[cite]Autore: Brother Fang[/cite][p]Nella mia vita, che mi hanno portato al massimo livello ho fatto 6 campagne, con lo stesso PG, su D&D, 4 delle quali sono durate mediamente due anni l'una, ma era un periodo in cui ci si trovava dalle due alle tre volte alla settimana, -cut-[/p]
Una percentuale di "completamento" superiore alla media.
Ti faccio i miei sinceri complimenti per la dedizione all'hobby ^^
Come vedi però i tempi sono epocali, e le ore di gioco necessarie per una "campagna" sono tantissime. Tanto che la maggior parte non viene portata a compimento, specialmente quando si inizia ad avere impegni di "real-life" piuttosto pressanti.
Non troppo tempo fa anch'io ero convinto che questi tempi fossero fisiologici. Che, cioè, le sensazioni che mi dava il completare una storia, il racconto di un personaggio, fossero imprescindibili da tempi di questo tipo. Mi dicevo che, cavolo! Serve tempo per esaminare tutti gli aspetti del personaggio! Bisogna costruire man mano la sua storia, e per questo servono centinaia di sessioni, e bisogna mettersi d'impegno per giocare a lungo.
Non vedevo altre alternative, e se mi avessero detto che potevano essercene avrei riso (ho riso. Anche se non a lungo :-P)
Poi inciampai in AiPS e mi si aprì un mondo. Mi accorsi che gran parte del tempo durante una campagna epocale non lo passavo raccontando la storia del mio personaggio, ma a fare altro, a volte a seguire storie che non mi interessavano, a prepararmi per le cose veramente fighe, a discutere del gioco piuttosto che a giocare.
Con AiPS questo non succedeva. Ciascuno andava dritto al punto e nel giro di due mesi... la storia era stata raccontata.
Le stesse sensazioni (ma proprio identiche) che D&D/Vampiri/Gurps mi davano in due anni, Avventure in Prima Serata me le dava in due mesi O.o
Cazzo.
Mi sono accorto, poi, che anche ogni altro gioco coerente usava lo stesso trucchetto. Non importava la lunghezza della partita (e, permettimi, hai travisato alcune cose sulla necessità di fare "partite brevi" in alcuni giochi, La Mia Vita col Padrone in testa, che insieme a Polaris è uno dei giochi moderni più lunghi che conosco), i giochi coerentemente narrativisti erano studiati proprio per raccontare una storia, una storia epica se era il caso, una storia completa sempre.
In AiPS puoi, in 5 puntate, raccontare una storia di eroi che da nullità diventano eroi epici con un'intensità e una forza che prima non avrei mai sospettato. Nel giro di una scena sei legato al tuo personaggio quanto dopo due mesi di D&D, e nel giro di 5 sessioni la sensazione di appagamento è persino superiore a quella che ottieni toccando, finalmente, il 30° livello.
Perché ti dico tutto questo?
So di non poterti certo convincere. Per quello che ne sai potrei essere un fanatico religioso che tira acqua al suo mulino, e non posso fare nulla per toglierti quest'impressione. So di non poterti "convincere" di alcunché scrivendo, e quindi non è questo il mio scopo.
Scrivo per raccontarti la mia esperienza, per portare me stesso ad esempio. Per farti una promessa, se vogliamo: ti prometto che troverai la tua "campagna" in un quattro città di Cani o cinque episodi di AiPS, giocati bene e aggressivi.
Cosa conta la mia promessa? Nulla, ma mi sembrava bello farla ^^
Scrivo anche per darti un consiglio, anche questo derivato dalla mia personale esperienza. Non escludere _nessun_ gioco in base a preconcetti. Cani può sembrarti in un modo, Polaris in un altro ma, onestamente, non hai i mezzi per giudicarlo, ancora.
Ci sono passato anch'io, ma adesso mi pento di tutti quei giudizi affrettati; mi rendo conto che non avevo i mezzi per giudicarli. Erano giochi talmente diversi dalla mia esperienza che non avrei mai potuto giudicarli correttamente, mi mancava il "vocabolario mentale" per farlo. Come spiegare Caravaggio a uno che vede in bianco e nero. Mica facile...
Puoi tornare a finire campagne, esattamente nel modo in cui lo intendi tu quindi, e puoi farlo senza essere costretto a giocare 20 ore la settimana, te l'ho promesso.
L'unico che può fare che ciò accada, però, sei tu, Massimo, e puoi farlo nel solito modo: giocando, giocando, giocando. Giocando a tutto, senza preconcetti, provando e costruendoti il tuo "vocabolario mentale", senza tralasciare nulla. Al massimo avrai perso una serata. Non è niente di che rispetto ai due anni che impiegheresti normalmente per fare una campagna lunga no?
Sta a te, alla tua curiosità e alla tua indubbia passione.
In bocca al lupo, spero di poter giocare presto una campagna completa con te ;-)