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[CnV] Waitstill: la mia prima città, la mia prima partita
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite] marco.costantini:[/cite]La città non è affatto male.
Mi permetto alcuni commenti su un paio di cose, ma prendili con le molle: io gioco per la prima volta domani, quindi non sono certo un luminare :)
--- Citazione ---[cite] Mirco:[/cite]
SCENA INIZIALE
I Cani prima dell'arrivo in città trovano Sorella Fidelia svenuta nel bosco ormai andato in fiamme. Non riprenderà conoscenza finchè non saranno a casa (la casa più vicina è proprio quella di Fratello Elijah) o comunque non sarà in grado di parlare.
--- Termina citazione ---
Qui c'è una cosa che non torna e che trovo anche dopo: quello che qualcuno definirebbe un "rigurgito parpuzoide" :).
--- Termina citazione ---
La "situazione iniziale" è sotto il completo controllo del GM, quindi la parte "trovano lei svenuta" è correttissima.
Bisognerebbe aggiungere "a meno che i PG non intervengano" a tutto il resto, però.
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite] Giuseppe Urbani:[/cite]
:shock: èeh?!? si possono bloccare le chiamate dei conflitti? Questa mi giunge veramente nuova e vorrei avere un appropriato rimando sul manuale. No perché mi sono annodato il cervello da solo:se come tu dici
--- Termina citazione ---
In effetti direi che un conflitto non si può negare, se chiamato esplicitamente.
E quando è sottinteso, il GM dovrebbe incoraggiarli e tirarli fuori.
--- Citazione ---
Comunque ragionandoci ho trovato un'asimmetria: Perchè un PG può suicidarsi anche se il master non vuole (e quindi senza dover vincere un conflitto chiamato dal gm) e un PNG non può suicidarsi se un giocatore non vuole, ma prima dovrebbe vincere un conflitto? (ammesso che io abbia posto correttamente la domanda cioè che: 1)un PG può suicidarsi anche se il master non vuole e 2)un PNG non può suicidarsi se un giocatore non vuole, qualora io stia già sbagliando quest'ipotesi chiaritemi anche questo errore, grazie.)
--- Termina citazione ---
In CnV i PG hanno una "potenza di spinta" davvero notevole, e se s'impuntano su una cosa è difficile contraddirli.
Il gioco, infatti, sta nel porgli scelte difficili da fare e facili da mettere in pratica: "avete il potere, usatelo con responsabilità".
Se un PG si suicida, ci potrebbe essere un PnG che lo ostacola, ma il GM può anche dire "ok, se è questo che vuoi"...
Se un PnG si suicida, i giocatori hanno il diritto di intervenire.
Il gioco SI', E'ASIMMETRICO! ^______^
Leonardo:
Ciao Giuseppe!
No, non si possono bloccare le chiamate dei conflitti, non mi pare di averlo mai affermato. Ho parlato al massimo di contestare la chiamata, cioè della possibilità che un conflitto sia chiamato a sproposito, quando non si tratta di un vero conflitto fra personaggi ma di un "conflitto fra giocatori" in cui un giocatore non gradisce un possibile sviluppo della storia e in quel momento usa il PG come puro strumento per dirottarne il corso nonostante il PG non abbia, a ben guardare, una posta in gioco attivamente minacciata. Non si tratta di un problema di regole ma più che altro, probabilmente, di una questione a livello sociale. Non sono neppure sicuro che questo sia un/il problema nel caso specifico del suicidio, ma sento che dentro di me c'è qualcosa che si oppone all'idea che per decidere sul suicidio di un personaggio che controllo come master debba sempre e comunque chiedere il permesso ai giocatori. Ribadisco che non sono contrario in generale al trasformare in conflitto una tale situazione, ma penso che forse la decisione possa dipendere dalle circostanze e dal contesto. Tra l'altro non mi è mai capitata una situazione simile ed è per questo che mi pongo il problema soltanto adesso.
Sulla questione più generale dei sistemi a risoluzione dei conflitti e delle trappole che possono presentare se non si sta attenti ti rimando a questo post:
[AiPS][link, in inglese] Far fallire il proprio personaggio?
E' già da tempo che vorrei aprire un thread esaustivo per discutere dei sistemi di risoluzione ma mi fermo sempre di fronte alla vastità dell'argomento. Devo decidermi prima o poi :)
Mauro:
--- Citazione ---[cite] Claudia Cangini:[/cite]Quindi, come spesso accade, la risposta alla domanda "si può fare o no?" è il familiare "dipende"
--- Termina citazione ---
Questo sicuramente, ma il tuo approccio prevede che se un giocatore dice "Ma io l'avrei curata sul posto" si "torna indietro" e si apre il Conflitto/è curata sul posto, giusto? Mentre invece messaggi come "se la sessione parte così, parte così! E' backstory, altrimenti perché i cani sono lì e non in una qualsiasi altra città?" mi danno l'impressione di un approccio piú autoritario da parte del master ;)
Mirco:
--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]
E se il litigio fosse anche dovuto al fatto che il padre vieta al figlio di corteggiare Fidelia, magari con motivazione "La Fede vieta di dormire con un'infedele, Fidelia è figlia del peccato!" (sottolineo "Fidelia", non "Sorella Fidelia", per la madre non la considera nemmeno una Sorella)? :D
--- Termina citazione ---
Ma infatti è proprio per quello, non era chiaro? :?
--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]
Thaddeus non ha nessuna autorità in merito, perché dovrebbe chiedere a lui di fare lo stesso? E perché Thaddeus dovrebbe dirgli di no? Se non ha motivo, il ricatto perde di significato, perché non c'è il combattimento tra il dire di sí oppure subire il ricatto. E anzi si espone al rischio di venire scoperto, perché altre persone oltre a lui e a Hester lo saprebbero.
Non si potrebbe invece fare che Virgil vede suo fratello fare una simile cosa, e quindi decide che è giusto che possa farla anche lui? Del resto è figlio del Sovrintendente e suo fratello maggiore, quindi se fa una simile cosa non può essere peccato.
--- Termina citazione ---
Beh, Virgil in teoria dovrebbe rivelare quello che ha scoperto al padre: suo fratello maggiore sta peccando!
Invece, dato che gli interessa fare lo stesso, promette di non rivelare nulla a patto che anche lui si possa unire alla faccenda.
Perchè non lo fa per conto suo? Beh, perchè il fratello maggiore è una specie di guida in questo sentiero di perdizione; perchè la cosa ha un non so che di rituale (vedersi di notte nella foresta) e in definitiva perchè il tutto si sta avviando verso il Falso Sacerdozio. E' come se creassero una mini-comunità parallela che condivide il Culto Corrotto. C'entra in qualche modo anche il meccanismo psicologico per cui se fai qualcosa di sbagliato in gruppo ti senti meno in colpa..
--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]
Virgil ed Hester? Il Sovrintendente non vuole nulla riguardo ai suoi figli? Che vengano puniti, che non vengano puniti, che i Cani dichiarino Fidelia figlia del peccato, e quindi vietino a Thaddeus di corteggiarla, e magari la puniscano per averlo irretito, ecc.
--- Termina citazione ---
Virgil ed Hester sono tutto sommato personaggi secondari.. potrebbero volere anche loro che il matrimonio venga consacrato.. Altre idee?
Il Sovrintendente pensa di poter tenere a bada i propri figli, e sa bene come punirli.
Invece il dichiarare Fidelia figlia del peccato e il vietare al figlio di corteggiarla lo aggiungo volentieri alla lista :D
In verità il Sovrintendente, essendo all'oscuro degli incontri segreti, si preoccupa di più per il raccolto. Ma se la cosa dovesse uscire fuori..
--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]
Che i Cani dichiarino che Thaddeus non può stare con Fidelia, magari perché ormai la relazione è macchiata dal peccato? Che diano la colpa di tale peccato alla natura di Fidelia?
--- Termina citazione ---
Ottimi spunti, grazie :D
--- Citazione ---
Sulla serata, ritieni di aver rivelato attivamente l'accaduto ai giocatori, o di aver giocato una cosa piú investigativa?
--- Termina citazione ---
Me lo sono chiesto anch'io.. e purtroppo propendo più verso la seconda ipotesi. E' difficile adattarsi a questo nuovo schema, se si proviene da un certo background.
Tutta esperienza per la prossima volta :wink:
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