DESIGN:
As yet unnamed Shadow of Yesterday hack

E infine, un commento sulla peculiare disconnessione fra system e colore in Annalise:
[Annalise] In which there is neither Annalise nor a vampire

Non li posto solo per "farvi una cultura" (OK, anche per quello..) ma anche per farvi vedere come di Colore si possa parlare in termini concreti, su un gioco reale fra persone reali, e come tutto sia più chiaro a fare così.
« Ultima modifica: 2010-09-09 06:50:12 da Moreno Roncucci »
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

vonpaulus

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"role-playing begins with Color"
« Risposta #29 il: 2010-09-09 13:40:10 »
Sono pienamente d'accordo con quanto scritto (incredibile :)) da Ron e ringrazio Moreno per aver evidenziato l'argomento.

Per andare in Linea con la richiesta di Moreno vi cito un esempio di Color On System.

In Diyng Earth RPG, uno straordinario gioco di una decina di anni fa della Pelgrane Press, che verrà presto ristampato insieme alla versione Fantascientifica Gaean Reach, l'ambientazione è la Terra Morente di Jack Vance. Chi ha letto Rhialto the Marvellous sa quanto sono importanti le discussioni verbose e quanto la retorica possa essere potente (ad esempio nei rapporti tra un mago ed un Sandestin).
Il gioco ha quindi delle spefiche e dettagliate regole e tecniche di combattimento sociale o meglio di combattimento retorico sviluppate apposta per ricreare il colore della terra morente.


Credo che il concetto di Color on System sia molto importante ed anche il più difficile da implementare. Ma la sua assenza crea disastri.
Ed è un problema molto diffuso. Quanti sono i giochi che esaltano il Color on Setting ed il Color on Character ma si dimenticano del Color On System ?

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