[cite]Autore: Suna[/cite]Per questo diciamo "animali" includendo in una parola una varietà immensa di forme di vita (invertebrati, mammiferi, uccelli, rettili, pesci, ecc. ecc. tutti rientrano nella categoria "animale").
Anche gli insetti... categoria nella quale ci si ficcano dentro sia gli insetti veri e propri, sia gli aracnidi, che sono proprio una specie a parte.
Ora, siccome non possiamo sempre avere i mini-Mauro (come non si possono sempre avere i mini-Khana), ci si -adatta-.
Proprio perché, come dice Tazio, le categorie sono utili in primis per un discorso semantico, la cosa più facile è adattare la propria semantica a chi ascolta, piuttosto che imporre la nostra, che è "istruita" (ossia richiede "studio" per essere compresa).
L'esigenza della categorie esiste, perché la mente umana ragiona a icone e ad associazioni di pensiero, quindi "capisce" quando riesce a ricondurre a cose che ha già conosciuto per esperienza diretta.
Fermo restando che il miglior modo per riconoscere sia l'esperienza diretta, diventa automatico cercare categorie proprio per facilitare il passaggio di informazioni.
Le categorie sono fallaci. Verissimo. Ma non è un problema delle categorie, è un problema dell'umanità che è fallace di suo, al punto che la fallacità intrinseca del pensiero umano è ormai oggetto di studio statistico ed esiste la possibilità di calcolare quanti ricontrolli di persone diverse servono su una nuova teoria, per riuscire a cancellare da essa ogni errore.
Quindi, cerchiamo di stare con i piedi per terra: il modo "perfetto" di definire questi giochi non lo troveremo mai, se non "risalendo" l'ampiezza della definizione e tornando al tanto odiato "giochi di ruolo".
"New Wave" è un termine che io uso, spesso. Lo uso per due motivi: 1. come Parpuzio è entrato nell'immaginario collettivo e rispecchia comunque una categoria "riconosciuta" di cose; 2. perché si contrappone al concetto di "tradizionale", dove per tradizionale non intendo solamente l'approccio sistemistico, ma anche le ambientazioni, il modo di pubblicare i libri e di vendere e distribuire i prodotti.
Io capisco che possa dare fastidio ai puristi che un gioco come LMVcP sia accumunato a Esoterroristi... ma... NON CI POTETE FARE NIENTE.
L'utenza a cui ci si rivolge ha "deciso" che identifica questi due oggetti nella stessa categoria; fatevene una ragione e mettetevela via.
Le "categorie", specialmente quando si parla di comunicazione, sono imposte dall'utenza che "percepisce" la comunicazione che gli arriva e la classifica secondo i SUOI schemi mentali e le SUE associazioni mentali.
Non ci potete fare niente. Dovevate pensarci prima e iniziare a comunicare con una logica e dei contenuti differenti. Non lo dico perché io ho la soluzione al problema, ma parlo per "dato di fatto" -> se le cose stanno così è perché "la gente là fuori" le ha percepite così.