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Il "limite di Watchmen" [era Wish-fulfillment]
Matteo Suppo:
La questione è che appunto Watchmen comunque parla di uomini in calzamaglia. Senza di loro viene a cadere la trama. Diverso è il caso di una trama che viene volutamente supereroizzata (o fantasyzzata). Vedi Avatar.
Marco Amicone:
Sono anche io dell'idea che anche in un contesto fantastico si possano affrontare e toccare problemi reali ed emozionarsi.
Nello specifico per Alan Moore, a me di Watchmen ad esempio non è piaciuto molto il finale (potete picchiarmi :p) perché le reazioni mi sono sembrate poco reali e coerenti, mi è sembrato tutto molto forzato. Invece il fatto che fossero eroi o meno non mi ha toccato più di tanto.
Magari è colpa di un pregiudizio? Se è un fumetto non può essere serio, se è un fantasy non può essere serio, se è animato non può essere serio, se ci sono dei combattimenti non può essere serio e via dicendo...
Secondo me no, a patto che il contesto non-reale sia di supporto al tema da trattare, non lì da sfondo giusto per bellezza. Creare una storia in un contesto fantasy che potrebbe benissimo essere ambientata nel mondo reale senza nessuna modifica sostanziale va da se che è solo uno spreco...
EDIT: Ecco, Triex ha detto quello che ho detto nell'ultimo paragrafo in modo più efficace :D
Trevor Devalle:
--- Citazione ---[cite]Autore: Mark[/cite]Sono anche io dell'idea che anche in un contesto fantastico si possano affrontare e toccare problemi reali ed emozionarsi.
--- Termina citazione ---
Appunto, un contesto fantasy "tocca", ma spesso e volentieri non approfondisce.
Prendiamo un film tipo "2012", si e no, alla fine del film rimane un miliardesimo della popolazione, ma... è fregato qualcosa a qualcuno? No.
Quello che ti tocca davvero, che ti fa tifare per il "buono" di turno, sono le piccole questioni, il super buono salverà il suo amico? Il super buono riuscirà a dichiararsi alla ragazza di cui è follemente innamorato? La nonna di caio riuscirà ad uscire dal coma?
I super poteri, i draghi colossali, i demoni terrificanti, la popolazione del multi universo... si, divertente, ma alla lunga: "Chi se frega!"
Michael Tangherlini:
--- Citazione ---[cite]Autore: 3evil[/cite]Appunto, un contesto fantasy "tocca", ma spesso e volentieri non approfondisce.
--- Termina citazione ---
Ma questo è un problema di chi il fantasy lo fa, non di chi lo vive...
-MikeT
Marco Amicone:
--- Citazione ---[cite]Autore: 3evil[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: Mark[/cite][p]Sono anche io dell'idea che anche in un contesto fantastico si possano affrontare e toccare problemi reali ed emozionarsi.[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Appunto, un contesto fantasy "tocca", ma spesso e volentieri non approfondisce.[/p][p]Prendiamo un film tipo "2012", si e no, alla fine del film rimane un miliardesimo della popolazione, ma... è fregato qualcosa a qualcuno? No.
Quello che ti tocca davvero, che ti fa tifare per il "buono" di turno, sono le piccole questioni, il super buono salverà il suo amico? Il super buono riuscirà a dichiararsi alla ragazza di cui è follemente innamorato? La nonna di caio riuscirà ad uscire dal coma?[/p][p]I super poteri, i draghi colossali, i demoni terrificanti, la popolazione del multi universo... si, divertente, ma alla lunga: "Chi se frega!"[/p]
--- Termina citazione ---
Non vedo come le due cose non possano convivere...
Cioè demoni terrificanti e draghi ma allo stesso tempo sapere se il tipo riuscirà a dichiararsi alla ragazza o a salvare l'amico? Perché no? (anzi diciamo è quasi sempre così, visto che aiuta ad empatizzare con i protagonisti e a sentirli più vicini, a prescindere dal genere)
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