Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Commenti alle "storie dell'orrore".
Darcadia:
@hasimir chiedo venia se ti ho fatto sentire in obbligo di creare un rant ma le cose per come sono state dette genericamente potevano essere anche come le ho presentate io. Conosco più di un master che sembra comportarsi in maniera inutilmente sadica o gioire esageratamente per una situazione del genere. Inoltre io stesso sono stato in mezzo a una situazione in cui subivo sfottimento prolungato ed esagerato per nulla gradito.
--- Citazione ---Secondo me un gioco che obbliga a usare il buon senso per uscire da problemi creati durante il(dal?) gioco, è un gioco che inevitabilmente porta all'uso della regola zero(d'altronde se usi il buon senso, stai creando regole basate sul buon senso, no?), e in più, portando l'attenzione di un problema del gioco, sulla valutazione del buon senso delle persone, si va a intaccare il contratto sociale al 99%, e quindi è puro miracolo non avere problemi con un sistema del genre, oppure un grande caso di TeleMpatia, non saprei.
--- Termina citazione ---
--- Citazione ---se usi il Buon Senso, stai applicando procedure basate sul Buon Senso invece che sul Regolamento (ergo, non usi il gioco e le sue regole)
...
sembrano dettagli cretini, ma fanno un mondo di differenza
e chiedo ancora scusa per la pignoleria :)
--- Termina citazione ---
--- Citazione ---Il buon senso è qualcosa che va utilizzato in qualsiasi occasione. Solo che da solo non basta.
--- Termina citazione ---
Il buon senso si applica a tutto e anche per affrontare e risolvere i problemi. Non esiste la regola automagica che li elimina. detto questo applico le esperienze che ho avuto in gioco.
No, non ho telempatia, chiedo ai miei giocatori sulle loro aspettative, gli cedo il controllo dove opportuno ad esempio facendo aprire una scena a loro quando parte da una loro iniziativa in modo che ci mettano quello che gli interessa e me ne diano chiarissimi segnali. Se non sono sicuro chiedo loro. Evito accuratamente di dover indovinare cosa vogliono. Li incoraggio a partecipare e non parto mai con l'idea di come andrà a finire la storia.
Non invento mai regole. Si gioca da manuale dalla prima all'ultima regola.
Confermo anche che ho una bella sintonia col mio gruppo in effetti. Gradiscono molto il poter partecipare ed il fatto di potersi muovere come vogliono e io gradisco la sorpresa di vedere come si comporteranno e come andrà a finire. Mi sono sempre ribellato all'idea di dovermi fare fardello delle responsabilità di gioco solo io come master.
Però... ho avuto tutti i problemi sopra detti o la maggior parte negli anni passati e ribadisco che se ora le cose vanno bene devo ringraziare le esperienze che ho avuto qui e assimilando i concetti che ho visto espressi nei vari giochi "new wave". Applicandoli in effetti ho tratto enormi benefici.
Alcune cose le avevo intuite da solo altre le ho assimilate giocando. Mi sono divertito di più con i "new wave" o con i tradizionali? non so... se penso al passato dico con i primi se penso a come vanno ora le cose dico entrambi.
Moreno Roncucci:
Fosse per me, proibirei di poter dire "usare il buon senso" in qualunque discussione sui gdr. E' una maniera per NON discutere, per NON capirsi, e troppo spesso viene usata come velato insulto per qualcuno.
Cos'è il buonsenso?
Nella vita "normale", si chiede alla gente di avere "la cura del buon padre di famiglia" nelle cose. Di non giocare a tirare il bambini per aria dal terrazzo. Di non guardare nel serbatoio facendosi luce con un fiammifero, etc. Chi non segue questa semplice prudenza si dice che "non ha agito con buonsenso".
Ma non è una definizione. Anche nella "vita normale" non vuol dire niente, può essere applicata a tutto.
Poi, arriviamo ai gdr, e allora "avere buonsenso" vorrebbe dire, analogamente, non mettere una latta di benzina di fianco alla candela di Polaris, non giocare a tirare le miniature di piombo al cane, o non stare in equilibrio sul tavolino di vetro ballando la mazurka sulle schede con un bicchiere di vino in una mano e un coltello nell'altra.
E invece no. Nell'ambiente dei gdr, il "buonsenso" estende la sua influenza a TUTTO!!
Immagina di giocare a Risiko. Vuoi attaccare la Jacuzia. Però devi metterti a discutere con gli altri per vedere, secondo il tuo buonsenso, CHE REGOLE USARE...
A risiko anche se perdi, non ti dicono che non hai buonsenso. Come non ti dicono che sei scemo, o un deficiente. Magari possono dire che hai giocato male, da novellino, ma a meno che non hai proprio fatto cappelle terribili, non si allargano. Nei gdr invece se non ti sei divertito in maniera folle e inarrivabile, è perchè non hai buonsenso. O non ce l'ha il GM
E questo pure nella scelta dei gruppi. Il GM rovina il divertimento? Se avevi buon senso con lui non ci giocavi. Anche prima di conoscerlo.
Non so, immaginatevi una discussione in cui, se uno è stato rapinato, è perchè non ha avuto buonsenso: doveva rimanere a casa. O passare per un altra strada. Se lo rapinavano li', non ha avuto buon senso a non passare dalla prima strada. Se tuo marito ti tradisce, non è lui che è un bastardo, sei te che non hai avuto buon senso a sposarti. etc. etc.
In realtà, se dobbiamo dare retta a questa classificazione "estesa" del buonsenso, tre cose appaiono chiare:
1) visto che il gdr tradizionale come minimo attira persone con meno buonsenso, il buonsenso imporrebbe di evitarli e di giocare solo i giochi forgiti: fosse anche un rischio dello 0.0001%, perchè correrlo?
2) Per lo stesso motivo, bisognerebbe evitare di giocare con chi gioca ai quei giochi: c'è un altissima percentual di persone che li usa che non sa usare il buonsenso, dicono...
3) Nelle discussioni in rete, bisogna ignorare chiunque parli di "buonsenso": chi lo ha usa le precauzioni (1) e (2) e non ha bisogno di parlarne. Altrimenti l'interlocutore non ha abbastanza buon senso.
Visto com'è facile risolvere i problemi, usando il buon senso?
Emanuele Borio:
Il buon senso va applicato e sono d'accordo, nella vita. Ma se viene applicato per risolvere un problema creato dal regolamento mancante e si ovvia al problema uscendo dalla situazione usando il buon senso è sempre System-0. Personalmente metterei una regola non scritta davvero, che dice "Usare strettamente le regole del manuale, il buon senso è FORBIDDEN."
--- Citazione ---
Non invento mai regole. Si gioca da manuale dalla prima all'ultima regola.
--- Termina citazione ---
Ma allora...
--- Citazione ---gli cedo il controllo dove opportuno ad esempio facendo aprire una scena a loro quando parte da una loro iniziativa in modo che ci mettano quello che gli interessa e me ne diano chiarissimi segnali. Se non sono sicuro chiedo loro. Evito accuratamente di dover indovinare cosa vogliono. Li incoraggio a partecipare e non parto mai con l'idea di come andrà a finire la storia.
--- Termina citazione ---
--- Citazione ---i concetti che ho visto espressi nei vari giochi "new wave". Applicandoli in effetti ho tratto enormi benefici.
--- Termina citazione ---
Queste cose te le hanno dette i manuali? Quindi giochi esattamente da manuale? Se sì, allora non conosco bene D&D. Se è no, anche se state giocando meglio di tanti altri, non avete problemi e si gioca tutti in modo perfetto, state comunque usando il buon senso per rendere il gioco migliore, quindi sì, di fatto si stanno usando regole non scritte sul manuale, anche regole comportamentali o di gestione narrazione.
Per questo se mettiamo a confronto te e il tuo gruppo con altri 100 gruppi, difficilmente incontreremo lo stesso modo di giocare, poichè ognuno adatta il gioco come può, per sopperire alle proprie esigenze.
Nessuno può dire di giocare esattamente da manuale a D&D(le versioni prima della quarta), perchè non forniscono alcuna informazione su come gestire il gioco al dì fuori dal combattimento, nessuna. Chi decide esattamente cosa succede a chi? Chi richiede i tiri, chi può farlo per primo? Chi stabilisce quando si apre il combattimento? Si può convincere una persona ostile a collaborare senza tirare il dado? O tirandolo?
Sono sicuro che ogni gruppo sappia come fare, ma tutti lo faranno in modo diverso, chi di più, chi di meno.
D&D4, invece, se giocato da manuale, quindi giocando praticamente solo i combattimenti e facendo tutto puramente gamista, lasciando tutto scoperto e tattico come battaglia dei giocatori contro i mostri, allora sì, forse si troveranno gruppi che giocano allo stesso gioco.
edit: Crosspost Telempatico con Moreno. Ò_Ò
Arioch:
--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: Arioch[/cite][p]Non toccatemi rolemaster! :-P[/p]
--- Termina citazione ---
[p]sembri il marito della binetti che fa il geloso...[/p]
--- Termina citazione ---
Ti tiro una tartaruga morta immaginaria
--- Citazione ---[cite]Autore: Hasimir[/cite]No.
Non posso prendere le distanze da sta fantomatica "gente che ha problemi" perchè semplicemente non è così.
Gente con una vita sociale, gente normale, gente che fino a 5 minuti prima avresti giudicato forse anche meglio di te stesso, gente che poi anche dopo si rivela normalissima quando non addirittura di valore ...posto che stia lontana dal tavolo da gioco.
--- Termina citazione ---
Già, direi che non posso fare a meno di sottoscrivere quanto scritto da Hasi: sì è vero, molti dei problemi sociali che ho incontrato fino ad ora giocando erano dovuti al gioco in sé. Persone normali, simpatiche e tranquille hanno avuto atteggiamenti da veri e propri "casi umani" (devo dire, per fortuna, che non sono mai stato minacciato però!), credo proprio per via del fatto che il gioco costringesse ad arrangiarsi in molti casi, spesso spinosi.
E come dice Moreno non si tratta di usare il buon senso, si tratta proprio di situazioni in cui il gioco manca e il manuale ti dice "arrangiati".
Infatti può essere divertente con persone con cui si ha un buon rapporto e una certa dose di sintonia (ed infatti mi sono divertito parecchio giocando con alcuni miei amici a s0, e lo rifarei ancora). Basta però che ci sia una persona meno in sintonia (non dico uno che sta sulle palle a tutti, o uno squilibrato, semplicemente qualcuno che è vagamente fuori dalle corde del resto del gruppo) e tutto va a puttane.
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Nella vita "normale", si chiede alla gente di avere "la cura del buon padre di famiglia" nelle cose.
--- Termina citazione ---
OT: Nel diritto moderno si parla di "diligenza media" (ha più senso ed è meno maschilista ^_- ).
Si intende un normale grado di attenzione e cura nello svolgere le proprie attività.
Non è esattamente "buon senso", ma di certo lo include.
Tornando a noi:
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Immagina di giocare a Risiko. Vuoi attaccare la Jacuzia. Però devi metterti a discutere con gli altri per vedere, secondo il tuo buonsenso, CHE REGOLE USARE...
--- Termina citazione ---
Il problema sta qui, IMO: nel passaggio, anzi, nell'INVERSIONE LOGICA tra "usare le regole con buon senso" (che vale per ogni gioco: leggere le regole e le azioni degli altri giocatori con Charitable Reading, per esempio) e "usare il buonsenso per generare le regole" (che è playtest, design, ecc... Ma tutto in mano ad un giocatore, in un prodotto venduto come fatto-e-finito, con gli altri giocatori che si aspettano che la faccenda funzioni).
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