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AiPS e Bambini
Glenda:
nessuno. Coi bambini ho giocato solo episodi pilota auto-conclusivi.
Ezio:
--- Citazione ---[cite]Autore: Glenda[/cite]beh, innanzi tutto ho dovuto accettare un po' di pre-narrazione al tavolo: per i ragazzi infatti è difficile dichiarare semplicemente la posta senza dire nulla del "come" vorrebbero raggiungerla. Cominciano a fare proposte, a inventarsi strategie e a volte è brutto bloccarli perché vedi che si entusiasmano tanto. Quindi, molte volte, pur vincendo la narrazione ho seguito la trama che avrebbero voluto loro.
--- Termina citazione ---
Ok, questo lo si fa anche con gli adulti, spesso :-P
--- Citazione ---[cite]Autore: Glenda[/cite]Secondo: sparito il set personale, per esempio. E sparite anche le scene di approfondimento del personaggio, perché tutto ciò che è flash back ed anche spingerli all'introspezione per loro è difficile. Contate che coi ragazzini delle medie c'è da fare i conti con un'alta dose di imbarazzi.
--- Termina citazione ---
Neanch'io sopporto i flashback in AiPS!!! Li odio con profondità XD
A parte questo... non creavano mai scene in cui parlavano del loro personaggio, di quello che il loro personaggio voleva o del perché faceva così? Perché già questa è una scena di Approfondimento. Te lo chiedo perché anche nella fiction "per bambini" queste scene sono comunissime (o almeno lo erano ai miei tempi... i Cavalieri dello Zodiaco sono PIENI di roba del genere :-P), quindi mi fa strano che le schivino...
Glenda:
in verità no...non lo facevano... O_o preferivano di gran lunga l'azione e, se possibile, il comico-demenzial, che è anche molto un modo per "rifugiarsi", ma io non ho avuto il tempo materiale per provare a sbloccare questo aspetto.
rgrassi:
Possiedo quel libro, mi è stato regalato da Luca Giuliano, sapendo che avrebbe destato il mio interesse. E l'ha fatto. Ho anche provato a contattare l'autrice ma invano.
Riguardo all'uso del gdr con educatori ed adolescenti mi auguro che il mio sforzo di questo periodo con un gruppo di educatori nel bresciano porti a del materiale utilizzabile da più persone.
Riguardo alla domanda relativamente al campione 'normotipo'. Non ho una risposta precisa, ma, per conoscenza diretta di Raf e dei suoi figli, immagino che siano bambini in qualche modo 'avvezzi' alla fiction. :)
@Aetius
--- Citazione ---Te lo chiedo perché anche nella fiction "per bambini" queste scene sono comunissime
--- Termina citazione ---
Quella è fiction per bambini scritta dai grandi. :)
Rob
Ezio:
--- Citazione ---[cite]Autore: Glenda[/cite]preferivano di gran lunga l'azione e, se possibile, il comico-demenzia
--- Termina citazione ---
E in che modo questi aspetti non possono ritrovarsi in scene di approfondimento del personaggio? O.o
Non capisco O.o
Guarda che "approfondimento" può essere anche soltanto mostrare che il proprio personaggio vuole salvare il mondo perché così dimostra a tutti di essere il più forte.
Poi Avanzamento di Trama è salvare effettivamente il mondo.
Non facevano neanche questo?
Anche nelle partite con adulti la differenza fra i due tipi di scena può essere davvero minima. I due tipi di scena possono confondersi, e dichiararne uno all'inizio serve sopratutto a dare un "flavour" differente alla scena.
C'è mica bisogno di farsi i pipponi mentali o un flusso di coscienza di 5 minuti tutte le volte che si chiama "approfondimento" :-P
Ok, Rob... ma riesci ad approfondire, per favore?
Quali sono i tecnicismi della fiction necessari per AiPS? In che modo concentrarsi su aspetti apparentemente privi di senso non fa funzionare AiPS? La gabbia delle scene non può essere funzionale ad incanalare funzionalmente la creatività di tutti alla pari? Quali esperienze hai in questo senso? Cosa intendi per "normotipo", dopo che Korin ha fatto notare una variabilità enorme nel fenomeno, esperienza che in parte condivido anch'io?
Vorrei davvero approfondire il discorso.
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