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Nocciolo della questione

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Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione ---[cite]Autore: Korin Duval[/cite]EDIT: Spazio IMMAGINATO o IMMAGINARIO? Mi pare di ricordare che sia IMMAGINATO.
--- Termina citazione ---

IMMAGINATO.
Immaginario in italiano fa nascere il fraintendimento che sia "di fantasia", ossia non realistico.
A sua volta, "di fantasia" fa nascere il fraintendimento che sia Fantasy, quindi usando "immaginario", la gente pensa che parli di elfi.

Ad ogni modo, in inglese è Shared Imagined Space.

Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]Questo richiede o no l'interpretazione? Mi spiego con un esempio: inBacchanal, posso inserire contributi nella forma che tu indichi; ma a differenza di altri giochi nella mia esperienza inBacchanalquesto assume molto la forma di narrazione di una storia, fondalmentalmente per giocare il gioco non è richiesto di interpretare (che l'interpretazione sia in o fuori) il personaggio.
--- Termina citazione ---


Questa risposta è corretta nel momento in cui per "interpretazione" tu intendi il recitare in prima persona.

L'interpretazione (inteso come "acting") è un valore aggiunto, secondo me, ed è una Tecnica a livello teorico.
E' una di quelle tecniche che può essere aggiunta se manca e che in taluni casi, può essere rimossa senza creare disfunzioni.
Purtroppo i termini italiani e inglesi non sono propriamente coincidenti e la trasposizione nelle lingue è difficile.
L'atto del "roleplay" non è necessariamente sinonimo di "acting".

In teoria però, dovendo adottare la postura della sezione tricotomica in potenza di 2 (il famoso capello tagliato in sedici...), "interpretazione" sarebbe la traduzione di "roleplay", e appunto, sarebbe sinonimo di "fare advocacy contro un adversity, all'interno di un SIS", mentre ciò che è "valore aggiunto + tecnica" e che può essere lasciato da parte è il recitare, ossia "acting".

Il termine "interpretazione" nella storia del GdR in Italia ha creato non pochi casini, finendo anche dentro a certe traduzioni che hanno assunto la forma di "le regole vanno interpretate" e "i risultati dei dadi vanno interpretati", che -molto più spesso di quanto si creda- in inglese erano "rules should be roleplayed out" e "dice result have to be roleplayed out".
Dato che in italiano il verbo "ruolo-giocare" è ridicolo e che "roleplay" è facilmente smembrabile in "role play", che poi viene tradotto come "to play a role", è uscito questo "interpretare" che ancora oggi nei discorsi di GdR assume (a scelta del lettore) tre significati differenti.

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione ---[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]esplicito che significa?
--- Termina citazione ---

Semplicemente, che i giocatori sono consapevoli di qual'è il sistema in uso.

Nella mia mente (ma se ne può parlare ^_- ), non c'è "gioco" senza che i giocatori siano consapevoli del gioco stesso, cioè dei suoi meccanismi, regole, componenti, interazioni... Cioè del Sistema.

Se non ne sono consapevoli, se non c'è un "patto" esplicito per cui i giocatori vogliono giocare e sanno di farlo, è un altra forma di interazione sociale.

Più chiaro?

Davide Losito - ( Khana ):
Aggiungo un intervento, perché ogni tanto ci si dimentica di una cosa...
Il termine originale in inglese è "Roleplaying Games", poi accorciato in "Roleplay Games".
E' fondamentale sapere che "Roleplay" è una tecnica inventata nel campo delle scienze sociali come strumento di simulazione e previsione comportamentale, non che di studio delle meccaniche dei gruppi, a livello micro e macroscopico.
E' un termine nato in seno alle teorie dello Psicodramma e del Sociodramma, che sono strumenti di analisi del comportamento umano.
Lo Psicodramma in particolare è nato -PRIMA- del D&D, e per la precisione, c'è chi sostiene che Anderson e Gygax abbiano consultato Jacob L. Moreno prima di uscire con la prima edizione "ufficiale".
Qui in caso interverrà Iacopo, che è la sua materia.

Quello che facciamo noi, sono -GIOCHI- di Roleplay. Nella dicitura italiana "gioco di ruolo", "gioco" traduce "game" e "di ruolo" traduce "roleplay".
Non è la prima volta che scrivo che a mio avviso la traduzione è un po' infelice, ma ormai sono 30 anni che li chiamiamo così, quindi ci teniamo questa etichetta.
Ad ogni modo, nel significato stesso di "Roleplay" è compreso il "changing one's behaviour to fullfill a role".
Quale sia questo "role", è diverso da gioco a gioco.
In seso strettissimo, "essere il GM" è un "role". "Fare il curatore" è un "role". Ma anche "Io sono Luke Skywalker" è un "role".
Definire cosa sia "interpretare", quindi, è ancora più complesso, perché "giocare bene il curatore" in D&D4ed, è cmq un "interpretare il ruolo", espressione che in italiano si usa anche per frasi tipo "interpreta bene il ruolo di attaccante", in contesti sportivi.

Quindi "interpretare" inteso come "adattare il proprio comportamento al ruolo assegnato" è implicitamente obbligatorio nell'attività di "giocare di ruolo", anzi, è un "sine qua non".

Niccolò:

--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]Lo Psicodramma in particolare è nato -PRIMA- del D&D, e per la precisione, c'è chi sostiene che Anderson e Gygax abbiano consultato Jacob L. Moreno prima di uscire con la prima edizione "ufficiale".
--- Termina citazione ---


ahahaha! buona questa.

spazzo via un minimo di confusione:

il termine roleplaying game non è nato con dnd, ma successivamente, appippato a qualche concorrente di dnd (non saprei quale) e successivamente esteso anche a dnd. le uniche base di partenze di gigax e arneson erano le loro "cose da gamer": sostanzialmente dei wargame e i proto-giochi di comitato inventati da weseley. peraltro, anche nella struttura è evidente che i primi gdr del roleplay moreniano non avessero proprio nulla. il collegamento con l'attività di moreno è probabilmente molto successiva anche all'adozione del termine roleplaying games...

detto questo, termini e lingue si evolvono, e i gdr pure, e una traduzione come "giochi di roleplay" incontra decisamente il mio gusto.

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