Gente Che Gioca > Gioco Concreto
[AiPS] Narrazione post conflitto e entrare in scena: una domanda.
Moreno Roncucci:
Eravamo fermi qui:
--- Citazione ---[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]Il mio Protagonista è a una festa molto grande, con tanti suoi amici. La sua fidanzata, a cui è felicemente e fedelmente legato, non è potuta andare per un presunto malore ma ha insistito perchè lui ci andasse, perciò lui, suo malgrado è andato alla festa. Dopo un pò riesce a ambientarsi e a sciogliersi, anche con l'ausilio dell'alcool, e viene avvicinato da una ragazza carina, simpatica e intelligente, che comincia a fargli il filo. A questo punto, un conflitto del tipo: Cedo alla tentazione e tradisco la mia ragazza con la nuova venuta? Penso ci possa stare.
--- Termina citazione ---
Proseguendo...
--- Citazione ---[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]A questo punto, se vinco Posta e Narrazione, posso far arrivare la mia fidanzata(che, per inciso, è il PG di un altro giocatore) includendola nel "modo in cui vinco la Posta?"
--- Termina citazione ---
Situazione: hai vinto la posta, quindi NON tradisci la tua ragazza. A questo punto il narratore dovrebbe discutere con te come questo possa avvenire (in questo caso è facile perchè siete la stessa persona...), tu o lui o qualcun altro al tavolo propone "ehi, e se lui avrebbe ceduto ma in quel mentre arriva Karen?", tutti guardano la giocatrice di Karen che fa "sì, ci sta, abbiamo detto che usciva con le amiche, potremmo essere andate nello stesso posto". Poi ti guarda e ti dice "però, maiale fedifrago, se non arrivavo cedevi, vero?" e qui tocca a te (giocatore del fedifrago), e a te (narratore) concordare su cosa avrebbe fatto il personaggio (il narratore non può dire cosa vuole fare un PC senza il consenso del giocatore, il giocatore non può dire che il suo personaggio non avrebbe ceduto senza il consenso del narratore perchè è parte della posta).
Ovviamente, se la giocatrice non era d'accordo, Karen non entrava e bisognava trovare un altra spiegazione (a meno che l'ingresso di karen non fosse da subito nella posta: il narratore può vincere sopra all'advocacy dei giocatori solo con la "leva" della posta vinta o persa)
Questo da regole, ma si torna al discorso di prima: conflitto moscio, niente advocacy, niente passione, un semplice tiro pari o dispari per vedere che succede. E risoluzione che invece di affrontare il conflitto, lo smorza. Dopo il risultato del pari e dispari, c'era ALMENO una cosa sicura nella storia: "oh, sto' tizio non cede alla tentazione". Diceva qualcosa del personaggio. Il narratore invece decide di annullare questa cosa, rendendo il conflitto completamente inutile, sfruttando un "baco" in come è stato enunciata la posta, e dicendo che in realtà il Protagonista NON SCEGLIE, la scelta gli viene negata, dall'arrivo di Karen.
Nel mio racconto prima ho fatto chiedere da Karen cosa sarebbe successo se non arrivava. Era la mia curiosità frustrata di giocatore nel vedere un conflitto così insulso che non diceva niente. Il problema è che, da regole, a quel punto la palla è tornata al giocatore, che decide in gioco libero. Comunque il conflitto appena finito non conta niente, quella domanda poteva fargliela anche senza conflitto.
In generale, imparare a fare conflitti migliori risolve anche molti dubbi e presunti problemi all'apparenza scollegati.
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]A me sembrava molto passionately se in un momento di così grande tentazione arriva un caposaldo della propria vita così da mettere ancora più in risalto cosa si va a perdere e cosa si guadagna dal cedere alla tentazione. Almeno a me era sembrato così ò_ò
--- Termina citazione ---
Leggi il primo thread che ho segnalato... ;-)
Emanuele Borio:
Capito.
Moreno Roncucci:
Aggiungo una frase di Jesse Burneko: "I don’t like rolling to make choices. Making choices is why I play because I learn stuff about myself and my fellow players that way."
Emanuele Borio:
Non potrei essere più d'accordo con costui ò_ò
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