Gente Che Gioca > Sotto il cofano

Commenti alle "storie dell'orrore".

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Emanuele Borio:

--- Citazione ---"usare il buonsenso per generare le regole"
--- Termina citazione ---


Ecco. Ora mi incazzo. Come diavolo hai fatto con 7 parole a riassumere tutto il mio post precedente, eh? Come? Accidenti.

FM.

(Sarebbe una Fanmail riassunta in modo conciso XD)

Marco Costantini:

--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Immagina di giocare a Risiko. Vuoi attaccare la Jacuzia. Però devi metterti a discutere con gli altri per vedere, secondo il tuo buonsenso, CHE REGOLE USARE...
--- Termina citazione ---


Ecco, questo è anche un mio vecchio cavallo di battaglia: ma perchè per tutti i giochi del mondo mi basta avere le regole e averle capite e invece per giocare di ruolo serve un Bravo Master, degli Ottimi Giocatori e l'ultima testa di questo cerbero terribile che è il Buon Senso?!? Giuro, è una cosa che odio!

Anch'io sono stato fortunato nella mia esperienza ludica, vuoi anche perchè ho più o meno giocato sempre con le stesse persone (e ditemi se anche questa non è una cosa terribile), ma nonostante come -Hasimir- io sia stato circondato da persone normali, intelligenti...insomma, degli esseri umani di tutto rispetto, anch'io ho assistito a due eventi disfunzionalerrimi (giocatori che si accordano per far fuori un personaggio perchè non ritengono il giocatore "bravo" ed il classico "il master mi ha ammazzato il PG, non poteva!!!") che, alla fine, hanno distrutto un gruppo storico di D&D (di cui ero l'ultimo arrivato).

E allora davvero c'è da chiedersi se questa sia la normalità.
Come abbiamo fatto, anche noi, ad accettare cose simili e a considerarle, tutto sommato, normali?

Emanuele Borio:

--- Citazione ---Come abbiamo fatto, anche noi, ad accettare cose simili e a considerarle, tutto sommato, normali?
--- Termina citazione ---


È tutto Brain Damage. Lo stesso Brain Damage che causa Moreno a randellate. Io manco so più come mi chiamo. Infatti la mia firma sembra dimostrativa, ma è solo un promemoria per me, per convincermi ogni giorno che sì, sono proprio io. Non ci fosse sarebbe la fine. Ò_Ò

EDIT: Fix'd. Avevo quotato 4 volte Ò_Ò
Evidente colpa del randello...

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione ---[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]Ecco. Ora mi incazzo. Come diavolo hai fatto con 7 parole a riassumere tutto il mio post precedente, eh? Come? Accidenti.
--- Termina citazione ---

È il mio superpotere secondario. Il principale è "trovare i difetti nelle cose". :P


--- Citazione ---[cite]Autore: Marco Costantini[/cite]E allora davvero c'è da chiedersi se questa sia la normalità.
Come abbiamo fatto, anche noi, ad accettare cose simili e a considerarle, tutto sommato, normali?
--- Termina citazione ---

Credo che sia perché in qualche modo siamo sempre rimasti ancorati alla realtà.

Che poi, se avete visto The Gamers 2 (se non l'avete visto, DI CORSA su YouTube che c'è anche con i sub ITA!), è la soluzione che usa il gruppo del film: il "buonsenso" vince ed il gioco NON ha la precedenza sui rapporti sociali.
Per quanto, anche lì il giocatore traumatizzato dal TPK non ha più ripreso a giocare. O_o;

Ferruccio A.C.:
Darcadia non è l'unico a giocare ancora tradizionale(oltre che new wave) e a divertircisi ancora, io sono abbastanza in sintonia col suo discorso e, personalmente, reputo alcuni discorsi, per quanto fondati, un po' estremi. Sarà dovuto anche al mio peculiare approccio al gioco di ruolo, decisamente più "di pancia", più emotivo, ma se un GdR solletica la mia immaginazione allora mi piace, indipendentemente dalla sua natura e dal suo regolamento(che alla fine si può "aggiustare", a me non crea problemi. Certo, è mille volte meglio smanettare su un Solar System per creare, che su un tradizionale per correggere, ma tant'è.). Io sul regolamento smanetto prima di iniziare, di modo da arrivare al tavolo con delle regole precise, mi ha sempre fatto rodere il fegato l'idea di mettere mano alle regole di caso in caso(ingenuamente ho scoperto tardissimo che quello era il senso della R-0, io ho sempre beatamente vissuto nella certezza che quel monito fosse un pelo inutile, insomma certo che sono le mie regole e che se voglio posso giocare col sistema adattato a come mi piace, ma mai avevo realmente compreso che si trattasse della possibilità di alterarle a mio esclusivo piacimento quandunque mi fosse girato di farlo). I giochi New Wave, per me, son stati una bellissima scoperta che mi ha aiutato anche a migliorare le mie esperienze col tradizionale, raffinando quel che già era il mio atteggiamento, dandomi dei trucchi e delle linee guida per definire meglio il mio ruolo di GM(che per me si riassume a 2 compiti: Arbitro delle regole e Story Guide intesa come da Solar System). Con il mio gruppo attuale(con cui gioco da tanti anni ormai) mi trovo sempre bene, anche se qualche storiaccia mi è capitata(son stato prevalentemente vittima del "Mamma posso?" con occasioni in cui mi si addossavano colpe in quanto io ero il master e tutto il gioco dipendeva da me. L'idea che ultimamente ho dato di me come GM(vedi sopra) mi ha messo al sicuro da queste cose facendomi trattare questi episodi come"Ciccio, sei adulto e vaccinato, se hai problemi con lui, discutine col diretto interessato il mio ruolo è solo far rispettare le regole e dare un ritmo alla storia, quel che fa lui non è responsabilità mia."), ho avuto anche altri gruppi con cui ho avuto modo di vedere più da vicino alcuni altri problemi(Railroading su tutti che grazie al cielo ho imparato ad odiare e evitare come la peste fin in "tenerà età").

L'"orrore" più grosso che ho vissuto è stato proprio grazie al railroading. I primi anni giocavo con un master che lo applicava in quantità che definire estreme sarebbe un eufemismo. In pratica lui a casa scriveva la storia(che spesso e volentieri era mutuata da qualche JRPG che aveva giocato di recente e leggeremente contaminata) e al tavolo leggeva quel che aveva scritto, noi ci limitavamo a giocare i combattimenti: giocavamo a un qualsiasi Final Fantasy col sistema di D&D(AD&D e 3.x dopo) alla mia obiezione sul fatto che tutto un mio sbatto per ottenere degli effetti fosse stato completamente inutile, mi sentii rispondere: "eh, ma è il master a decidere la storia se lui l'a pensata così non deve mica cambiarla per te." la mia pronta risposta fu: "ma allora che cosa mi sbatto a fare un PG se non sono che uno spettatore?" e lì via di spiegazioni sul ruolo di ognuno al tavolo e monti di s*******e simili.
Come ho detto il resto delle mie "storie horror" è dovuto ad episodi in cui i giocatori portavano i loro problemi al tavolo e il system-0(nella veste del "mammaposso") faceva sì che alla fine le colpe si riversassero su quel povero disgraziato del master(io). L'avvento del New Wave è stato per me un modo per mettere in quadro aspetti malati della mia esperienza ludica, ma non mi ha mai portato ad abbandonare i giochi tradizionali, e, adesso che ho raffinato ulteriormente i miei metodi, mi ci diverto di più, non di meno.

EDIT: scusate, speravo di dare una risposta un po' più mirata e sintetica e invece m'è scappato il Rant della Morte :P

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