Autore Topic: AiPS e Bambini  (Letto 8392 volte)

Ezio

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AiPS e Bambini
« il: 2010-03-22 22:18:40 »
Come ho già detto altre volte: io di bambino non conosco nulla.
Sono, in pratica, incapace di relazionarmi in un qualunque modo con qualunque essere umano tra i 6 e i 16 anni. Per me in quel decennio non esistono. Prima sono cosini puchu, dopo dei pari. In mezzo... boh!

Però sono curioso riguardo all'argomento, su cui ho tutto da imparare. Da questa curiosità è nata la mia richiesta a Rob di chiarire questa frase.

Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]
Citazione
[cite]Autore: rgrassi[/cite][p]So anche cosa non ho da suggerire. AIPS.
Non ha una struttura che possa consentire di essere utilizzato in una classe, soprattutto durante un'ora di lezione.[/p]
[p]Riesci ad allargare, anche con comodo?
Mi interessano soprattutto degli esempi pratici.[/p]


A cui lui risponde:

Citazione
[cite]Autore: rgrassi[/cite]Il meccanismo di gioco di AIPS è un meccanismo per 'adulti che amano la fiction' e ne conoscono alcuni tecnicismi. Le tipiche giocate con i bambini sono giocate con capacità di concentrazione dei bambini discontinua e su aspetti che potrebbero apparire 'naif' ai più grandi, come il focalizzarsi su aspetti apparentemente privi di senso. In questo senso, vedrei come abbastanza difficile usare AIPS 'as is'. Con i bambini c'è bisogno di un sistema necessariamente non rigido, dal momento che la stessa giocata 'per turni' ha difficoltà ad essere eseguita. In alcuni casi, la giocata consiste in un flusso continuo di informazioni, che necessita di essere canalizzato in qualche modo.


Ok, manca ancora qualche esempio pratico, però. Quali sono questi tecnicismi che i bambini non colgono, e perché AiPS risentirebbe del focalizzarsi su aspetti apparentemente privi di senso?
Racchiudere la creatività nella "gabbia" delle Scene non può essere un buon modo per incanalarla costruttivamente verso una sintesi dei desideri e dell'immaginazione dei singoli partecipanti?

Qualcun altro ha da aggiungere qualcosa?

Barbara ha usato con ottimi risultati AiPS in classe, però non è mai scesa nel dettaglio di quali modifiche ha dovuto apportare, per esempio.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

AiPS e Bambini
« Risposta #1 il: 2010-03-23 09:00:29 »
Questa è una delle rare occasioni in cui non sono d'accordo col buon Rob, in primis perché ho potuto sperimentare AiPS alla Fiera del Fumetto della mia città con tre bambini (di cui uno mio) e due genitori.
E' vero che AiPS ha un sistema ad economia interno ben specifico ed una struttura apparentemente "rigida" (che poi così rigida non è, anzi) ma attenzione a non sottovalutare la capacità dei più piccoli (5-8 anni) di generare storie che "funzionino".

I bambini di oggi sono costantemente bombadati da fiction fatta su misura. Mia figlia ISabel va matta per quella cagata de Il Mondo di Patty, manuel per i Frocemon e ancora di più per i Bakucazz.
Entrambi inoltre seguono con passione (e rigorosamente in modalità "accompagnati") alcuni telefilm che piaciono a mamma e papà, tra i quali Lie To Me e Flash Forward, che trattano argomenti di magari non facile comprensione per tutti, figuriamoci per dei bambini. Oppure dagli intercci narrativi abbastanza complessi.

Infine non dimentichiamoci dei videogiochi. Io e Manuel abbiamo praticamente finito insieme Mass Effect 2, un videogioco che, nella sua seconda incarnazione, puntava moltissimo non tanto sulla trama quanto sulle relazioni tra i personaggi (tra l'altro magnificamente dipinti).

Quindi ripeto: non sottovalutiamo la capacità dei bimbi di rimanere concentrati e generare della buona fiction con AiPS. L'importante, da parte del produttore, è buttare giù un pitch che interessi davvero il gruppetto di mocciosi. Il resto lo faranno loro, anzi, ho notato che le trovate ed i suggerimenti di quella volta alla Fiera del Fumetto sono stati più fluidi e spontanei che mai.
« Ultima modifica: 2010-03-23 09:01:20 da Rafman »

rgrassi

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AiPS e Bambini
« Risposta #2 il: 2010-03-23 11:30:51 »
Citazione

Questa è una delle rare occasioni in cui non sono d'accordo col buon Rob


Viva il pensiero libero! :)
Questo è un bene. Mica bisogna essere sempre d'accordo.
Tenete presente che mi riferivo a bambini delle elementari.
E che i figli di Raf NON fanno parte del campione normotipo. :)
Chissà quanta fiction 'indiretta' hanno dovuto sorbirsi da cotanto padre.
Rob
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

Ezio

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AiPS e Bambini
« Risposta #3 il: 2010-03-23 11:41:35 »
Ok, ma scenderesti nello specifico delle tue argomentazioni, Rob? Mi interessa.

EDIT: Raf, AiPS l'hai usato "as is" o con una qualche modifica?
« Ultima modifica: 2010-03-23 12:32:37 da Aetius »
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Mattia Bulgarelli

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AiPS e Bambini
« Risposta #4 il: 2010-03-23 12:49:10 »
Citazione
[cite]Autore: rgrassi[/cite]Tenete presente che mi riferivo a bambini delle elementari.
E che i figli di Raf NON fanno parte del campione normotipo. :)
Chissà quanta fiction 'indiretta' hanno dovuto sorbirsi da cotanto padre.


La domanda è: abbiamo ALMENO l'idea di quale sia il "campione normotipo"?

La mia POCA esperienza mi ha dato l'idea che ci sia una variabilità PAZZESCA, in quella tacca d'età.
Ho una cuginetta in 4a elementare che racconta storie meglio di un mio amico di 30 anni. Non ha le finezze "da narratore", ma i passaggi logici ci sono tutti (es.: si ricorda di narrare PRIMA le caratteristiche dei protagonisti che poi saranno determinanti nella risoluzione della vicenda).
Ma conosco anche ragazzini di 13-14 anni che non riescono ad esprimersi con un senso logico prima-dopo.
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Mr. Mario

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AiPS e Bambini
« Risposta #5 il: 2010-03-23 14:13:27 »
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite][p]La mia POCA esperienza mi ha dato l'idea che ci sia una variabilità PAZZESCA, in quella tacca d'età.
Ho una cuginetta in 4a elementare che racconta storie meglio di un mio amico di 30 anni. Non ha le finezze "da narratore", ma i passaggi logici ci sono tutti (es.: si ricorda di narrare PRIMA le caratteristiche dei protagonisti che poi saranno determinanti nella risoluzione della vicenda).
Ma conosco anche ragazzini di 13-14 anni che non riescono ad esprimersi con un senso logico prima-dopo.[/p]


La mia esperienza è che le due cose possono perfettamente coesistere anche nella stessa persona. :)
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Mattia Bulgarelli

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AiPS e Bambini
« Risposta #6 il: 2010-03-23 14:37:40 »
A proposito, in libreria ho QUESTO LIBRO della Tunué.

Recito dalla pagina linkata: "Scritto a quattro mani da uno studioso di estetica e giochi e da un’educatrice che lavora con gli adolescenti", cioè tale Ilenia Salerno. Non si riesce a contattarla?

Il libro, per quanto pre-forgita, contiene spunti piuttosto interessanti anche oggi, e la prefazione di Luca Giuliano contiene faccende che, lette col senno forgita di poi, rivelano una lucidità d'analisi notevole.
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

AiPS e Bambini
« Risposta #7 il: 2010-03-23 15:13:29 »
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]EDIT: Raf, AiPS l'hai usato "as is" o con una qualche modifica?


Così come è. Ohi, si parla tanto della purezza del sistema, che funziona così come è e poi... cosa avrei dovuto fare? Modificarlo? ;)

Più semplice di AiPS, dal punto di vista dei mocciosi,  mi viene in mente solo The Poll. Oppure Shadow.
Oppure Levity "su misura", quindi zero Caratteristiche ecc.
« Ultima modifica: 2010-03-23 15:13:53 da Rafman »

Glenda

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AiPS e Bambini
« Risposta #8 il: 2010-03-23 15:35:49 »
Citazione
Barbara ha usato con ottimi risultati AiPS in classe, però non è mai scesa nel dettaglio di quali modifiche ha dovuto apportare, per esempio.


beh, innanzi tutto ho dovuto accettare un po' di pre-narrazione al tavolo: per i ragazzi infatti è difficile dichiarare semplicemente la posta senza dire nulla del "come" vorrebbero raggiungerla. Cominciano a fare proposte, a inventarsi strategie e a volte è brutto bloccarli perché vedi che si entusiasmano tanto. Quindi, molte volte, pur vincendo la narrazione ho seguito la trama che avrebbero voluto loro.
Secondo: sparito il set personale, per esempio. E sparite anche le scene di approfondimento del personaggio, perché tutto ciò che è flash back ed anche spingerli all'introspezione per loro è difficile. Contate che coi ragazzini delle medie c'è da fare i conti con un'alta dose di imbarazzi.
Ho dovuto guidare molto il pitch: tendono a disperdersi e a mettere troppa carne al fuoco, creando scenari ingestibili.
"al di là del torto e la ragione, contano soltanto le persone"

Mauro

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AiPS e Bambini
« Risposta #9 il: 2010-03-23 15:39:31 »
Citazione
[cite]Autore: Glenda[/cite]sparito il set personale, per esempio. E sparite anche le scene di approfondimento del personaggio, perché tutto ciò che è flash back ed anche spingerli all'introspezione per loro è difficile

Hai provato? Togliere il set personale toglie la possibilità di "ricaricare" i Tratti, non è una cosa da poco... che effetti ha avuto?

Glenda

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AiPS e Bambini
« Risposta #10 il: 2010-03-23 15:42:44 »
nessuno. Coi bambini ho giocato solo episodi pilota auto-conclusivi.
"al di là del torto e la ragione, contano soltanto le persone"

Ezio

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AiPS e Bambini
« Risposta #11 il: 2010-03-23 15:44:05 »
Citazione
[cite]Autore: Glenda[/cite]beh, innanzi tutto ho dovuto accettare un po' di pre-narrazione al tavolo: per i ragazzi infatti è difficile dichiarare semplicemente la posta senza dire nulla del "come" vorrebbero raggiungerla. Cominciano a fare proposte, a inventarsi strategie e a volte è brutto bloccarli perché vedi che si entusiasmano tanto. Quindi, molte volte, pur vincendo la narrazione ho seguito la trama che avrebbero voluto loro.


Ok, questo lo si fa anche con gli adulti, spesso :-P

Citazione
[cite]Autore: Glenda[/cite]Secondo: sparito il set personale, per esempio. E sparite anche le scene di approfondimento del personaggio, perché tutto ciò che è flash back ed anche spingerli all'introspezione per loro è difficile. Contate che coi ragazzini delle medie c'è da fare i conti con un'alta dose di imbarazzi.


Neanch'io sopporto i flashback in AiPS!!! Li odio con profondità XD
A parte questo... non creavano mai scene in cui parlavano del loro personaggio, di quello che il loro personaggio voleva o del perché faceva così? Perché già questa è una scena di Approfondimento. Te lo chiedo perché anche nella fiction "per bambini" queste scene sono comunissime (o almeno lo erano ai miei tempi... i Cavalieri dello Zodiaco sono PIENI di roba del genere :-P), quindi mi fa strano che le schivino...
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Glenda

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AiPS e Bambini
« Risposta #12 il: 2010-03-23 15:57:30 »
in verità no...non lo facevano... O_o preferivano di gran lunga l'azione e, se possibile, il comico-demenzial, che è anche molto un modo per "rifugiarsi", ma io non ho avuto il tempo materiale per provare a sbloccare questo aspetto.
"al di là del torto e la ragione, contano soltanto le persone"

rgrassi

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AiPS e Bambini
« Risposta #13 il: 2010-03-23 16:06:39 »
Possiedo quel libro, mi è stato regalato da Luca Giuliano, sapendo che avrebbe destato il mio interesse. E l'ha fatto. Ho anche provato a contattare l'autrice ma invano.
Riguardo all'uso del gdr con educatori ed adolescenti mi auguro che il mio sforzo di questo periodo con un gruppo di educatori nel bresciano porti a del materiale utilizzabile da più persone.
Riguardo alla domanda relativamente al campione 'normotipo'. Non ho una risposta precisa, ma, per conoscenza diretta di Raf e dei suoi figli, immagino che siano bambini in qualche modo 'avvezzi' alla fiction. :)

@Aetius
Citazione
Te lo chiedo perché anche nella fiction "per bambini" queste scene sono comunissime


Quella è fiction per bambini scritta dai grandi. :)
Rob
« Ultima modifica: 2010-03-23 16:08:58 da rgrassi »
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Ezio

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AiPS e Bambini
« Risposta #14 il: 2010-03-23 16:49:15 »
Citazione
[cite]Autore: Glenda[/cite]preferivano di gran lunga l'azione e, se possibile, il comico-demenzia


E in che modo questi aspetti non possono ritrovarsi in scene di approfondimento del personaggio? O.o
Non capisco O.o

Guarda che "approfondimento" può essere anche soltanto mostrare che il proprio personaggio vuole salvare il mondo perché così dimostra a tutti di essere il più forte.
Poi Avanzamento di Trama è salvare effettivamente il mondo.
Non facevano neanche questo?
Anche nelle partite con adulti la differenza fra i due tipi di scena può essere davvero minima. I due tipi di scena possono confondersi, e dichiararne uno all'inizio serve sopratutto a dare un "flavour" differente alla scena.

C'è mica bisogno di farsi i pipponi mentali o un flusso di coscienza di 5 minuti tutte le volte che si chiama "approfondimento" :-P

Ok, Rob... ma riesci ad approfondire, per favore?
Quali sono i tecnicismi della fiction necessari per AiPS? In che modo concentrarsi su aspetti apparentemente privi di senso non fa funzionare AiPS? La gabbia delle scene non può essere funzionale ad incanalare funzionalmente la creatività di tutti alla pari? Quali esperienze hai in questo senso? Cosa intendi per "normotipo", dopo che Korin ha fatto notare una variabilità enorme nel fenomeno, esperienza che in parte condivido anch'io?

Vorrei davvero approfondire il discorso.
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