[cite]Autore: Carlo[/cite]Queste interazioni reali (comunicazione, tiri di dado e tutto il resto) creano anche una storia o comunque una serie di eventi, un contenuto, fittizio.
Ecco, credo che sia qui la disconnessione.
Facciamo un esempio di Actual Play. Sei familiare con Avventure in Prima Serata?
Durante una scena, l'accumulo di tutte le cose dette o fatte o tirate al tavolo, alla luce del sistema usato, ha generato la seguente situazione: Mario, il personaggio di Monica, sta per perdere il lavoro, e con esso la possibilità di pagare il mutuo della casa e di conservare la custodia dei figli. Si trova adesso nell'ufficio del direttore, che ha scoperto le violazioni che aveva fatto in precedenza per motivi pressanti, e la sua unica possibilità a questo punto è convincere il direttore a dargli un altra possibilità.
Notare che tutto questo è stato immaginato da qualcuno. In questo caso, da me per l'esempio, ma al tavolo sarebbe il frutto di un pitch (immaginato dai giocatori), dalle azioni immaginate e dai conflitti con poste immaginate e narrazioni immaginate. Nel gioco non è entrato NIENTE di non immaginato. Anche l'uso delle carte, per quanto "fisico", non direbbe nulla se non fosse accompagnato da poste immaginate e narrazioni immaginate. Le carte si limitano a "dirigere il traffico", dicendo quale cosa immaginata deve passare e quale no. Quindi, questa situazione non ha NIENTE di reale.
Notare inoltre che tutto questo è reale. Niente di tutto questo è solo nella testa di qualcuno al tavolo. Tutto è stato detto e potrebbe essere registrato, il pitch è stato fatto dialogando. Le poste sono state dichiarate. Le cose, narrate. Le azioni, spiegate e descritte. E' TUTTO REALE, come è reale, concreto un film in DVD. Quindi, questa situazione non ha NIENTE di immaginato.
Notato il gioco di prestigio? Nella prima frase ho considerato DA DOVE VENGONO questi elementi, ed è chiaro che vengono TUTTI dall'immaginazione di qualcuno. Quindi li dico "immaginari"
Nella seconda frase ho considerato cosa sono ORA, dopo che sono stati DICHIARATI (o tirati, o pescati, o citati, etc.), e quindi li dico "reali".
Quello che trasforma questi elementi da immaginari a reali è l'atto del giocare. L'Esplorazione. "Entrano in gioco", entrano nella SIS. Che, nonostante il nome, contiene SOLO cose reali. "Imagined" sta a significare da dove vengono (dall'immaginazione di qualcuno) e il fatto che si tratta comunque di elementi "fictionali", facenti parte di una "storia" (reali come un film in DVD, non come la tua cartella clinica).
E' PER QUESTO che è "imagined" (cose che sono state immaginate da qualcuno) e NON "imaginary" (cose tutt'ora immaginarie), ADESSO SONO COSE REALI.
Notare quante volte ho usato in questo post la parola "reale" e "immaginario" con significati diversi. Se andassimo sulla biologia potremmo persino dire che l'immaginazione è un processo biologico che avviene nel cervello e quindi è reale, o se andassimo nella fisica potremmo dire che in realtà l'aspetto del mondo che vediamo come "solido" è un illusione, è tutto spazio vuoto, e quindi la realtà è immaginaria. Ma anche senza andare a questi estremi... come categorie "assolute" non ci aiutano per niente.
Torniamo all'esempio. E consideriamo come ogni cosa si questo esempio viaggia dall'immaginazione di uno dei partecipanti al "mondo reale" (quando viene enunciata, dichiarata, mostrata, interpretata, etc.) e viene quindi percepita da tutti i partecipanti che se la immaginano come potrebbero immaginarsi una descrizione in un libro.
Ora, da ricordarsi SEMPRE: il Big Model si occupa SOLO di cose REALI, quindi non ci occupiamo minimamente (1) di come e perchè il giocatore A abbia immaginato proprio quella cosa: non siamo psicologi, e (2) di cosa immaginano i giocatori A, B, C e D dopo aver ascoltato l'enunciazone. Non siamo telepati. Ci occupiamo SOLO del passaggio in mezzo, del GIOCO.
Monica non vuole che Mario perda il posto. La sua immedesimazione nel personaggio è evidente (e sarebbe filmabile e registrabile, entra nella SIS, "colorando" la nostra immagine di Mario: in pratica giocando in maniera "passionate" Mario, Monica ha l'effetto di una grande interprete in un film al posto di una che cantilena le battute. Ma nei gdr questo è legato alla vera passione, non alla recitazione). Quindi si gioca TUTTE le fan mail accumulate per riuscire a convincere il direttore. Ma anche così. fallisce. Vince solo il diritto di narrazione. E deve narrare come Mario venga cacciato dalla fabbrica, e debba tornare a casa a raccontare la cosa alla sua famiglia...
Ora, dimmi che il fatto di giocarsi tutte le fan mail, ma di perdere comunque, e di dover narrare tu stessa la sconfitta, non è drammatico.
Ci sono quelli per cui il gdr è il parente povero, schifoso, infame, e tutto quello che lo rende ricco va cestinato, buttato, schifato. Se parti dall'idea che lo scopo del gdr è "narrare la storia del gm come sarebbe scritta in un libro" oppure "creare una trascrizione che sarebbe un bel libro", dal gdr non ricaverai mai niente di valido. Per lo stesso motivo per cui se fai fumetti pensando solo ai film che potresti ricavarci fai solo schifezze: non sfrutti il mezzo a tua disposizione. Ti perdi tutte le cose drammatiche come quelle che ho descritto qui, mentre il GM fa teatro "raccontando la sua storia" e i giocatori sbadigliano....
Il fatto di aver giocato tutte le fan mail. Il fatto che abbia pescato comunque solo carte nere (magari una per volta, con l'espressione sempre più incazzata). Il ghigno malvagio del Produttore mentre gli mostra le sue carte rosse. Il fatto che Filippo comunque gli dia una nuova fan mail quando sente la descrizione di Mario che torna a casa camminando sotto la pioggia. Tutto questo fa parte del gioco, fa parte della "storia".
Tu cose elimineresti di tutto questo dalla SIS? Cioè, come la castreresti? Come la renderesti più brutta, meno interessante, inferiore, togliendo elementi di gioco?