[cite]Autore: khana[/cite]Però al momento esiste un vuoto comunicativo, che è la risposta alla domanda "ma cosa hanno di diverso da D&D e Vampiri per giustificare il fatto che io mi sieda a provarli?"
Cioè, manca il passo precedente al "ok, mi siedo e lo provo".
Che sono giochi diversi, semplicemente. Ma diversi nel senso più semplice e intuitivo: con caratteristiche differenti, non necessariamente migliori o peggiori.
Actual Life: hai davanti un amico, che desidera provare un gdr, ma non sa quale. Allora gli butti davanti i manuali di D&D 4a, Vampiri Requiem, Cani, AiPS, TQB, eccetera eccetera.
Gli spieghi, per esempio, che D&D è un gioco di eroi fantasy "come quelli dei videogiochi", che AiPS è un gioco per vivere la serie tv che avresti sempre sognato (cit.) e che CnV è un gioco su ragazzi adolescenti con una pistola in mano che vengono mandati a risolvere problemi più grandi di loro, o morire nel tentativo. Poi magari gli fai un breve esempio di situazioni di gioco tipiche per ogni gioco.
E poi, semplicemente, ognuno gioca a ciò di cui si è incuriosito (se non si è incuriosito, non vedo perché io debba fargli il dispiacere di somministrarglielo contro la sua volontà... Ma questo è un altro discorso).
Cosa lo incoraggia a giocare un gioco piuttosto che un altro? ...il colore.
Non certo l'appartenenza a categorie posticce create sui forum.
(per inciso, questo era il metodo che abbiamo utilizzato quest'anno sempre al Corso di Gdr; si presentavano i giochi, e poi ognuno provava quello che voleva. Ogni tot sessioni si cambiava gioco, con l'obbligo di non ripetere quelli già fatti, ma per il resto la scelta continuava ad essere libera. E nella presentazione dei giochi, niente categorie o storielle sul design: solo colore).