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Nocciolo della questione

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Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: il mietitore[/cite]da una parte giochi DI RUOLO (perchè la finalità è il roleplay) dall'altra giochi DI NARRAZIONE (perchè la finalità è creare una storia)
--- Termina citazione ---

E i giochi in cui la finalità è vincere (Agon), magari narrando storie (Mille e Una Notte)? E i giochi in cui si cerca di simulare qualcosa (Grandi Dei Orki, almeno secondo alcune interpretazioni)? E i giochi in cui si narra una storia, senza interpretare il ruolo di un personaggio (Bacchanal; si può fare anche altrimenti, ma l'ho visto giocare così)? E i giochi tradizionali, che tu classifichi come "giochi di ruolo", quando la finalità è creare una storia (cosa che, reale o di facciata che fosse, si è sentita più volte)?
Del resto, nei giochi di strategia la finalità è vincere, non fare strategia; questa è un mezzo per raggiungere il fine: chi è lo stratega migliore vince. Quindi non sono giochi di strategia?
Il punto è che il ruolo sia la finalità, o che sia necessario?

Arioch:

--- Citazione ---[cite]Autore: il mietitore[/cite]tutti i giochi da tavolo condividono qualcosa: il tavolo
--- Termina citazione ---


Questo: tutti i giochi da tavolo sono accomunati dal richiedere/utilizzare una componente specifica, ovvero una superficie di gioco detta "tavolo". Ognuno di loro, poi, usa questa componente in modo totalmente diverso dagli altri (anche senza andare a pescare giochi strani/recenti: prendi monopoli, risiko e non t'arrabbiare e capirai di cosa parlo).
Allo stesso modo, imho, tutti i giochi di ruolo sono accomunati dall'interpretazione, dal "role", appunto.

Iz:
Tendenzialmente sono d'accordo con Arioch.

@ Mietitore: il "gioco da tavolo" ha come caratteristiche:
• una ben definita superficie di gioco (sia essa un tabellone, una scacchiera, una griglia di carte, un gruppo di plance)
• la presenza di pezzi (siano essi pedine, segnalini, dadi, cacche di babbuino)
• un regolamento

Qualcuno usa la più generica definizione di "gioco in scatola" (es. Bang!, che è un gioco di carte, in realtà soddisfa le tre condizioni al momento in cui qualifichi le carte come pezzi - ed è giusto così, visto che le carte in Bang! fungono anche da segnalini).

Sono comunemente esclusi, in quanto "mondo a sè":
• i giochi di carte tradizionali (briscola, bridge)
• i giochi d'azzardo
• i giochi di scacchiera tradizionali (scacchi, dama, go) anche se la categoria "giochi astratti" è per qualcuno un sottoinsieme di "giochi da tavolo).

In realtà, come per i GDR, non esiste una "definizione univoca e universale" per le categorie "borderline".
Scusate il mezzo OT ma avendo tirato in ballo i GdT e facendo dei paragoni mi sembrava doveroso precisare...

Iacopo Frigerio:
In generale roleplay è usato proprio perchè distintivo in assoluto, quando definisci un gioco di roleplay definisci qualcosa di unico nel suo genere. Ed è convenzionale, la categorizzazione maggiormente vigente è quella che tende ad indicare, in questo caso la presenza o assenza di roleplay come componente fondamentale invece di indagare gli scopi finali.
Si perchè fondamentalmente il roleplay è un mezzo e non uno scopo: "mi diverto a giocare a creare una storia (fine) attraverso l'interpretazione (mezzo)" "mi diverto a gestire tatticamente le risorse (fine) e parte del divertimento deriva dal fatto che interpreto". In questo senso non conta tanto quando è preponderante, quanto è utilizzabile per raggiungere lo scopo, ma quanto è parte delle regole che tu in alcuni tratti parli attui del roleplay. Se ti metti a fare del roleplaying allora possono esserci due motivi, o stai giocando a un roleplaying game (appositamente creato per esserlo, fossero i jeep, lo strutturatissimo burning wheel o anche indiani e cowboy), o stai cambiando le regole di un altro gioco per aggiungerci del roleplay (in un certo senso stai giocando "impropriamente" a quel gioco, come giocare a descent interpretato o giocare al fantacalcio a scambiarsi dichiarazioni pre e post partita per mezzo di e-mail).

Poi, certo Mauro puoi dire che non lo hai usato come gioco di roleplay (o che hai fatto del roleplay su un gioco nato come tale) esattamente come hai tuoi amici puoi dire e sì, ho usato un letto, un letto comodissimo, fatto da tre sedie. Questo perchè in fondo le categorizzazioni sono solo comodità per noi e sempre le usiamo in modo fluido.

Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: il mietitore[/cite][p]tutti i giochi da tavolo condividono qualcosa: il tavolo[/p]
--- Termina citazione ---

Un'aggiunta al discorso fatto nel mio scorso messaggio: la presenza del tavolo è quello che caratterizza i giochi da tavolo, ma ovviamente il tavolo non è la finalità. Perché quindi il gioco di ruolo dovrebbe essere caratterizzato dal ruolo come finalità, e non dalla sua sola presenza (aggiunta: ed eventualmente rilevanza)?

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