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Non giocatori = "Babbani"? Spiego e rifletto.
Michael Tangherlini:
--- Citazione ---[cite]Autore: Fra[/cite]indica solo che presto tenterà di diventare capitano :P
--- Termina citazione ---
PirateMail.
Condivido a mille il discorso di Moreno. Aggiungo personalmente che penso si faccia prima e ci si faccia meno pippe a dire semplicemente "non giocatori."
-MikeT
Diegus:
--- Citazione ---[cite]Autore: Iz[/cite][p]Solo con il passare del tempo ho capito quanto fosse non solo inutile, ma anche dannoso l'impiego di tale parola, anche solo a livello dicome ti poni rispetto agli altri. E non è un caso, se si dice "rispetto" agli altri.[/p]
--- Termina citazione ---
Anche perchè non c'è peggior razzista di chi rinnega le proprie origini (e si accanisce con quelli che ha voluto dimenticare/rimuovere, a cui cerca DISPERATAMENTE di non appartenere più). Io giocherei ancora tradizionale e, anche se ora mi sto concentrando sul NW (che ritengo migliore PER LE MIE ESIGENZE ATTUALI) non sputo su un sano divertimento come un gdr con cui sono cresciuto. Se poi esso viene rappresentato da Masters (dato che ho visto che i "bersagli" del gdr tradizionale sono per lo più i BRAVI masters) egoici ed involuti non è problema nè mio (che continuo a vedere quel prodotto libero da "vizi/errori maniacali" di natura "umana"), nè di un gioco a me caro, DISFUNZIONALE che sia ;-)
Si gioca per divertirsi, sennò diventa come il TIFO. Preferisco lo sport (gioco), grazie.
Michael Tangherlini:
--- Citazione ---[cite]Autore: Diegus[/cite]dato che ho visto che i "bersagli" del gdr tradizionale sono per lo più i BRAVI masters
--- Termina citazione ---
No: il bersaglio è il gioco tradizionale deviato. E' questo che genera i Bravi Master™, che però sono persone e come tale non sono il bersaglio di nessuno (qui).
-MikeT
Emanuele Borio:
--- Citazione ---[cite]Autore: MikeT[/cite][p]No: il bersaglio è il gioco tradizionale deviato. E' questo che genera i Bravi Master™, che però sono persone e come tale non sono il bersaglio di nessuno (qui).[/p][p]-MikeT[/p]
--- Termina citazione ---
Love-Mail!
Moreno Roncucci:
Ci sono cose che ci offendono. Il limite varia da persona a persona, non tutti vengono offesi dalle stesse cose.
Ho già detto che, personalmente, trovo offensivo l'uso di "Babbano". Ma trovo offensivo anche il NON POTER COMMENTARE I GIOCHI.
Si chiama "censura", o "autocensura". Presuppone un rapporto sociale ipocrita in cui devi dire bene di tutto, anche se ti fa schifo (e non sono sparate, è il tipo di ambiente attualmente proposto da story-games).
Non ci vedo fondamentali differenze dal dire "non puoi dire che quel gioco è un Parpuzio, altrimenti chi lo gioca si offende" al dire "non puoi dire che quel film è brutto, sennò chi lo è andato a vedere si offende", fino al "non puoi dire che che quel politico ruba, altrimenti chi lo ha votato si offende". E' sempre la stessa roba e si chiama CENSURA.
Più accettabile invece è una critica estetica al termine "Parpuzio". Si vuole trovare un altro termine che dica la stessa cosa? Benissimo, non c'è problema. Sarà offensivo nella STESSA MANIERA (si è già visto con "system-zero. Stessi identici problemi di Parpuzio). Perché non è la parola, è la critica che "offende".
Temo invece che molte critiche a "Parpuzio" non siano critiche estetiche sulla parola, ma critiche al concetto di "poter giudicare i giochi" in base ad una "superiorità morale" data all'idea di "non offendere nessuno".
"non offendere nessuno" non ha nessuna superiorità morale. Anzi, il contrario: è un idea moralmente vile e perdente. L'unica maniera per riuscirci infatti è non dire assolutamente nulla di sostanziale. Il silenzio del chiacchiericcio vuoto.
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