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AiPS e Bambini

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Mr. Mario:

--- Citazione ---[cite]Autore: Korin Duval[/cite][p]La mia POCA esperienza mi ha dato l'idea che ci sia una variabilità PAZZESCA, in quella tacca d'età.
Ho una cuginetta in 4a elementare che racconta storie meglio di un mio amico di 30 anni. Non ha le finezze "da narratore", ma i passaggi logici ci sono tutti (es.: si ricorda di narrare PRIMA le caratteristiche dei protagonisti che poi saranno determinanti nella risoluzione della vicenda).
Ma conosco anche ragazzini di 13-14 anni che non riescono ad esprimersi con un senso logico prima-dopo.[/p]
--- Termina citazione ---


La mia esperienza è che le due cose possono perfettamente coesistere anche nella stessa persona. :)

Mattia Bulgarelli:
A proposito, in libreria ho QUESTO LIBRO della Tunué.

Recito dalla pagina linkata: "Scritto a quattro mani da uno studioso di estetica e giochi e da un’educatrice che lavora con gli adolescenti", cioè tale Ilenia Salerno. Non si riesce a contattarla?

Il libro, per quanto pre-forgita, contiene spunti piuttosto interessanti anche oggi, e la prefazione di Luca Giuliano contiene faccende che, lette col senno forgita di poi, rivelano una lucidità d'analisi notevole.

Raffaele Vota:

--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]EDIT: Raf, AiPS l'hai usato "as is" o con una qualche modifica?
--- Termina citazione ---


Così come è. Ohi, si parla tanto della purezza del sistema, che funziona così come è e poi... cosa avrei dovuto fare? Modificarlo? ;)

Più semplice di AiPS, dal punto di vista dei mocciosi,  mi viene in mente solo The Poll. Oppure Shadow.
Oppure Levity "su misura", quindi zero Caratteristiche ecc.

Glenda:

--- Citazione ---Barbara ha usato con ottimi risultati AiPS in classe, però non è mai scesa nel dettaglio di quali modifiche ha dovuto apportare, per esempio.
--- Termina citazione ---


beh, innanzi tutto ho dovuto accettare un po' di pre-narrazione al tavolo: per i ragazzi infatti è difficile dichiarare semplicemente la posta senza dire nulla del "come" vorrebbero raggiungerla. Cominciano a fare proposte, a inventarsi strategie e a volte è brutto bloccarli perché vedi che si entusiasmano tanto. Quindi, molte volte, pur vincendo la narrazione ho seguito la trama che avrebbero voluto loro.
Secondo: sparito il set personale, per esempio. E sparite anche le scene di approfondimento del personaggio, perché tutto ciò che è flash back ed anche spingerli all'introspezione per loro è difficile. Contate che coi ragazzini delle medie c'è da fare i conti con un'alta dose di imbarazzi.
Ho dovuto guidare molto il pitch: tendono a disperdersi e a mettere troppa carne al fuoco, creando scenari ingestibili.

Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: Glenda[/cite]sparito il set personale, per esempio. E sparite anche le scene di approfondimento del personaggio, perché tutto ciò che è flash back ed anche spingerli all'introspezione per loro è difficile
--- Termina citazione ---

Hai provato? Togliere il set personale toglie la possibilità di "ricaricare" i Tratti, non è una cosa da poco... che effetti ha avuto?

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