[cite]Autore: Korin Duval[/cite]"Questa prima scelta (di chi entra in scena e chi no, sovrascrivibile con la fanmail, nel rispetto della fiction, ecc.) si trasferisce a chi vince la Narrazione Post-Conflitto o resta al Produttore?"
Sono aspetti separati.
Chi vince la narrazione del conflitto (NON "post-conflitto") vince un qualcosa
che il produttore non aveva. Non c'è nessun "trasferimento di poteri". Per lo spazio del conflitto, il narratore ha autorità su quello che fanno i personaggi degli altri (non su quello che tentano di fare: questo resta ai giocatori), NPC compresi.
Ritorniamo quindi alla prima risposta che ho dato:
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Se l'ingresso in scena di Ezio è una conseguenza DIRETTA del conflitto (tipo, la posta era teletrasportarlo lì, o aprire la porta della sua cella, o per conquistare la posta devono introdursi in casa sua, etc.) T può narrarla come parte della narrazione DE CONFLITTO. Altrimenti non può narrarla più di quanto possa narrare "OK, riesci a rubargli il portafoglio. E già che ho la narrazione, il pianeta Terra esplode, ma venite teletrasportati un secondo prima sull'Enterprise, e iniziamo a giocare a Star Trek".[/p][p]AiPS[span]NON E' UN CONCH SHELL GAME[/span]. Nessuno, MAI, acquisisce un "DIRITTO DI NARRARE" senza condizioni. Un conflitto concede "premi" (poste, narrazione) limitato a sé stesso. Qualcuno vince la posta. Qualcuno dice come ha vinto la posta. BASTA.[/p]
Il narratore non acquisisce il diritto di dire "Ezio entra in scena". Acquisisce solo ed unicamente il diritto di narrare COME SI SVOLGE IL CONFLITTO (non il post-conflitto. Post conflitto la sua narrazione è terminata). Se questo comporta direttamente che Ezio entri in scena può dirlo, altrimenti no.
Esempi:.Ezio è dentro una cassa, addormentato, e nessun PG lo sa. Quindi non è realmente in scena, anche se lo sarebbe fisicamente.
Il conflitto è "apro la cassa" ---->è il conflitto che decide (in base a chi vince o chi perde) se Ezio entra in scena, non il narratore.
Il conflitto è "scopro cosa c'è dentro la cassa" ----> è il narratore che decide (i PG potrebbero scoprirlo picchiando un PNG, anche senza aprire la cassa)
Altro esempio, Ezio non si sa dov'è, o l'ultima volta era a Cincinnati
Il conflitto è "riesco a resistere e a non farmi atterrare prima che arrivi qualcuno?", se la posta viene vinta il narratore può dire che è Ezio ad arrivare (se il giocatore di Ezio è d'accordo)
Il conflitto è "voglio sconfiggerli", se la posta viene vinta il narratore non può dire che arriva Ezio a prendersi parte del merito, è un aggiunta spuria che non c'entra nulla con la scena o il conflitto.
Notare la cosa che ho detto prima:
Non c'è nessun "trasferimento di poteri" dal Produttore al narratore. Il produttore continua a decide cosa vogliono fare gli NPC, esattamente come i giocatori dicono cosa vogliono fare i PC, e il narratore concorda con il produttore le azioni degli NPC.
Infine, il caso in cui Ezio stia correndo per entrare in scena. Se non c'è conflitto, è il Produttore a dire quando arriva (entro logica e senso. Non "buon senso", ma proprio "la cosa deve avere un senso", se deve fare 10 metri non può metterci due ore). Se c'è in corso un conflitto, il narratore può farlo arrivare (entro logica e senso) se il suo arrivo può rispondere alla domanda a cui risponde il narratore ("come avete vinto/perso la posta?"), altrimenti no, aspetta la fine del conflitto, quando deciderà il produttore quando arriva. Se il conflitto è tanto lungo che arriverà durante, senza dubbio, allora lo si dice prima, "arriverai durante il conflitto", e poi il narratore dice esattamente quando.
In gioco comunque queste questioni non dovrebbero nemmeno porsi: perchè dovrebbe esserci discussione sul fatto che qualcuno arrivi ad un certo punto? Perchè qualcuno vorrebbe forzare la logica e la credibilità della serie? Perchè gli altri non vorrebbero farlo giocare se non viola la credibilità?
Come dice Baker, è tutto una questione di Credibilità delle affermazioni, non solo di Autorità. L'autorità è solo un aspetto, e forse il più grossolano. Le affermazioni possono essere Credibili o Non Credibili anche indipendentemente da chi ha l'autorità.