Chiacchieriamo > Generale
C'è Fantasy e Fantasy...
Michael Tangherlini:
--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]@Rube: Perché secondo te Lost è fantasy?
--- Termina citazione ---
Mi accodo alla domanda. "Lost" più che outright fantasy è più genericamente fantastico (anche facendo riferimento al finale).
-MikeT
Ruben Marciano:
Diavolo, si.
Percorso epico dei personaggi in sfondo, fumi neri, "luci", tappi in fondo all'isola, "Il Male che se non lo fermi distrugge il Mondo", gente che torna indietro nel tempo.
E' un fantasy MOLTO atipico(direi mischiato col Thriller e col Sci-Fi), però secondo me voi avete una concezione di fantasy legata troppo a quello high duro e crudo, con draghi e spade.
Michael Tangherlini:
Lo so che su internet equivale a perdere, ma cito Wikipedia:
--- Citazione ---[cite]Autore: Wikipedia[/cite][p]The identifying traits of fantasy are the inclusion of fantastic elements in a self-coherent (internally consistent) setting, where inspiration from mythology and folklore remains a consistent theme. Within such a structure, any location of the fantastical element is possible: it may be hidden in, or leak into the apparently real world setting, it may draw the characters into a world with such elements, or it may occur entirely in a fantasy world setting, where such elements are part of the world.[/p]
--- Termina citazione ---
In "Lost" non c'è mito o folklore. "Lost" mescola (come dici anche tu) una serie di tratti presi dal fantasy (la luce, il tappo eccetera) con elementi fantascientifici (l'elettromagnetismo, il viaggio nel tempo eccetera). Perciò perde, secondo me, un po' di definizione, e passa nell'ambito più generico della speculative fiction, equivalente del nostro genere "fantastico." L'epicità dei personaggi, la lotta fra il Bene e il Male e cose così non sono caratteristiche specifiche della narrativa fantasy, attenzione.
-MikeT
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: Ruben[/cite]Jack di Lost, ad esempio, credo sia un personaggio da antologia della letteratura e della storia del cinema, con tutto il suo incredibile viaggio e sviluppo
--- Termina citazione ---
Premesso che non l'ho visto tutto, ma Jack per quanto ho seguito la serie non mi è parso un personaggio sovrannaturale, né l'ho visto molto toccato dal sovrannaturale, e questo conta; per fare un esempio: se in D&D un personaggio muore, l'esistenza della resurrezione toglie ogni impatto o quasi alla cosa; se quello stesso personaggio fosse impossibile da resuscitare (ma veramente impossibile, cosa certa anche per gli altri personaggi), l'impatto tornerebbe. Però è venuto meno l'elemento sovrannaturale.
--- Citazione ---[cite]Autore: Ruben[/cite]il Fantasy CE L'HA ECCOME una dignità
--- Termina citazione ---
Nessuno ha detto il contrario; sostenere che il sovrannaturale inserisca un filtro non significa dire che il fantasy non ha dignità.
Però... per me indignarsi e incazzarsi sono due reazioni emotive (lo dico pensando a questo messaggio, dove Ashrat dice che ci sono opere fantastiche che lo emozionano più di quelle realistiche, ipotizzando "che sia perché se leggo di un massacro in un campo profughi mi indigno, mi incazzo, rifletto sulle responsabilità, ipotizzo conseguenze"); se leggo di un padre Elfo che abusa della figlia Mezzelfa mi può dare fastidio, ma il fatto che non siano eventi veri, su personaggi che non possono essere veri, credo possa inserire un filtro, rispetto a quando leggo Don't Tell Mummy, la storia vera di una di cui il padre ha abusato per sette anni (da quando lei ne aveva sei). Se il secondo mi fa incazzare, e il primo mi dà fastidio... la reazione emotiva è stata filtrata.
Non dico che il sovrannaturale sia automaticamente una valvola di sfogo, non ne sono certo; anzi: se ambientiamo una storia nel nostro mondo, aggiungendoci cani viola... sono sovrannaturali, ma quando un personaggio muore dubito che i cani viola abbiano rilevanza. Ma quando il sovrannaturale va a toccare i personaggi, quando ha rilevanza nelle vicende che vanno a toccare il lettore, allora tale filtro emotivo può benissimo entrare in scena.
Domanda su Lost (senza particolari approfondimenti, basta anche un "sì" o un "no"; ricordo che non ho ancora visto la serie, e già qui ci sono state anticipazioni non segnalate): agli eventi che capitano si cerca di dare o viene data una spiegazione scientifica?
Davide Losito - ( Khana ):
--- Citazione ---[cite]Autore: Ruben[/cite]però secondo me voi avete una concezione di fantasy legata troppo a quello high duro e crudo, con draghi e spade.
--- Termina citazione ---
Secondo me invece c'è un abuso (non è un insulto) della parola "fantasy" per definire "tutto ciò che è fantastico".
Mentre il Fantasy come genere letterario è molto ben delineato e Lost non ha quasi nulla di quel genere. Lost è sci-fi, inserito in una storia a metà strada tra il survival e l'esperimento sociale.
Forse in tutti questi thread si è usato "fantasy" come sinonimo di "fantastico", ma se così fosse è un errore.
Più o meno quanto ritenere "narrativo" sinonimo di "narrativista".
Anche se un tempo credevo di no, con lo sviluppo della storia Harry Potter si è rivelato "fantasy", ma non per la magia e gli elfi, proprio per le tematiche: la lotta bene/male, la ricerca di oggetti e persone utili che però possono cadere nelle mani sbagliate, la perdita di cose e persone care al protagonista, la contaminazione del protagonista con il il male, il rischio che il campione si schieri con il male... "fantasy".
Ed è "schifosamente" fantasy Guerre Stellari.
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