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Nocciolo della questione
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]Questa risposta è corretta nel momento in cui per "interpretazione" tu intendi il recitare in prima persona
--- Termina citazione ---
Non intendevo questo, nel termine comprendevo anche il giocare senza recitare e/o in terza persona. Il mio punto era un altro: i dadi in Bacchanal dicono che ci deve essere un aumento dell'eccitazione? Va bene: in una stanza dov'è presente il mio personaggio (aggiunta: ma non solo lui), la padrona arriva in abiti discinti e inizia a ballare (non è nemmeno detto che io la veda); dicono che ci dev'essere un aumento della decadenza? Va bene: uno schiavo (non il mio personaggio) si avvicina alla padrona e la bacia. E avanti così.
Prima o poi, i dadi diranno di cambiare scena, al che dirò come mi sposto; ma nel nuovo luogo si può andare avanti come prima, senza che il mio personaggio venga toccato. Diventando, come dicevo prima, una sorta di "segnalino" per dire alla telecamera dove inquadrare.
Certo: ci sono risultati che impongono l'apparire del personaggio (mi pare per esempio che Accusatore alto imponga un confronto tra personaggio e accusatore), ma nulla assicura che escano, e di fatto è possibile giocare tutta una partita come sopra, salvo dover dire l'epilogo della storia del personaggio. E in questo senso dicevo che si può giocare senza interpretazione.
Iacopo Frigerio:
ma il problema non è che abbiamo a che fare con i contatti con Moreno, ma di crescita di un qualcosa all'interno di un humus culturale dove il roleplay fin dagli anni '30, nelle sue più svariate forme, era presente ovunque. Negli anni '60 chiunque in america aveva fatto del roleplay, esplicitamente chiamato così, per i più svariati motivi, per la scuola, per essere assunto o formato in una azienda, per essere curato da droghe o malattie mentali.
Quindi conta poco che abbiano incontrato prima o dopo Moreno che è chi l'ha pensato per primo, conta che si trattava di cose che erano parte del bagaglio culturale dell'americano medio.
Questo solo per dire che in fondo non ci interessa quanto si sia stati vicini al creatore.
Poi concordo con Domon che gioco di roleplay nella nostra condizione italiana culturale attuale sarebbe sicuramente più utile...
Davide Losito - ( Khana ):
--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]E in questo senso dicevo che si può giocare senza interpretazione.
--- Termina citazione ---
... del personaggio.
Ma stai interpretando il ruolo del "cantastorie", il ruolo del "narratore", oppure il ruolo del "giocatore senza scrupoli che vuole dimostrare al tavolo che può osare più di loro".
Quale ruolo ti assegna Bacchanal? Ti mette comunque di fronte ad argomenti che magari, di norma, tu non tratteresti. Quindi scatta il "changing one's behaviour to fullfill a role".
Oltretutto, il fatto che tu giocatore stia descrivendo quello che fa "un personaggio", anche se è un PNG e/o non è il -tuo- personaggio, è comunque "roleplay".
Quello che NON è necessario in un GdR è che ci sia un rapporto 1:1 tra giocatore e personaggio.
I personaggi possono ruotare ed essere usati da tutti i giocatori a turno, tanto quanto può esserci un personaggio solo nel SIS.
Ma dal momento in cui tu, Mauro, descrivi una donna che inizia a spogliarsi e a comportarsi in modo "assai poco morigerato per la morale collettiva" :P stai, de facto, roleplay-ando: stai assumendo un comportamento a te estraneo per adattarti al ruolo che quella situazione ti chiede. Stai "interpretando il ruolo della femmina vogliosa".
Il "come" lo fai, è una questione estetica ed è un altro discorso, ma è "interpretazione", perché sei tu-Mauro che dai forma ad un'immagine condivisa di quello che tu ti aspetti da un personaggio-ruolo come quello.
Davide Losito - ( Khana ):
Aggiungo...
Pensa a Memories of War.
Il gioco è (de)strutturato in modo tale che quale sia l'identità dei personaggi è superfluo. Addirittura si potrebbe pensare che in ogni scena i 4 soldati siano diversi e che muoiano ad ogni scena.
MoW ti chiede di interpretare un ruolo che è descritto dal Seme del Male che hai scelto.
Nessuno vieta di costruire un SIS in MoW in cui addirittura i 4 soldati siano sempre gli stessi e ruotino, assumendo ognuno un diverso Seme del Male ad ogni scena.
I giocatori invece rimangono legati al Seme scelto e vanno avanti a giocare, interpretando quel Seme.
Oppure pensa a Ravendeath, che è molto simile a Bacchanal come gestione dei tiri di dadi.
I giocatori devono interpretare l'argomento che vincono, sempre sulla base del proprio Personaggio e di quelli coinvolti nella scena.
I dadi conducono la narrazione, o meglio, i dadi assegnano l'autorità per condurre la narrazione, ma sono i giocatori che "interpretano" (roleplay) il loro risultato, attraverso e vero il SIS.
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]Quale ruolo ti assegna Bacchanal? Ti mette comunque di fronte ad argomenti che magari, di norma, tu non tratteresti. Quindi scatta il "changing one's behaviour to fullfill a role"
--- Termina citazione ---
Domanda: e se uno invece tratterebbe quegli argomenti? Sembrerebbe che per lui non sarebbe un gioco di ruolo, ma che l'oggetto "gioco" (uno specifico) sia o no "di ruolo" a seconda del giocatore non mi convince molto (né credo sia quello che intendi). "A seconda del giocatore" non nel senso "secondo la sua opinione", ma in generale: tu khana, io Mauro, ecc., che a seconda del giocatore che usa il gioco inseriamo o togliamo il gioco specifico dalla categoria "di ruolo".
Si deve quindi guardare a un "mediamente non si affronterebbero"? O a cosa?
--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]Oppure pensa a Ravendeath, che è molto simile a Bacchanal come gestione dei tiri di dadi
--- Termina citazione ---
Ammetto - colpevolmente - di doverlo ancora leggere.
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