Autore Topic: Manifesto filosofico del gioco sano  (Letto 9953 volte)

Ivano P.

  • Membro
  • Ivano P.
    • Mostra profilo
    • La mia amata associazione ^^
Manifesto filosofico del gioco sano
« il: 2010-02-08 23:39:08 »
Ho notato che istintivamente per spiegare certi concetti si va spesso istintivamente a citare aspetti del BM

Lo stesso Moreno ha detto che gli articoli alla base del BM esistono per far ragionare la gente, citarli quindi è per certi versi insensato.

Ad esempio se io non conosco il BM e mi dai dell' illusionista ovvio che mi offendo se limito autonomamente il mio potere per dare più libertà ai giocatori.

Quello che vorrei proporre è di stilare una discorsiva guida al gioco sano, magari mettendo in modo discorsivo cose che stanno nel BM in modo complesso.

Faccio un esempio, quando mi chiedono di spiegare com'è AIPS li avverto che ha una "diversa struttura narrativa", mi è capitato di essere stato corretto perché non ho usato il termine Creative Agenda.
Ma innegabilmente AIPS ha una struttura di narrazione diversa da D&D no? Non ho detto nulla di sbagliato e non mi è mai capitato di avere fraintendimenti quando poi si inizia a giocare.
Il principio da cui partirei è appunto mettere in campo i concetti che più spesso vengono tirati fuori e risistemarli "ignorando" il BM e facendo qualcosa di leggibile da chi capita.

Ora le possibili conclusioni sono 2:
La cosa interessa, viene fuori una discussione interessante, e magari apro un equivalente su gdritalia e vien fuori qualcosa di "utile, utilizzabile e condiviso da tanti"

La cosa non interessa, o si parte con fanatismi e non con l' uso della capacità di rielaborare un concetto e questo topic è inutile.

Manifesto filosofico del gioco sano
« Risposta #1 il: 2010-02-09 00:55:08 »
Credo che esistano già molte parole semplici per poter spiegare AiPS senza ricorrere a termini forgiti (sebbene il termine illusionismo esista da prima di the forge): un esempio semplice per spiegare AiPS rispetto a D&D è nelle procedure di gioco. AiPS è un gioco con procedure diverse rispetto a quelle di D&D. Oppure si potrebbe anche dire che AiPS la storia e i personaggi sono centrali e prioritari.. e via così. Poi, però, c'è da dire che spiegare va bene fino ad un certo punto, perchè per un tradizionalista quello che dici potrebbe sembrare "magia". Lui non ha mai visto nulla del genere e nemmeno lo concepisce come possibile, perchè per molto tempo ha pensato gdr = system 0.
L'unica e invitarlo a giocare. :-)
Lord Zero - (Domon Number 0)

Mattia Bulgarelli

  • Facilitatore Globale
  • Membro
  • *****
  • Mattia Bulgarelli
    • Mostra profilo
Manifesto filosofico del gioco sano
« Risposta #2 il: 2010-02-09 02:22:10 »
Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Il principio da cui partirei è appunto mettere in campo i concetti che più spesso vengono tirati fuori e risistemarli "ignorando" il BM e facendo qualcosa di leggibile da chi capita.

Mi pare interessante, e se mi proponi una lista di "punti critici" collaboro volentieri, ma c'è un GROSSO "ma": i termini tecnici forgiti sono, appunto, termini TECNICI.
Con un preciso significato, nascono e sono utili per quello.

Faccio un paragone (con tutti i limiti di metafore e paragoni, ecc.!): se mi chiedi "spiegami cos'è un Bosone di Higgs in parole semplici" e io sono un ottimo divulgatore, posso anche farcela a dartene un'idea. Poi tu la porti ai "soliti noti" ^_- che sono ancora fermi alla fisica di Aristotele e che capiscono quello che vogliono capire e quelli inizieranno a chiedersi se è un quinto elemento dopo aria-acqua-terra-fuoco e i più faranno battute su "quel busòne di Higgs". -____-

Per "spiegare AiPS senza termini tecnici forgiti", beh, per iscritto c'è il manuale (che non contiene MANCO UNO dei termini tecnici forgiti! Ha i suoi termini interni al gioco e ti spiega quelli!) e di persona ci sono le demo.
Per spiegare cos'è una Conflict Resolution fai prima con 2-3 Actual Play... Però serve anche la buona fede dell'interlocutore che non inizi a pervertire IMMEDIATAMENTE gli esempi. -___-

Anyway... I punti più critici quali sono per te? ^_-^
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Manifesto filosofico del gioco sano
« Risposta #3 il: 2010-02-09 04:02:09 »
Mi paiono osservazioni condivisibili Mattia. Tra l'altro il Bosone di Higgs è possibile anche spiegarlo in termini semplici (la nota metafora del "professorone" che entra in una stanza piena di gente), ma appunto, o usi metafore oppure termini tecnici, in particolare se parli con addetti ai lavori. Si presuppone poi, che coloro che vogliono discutere di certi argomenti e si ritengono "esperti" di gdr, imparino il "gergo" tecnico. Altrimenti ci sono altri modi più semplici, ma che vanno a finire tutti nel cesso se viene a mancare questa:
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Però serve anche la buona fede dell'interlocutore che non inizi a pervertire IMMEDIATAMENTE gli esempi.
Lord Zero - (Domon Number 0)

Simone Micucci

  • Facilitatore Globale
  • Membro
  • *****
  • Simone -Spiegel- Micucci
    • Mostra profilo
Manifesto filosofico del gioco sano
« Risposta #4 il: 2010-02-09 14:18:02 »
Citazione
[cite]Autore: Lord Zero[/cite][p]...perchè per un tradizionalista quello che dici potrebbe sembrare "magia". Lui non ha mai visto nulla del genere e nemmeno lo concepisce come possibile, perchè per molto tempo ha pensato gdr = system 0.
L'unica e invitarlo a giocare. :-)[/p]


Oppure molto semplicemente ti risponde che con il suo master (o se è il master "con le sue giocate") i personaggi e la storia sono già centrali e prioritari e bla bla bla...
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

Manifesto filosofico del gioco sano
« Risposta #5 il: 2010-02-09 15:29:19 »
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Per "spiegare AiPS senza termini tecnici forgiti", beh, per iscritto c'è il manuale (che non contiene MANCO UNO dei termini tecnici forgiti! Ha i suoi termini interni al gioco e ti spiega quelli!) e di persona ci sono le demo.
Per spiegare cos'è una Conflict Resolution fai prima con 2-3 Actual Play... Però serve anche la buona fede dell'interlocutore che non inizi a pervertire IMMEDIATAMENTE gli esempi. -___-

Concordo su tutta la linea.
Io, cercando di "spiegare" giochi come AiPS o CnV a gente che voleva informarsi riguardo questi "giochi nuovi", mi sono ritrovato davanti uno scoglio piuttosto significativo: prima, dovevo capire che lingua parlava il mio interlocutore.

Mi spiego meglio*: ci sono termini come "interpretazione", "realismo", "powerplayer" e "narrazione" (tanto per citarne alcuni) che cambiano significato di gruppo in gruppo (o anche di persona in persona). Devo ancora riuscire a trovare due giocatori che mi diano la stessa definizione di "interpretazione", per esempio.
Questo porta a due problemi:

1) l'interlocutore, cose intende quando usa quei termini?
Il che rende molto difficile comprendere cosa vuol veramente dire.

2) tu che stai parlando, quando spieghi alcuni concetti usando (magari anche accidentalmente) certi termini, pensando che per te hanno un certo significato... Cosa comunichi all'altro? L'interlocutore, che non li definisce nel tuo stesso modo, cosa capisce? ...di solito qualcos'altro, purtroppo.

Da notare che questo è un semplice problema comunicativo, niente di più... Però, di fatto, rende estremamente difficile il dialogo e la comprensione quando si cerca di parlare di gdr.

La soluzione, come hai già intuito tu (Ivano) non è spiegare le cose al pubblico con i termini forgiti: sono definizioni "padroneggiate" soltanto dagli addetti ai lavori e spesso capite male; e questo da praticamente la garanzia di essere fraintesi (quando va bene) o di passare per intellettualoidi che si atteggiano da saccenti (quando va male).

La soluzione che ho trovato io, e che per ora sta dando frutti abbastanza buoni, è... Non spiegarlo, ma farlo provare direttamente. Il divertimento, percepito sulla propria pelle, è più chiaro di qualsiasi spiegazione. Io stesso non capisco certe cose di teoria finché non ci vado a sbattere il naso. ;-)
L'unica "raccomandazione" che faccio spesso quando sto per far giocare qualcosa di nuovo a qualcuno, è "Ogni gioco è un mondo a parte, quindi non avere pregiudizi".

Comunque, chiudo anch'io riprendendo la domanda di Korin:
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Anyway... I punti più critici quali sono per te? ^_-^


* salvo quando indicato altrimenti, in questi esempi parlerò sempre di persone provenienti da culture di gioco in cui i gdr indie e le teorie forgite non sono filtrate... Cioè giocatori "profani", per così dire. E, ovviamente, parlo a partire dalla mia esperienza personale.
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Mattia Bulgarelli

  • Facilitatore Globale
  • Membro
  • *****
  • Mattia Bulgarelli
    • Mostra profilo
Manifesto filosofico del gioco sano
« Risposta #6 il: 2010-02-09 15:44:19 »
Citazione
[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite]praticamente lagaranziadi essere fraintesi (quando va bene) o di passare per intellettualoidi che si atteggiano da saccenti (quando va male).

Io avrei detto: "praticamente la garanzia di essere fraintesi (quando va male) o di passare per intellettualoidi che si atteggiano da saccenti (quando va bene)." :P
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Manifesto filosofico del gioco sano
« Risposta #7 il: 2010-02-09 15:45:37 »
E' che, quando va male, la seconda si somma alla prima ;-)
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Ezio

  • Membro
  • Ezio Melega
    • Mostra profilo
Manifesto filosofico del gioco sano
« Risposta #8 il: 2010-02-09 15:52:55 »
My two cents.
È possibile capire i "termini tecnici" solo dopo che si è giocato a qualcosa, e dopo averlo fatto li si capisce benissimo.

Ho recentemente provato e fatto provare Otherkind ad un gruppo di ragazzini. Dopo averlo giocato ci siamo messi a commentare il gioco e sono saltati fuori alcuni "termini tecnici": Bangs, flags, premise ecc... (niente BM, Paul, tranquillo, solo un po' di tecniche per comprendere meglio il gioco assieme e come giocarlo meglio dovessero proporlo ad altri ;-) ). Avendo giocato assieme non ci sono stati problemi di comunicazione, il gioco stesso era diventato il nostro linguaggio comune.

"Avete presente quando vi ho fatto incontrare l'orso ferito che vi chiedeva di ucciderlo? Ecco, quello è un bang, e serve a darvi in mano le redini della storia, facendovi fare scelte significative"
"Ma certo! Se ti fossi preparato la storia prima ci avresti portato sulla strada che volevi tu, non noi"
"Bravo, caramellina!"

Molto più semplice così ;-)
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Manifesto filosofico del gioco sano
« Risposta #9 il: 2010-02-09 16:00:15 »
Ma li funzionava, perché appunto voi avevate già un linguaggio comune per capirvi: il gioco giocato, in altre parole l'Actual Play (ma guarda un po'...).
Tramite la vostra esperienza di gioco (condivisa) avevate già un "vocabolario di esperienze" comuni da cui attingere. Invece, quando ci si mette a scrivere di queste cose nei forum o anche solo a parlarne davanti ad una birra, quasi sempre manca un vocabolario condiviso (vedi "interpretazione", "realismo" ecc ecc), e il risultato è che non ci si capisce quando si parla.

(in questo caso specifico, c'è poi il fatto che bangs, flag e premise non sono semplici "termini teorici" ma sono nomi di tecniche ben precise, inserite nei manuali e chiamate col loro nome. Di fatto non gli stavi spiegando teorie di design, gli stavi dicendo come un altro manuale chiama certe cose ;-)
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Ezio

  • Membro
  • Ezio Melega
    • Mostra profilo
Manifesto filosofico del gioco sano
« Risposta #10 il: 2010-02-09 16:07:08 »
Appunto!
Giocare e far giocare, e solo DOPO parlare è in assoluto la strada più efficace. Temo che qualunque parafrasi non raggiungerebbe mai l'efficacia di una partita dimostrativa a qualcosa.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Manifesto filosofico del gioco sano
« Risposta #11 il: 2010-02-09 20:22:44 »
Non è sempre così per mia esperienza ho giocatori che giocano bene e parlano male (vedi altro tread)
Insomma dipende anche quanto certi automatismi mentali si sono stratificati nel cervello di chi gioca!

Io gioco ai trad. da 23 anni e ho dovuto fare uno sforzo non piccolo per entrare in certe categorie mentali, ma volevo farlo, mi piace provare cose nuove e mettermi in gioco.

Sfortunatamente mi sono reso conto che per molti il "si stava meglio quando si stava peggio!" è la prassi.

una specie di senilità indotta da gioco di ruolo prolungato.

Emanuele Borio

  • Membro
  • Chiamatemi Meme
    • Mostra profilo
Manifesto filosofico del gioco sano
« Risposta #12 il: 2010-02-09 20:40:00 »
Invece ho notato che giocare e poi parlare non funziona. O meglio, non funziona che i giocatori che giocano Tradizionale giochino giochi nuovi senza sapere la teoria o essere su questo forum, e riesca.
O glieli fai giocare tu, e anche lì comunque rischi a mille incomprensioni eccetera, altrimenti ho visto che il Parpuziano Medio(ci faccio un cd lol), prende i giochi, li trasforma in altro, e li gioca al solito, Parpuzio. Se poi hanno già giocato prima è la fine. Se gli lasci giocare a Cani una volta da soli sono perduti. Non gli farai mai cambiare idea. Per loro sarà come giocare a un gioco che non è il loro.

Io ormai ho deciso che i Parpuziani li lascio a macerare, tanto il gioco non vale la candela.
Mi sono fatto il sangue amaro a curarne 5, e per fortuna su tre ha funzionato alla perfezione manco fosse uscire ma Matrix, e per altri due sta migliorando, ma non lo farei mai più.

C'è tanta gente al mondo, gioca con loro, sono i migliori, senza esperienza.
Ciao, sono Meme! - Fanmail 64 - DN=2 - Ingegnere delle Scienze Agrarie, Contadino, Nerd di Professione.

Ezio

  • Membro
  • Ezio Melega
    • Mostra profilo
Manifesto filosofico del gioco sano
« Risposta #13 il: 2010-02-09 21:02:57 »
Allora, chiariamo...
Il rischio che chi viene da anni e anni di tradizionale prenda Cani e lo giochi come Vampiri è ben noto e discusso. Non è assolutamente detto che succeda, però.
Se prendi il manuale e lo segui alla lettera otterrai un'esperienza di gioco simile a quella di chiunque altro, al di là di riti, usi e regolamenti tribali.

Spesso per ottenere questo effetto serve una guida, ma non è detto che sia necessariamente così, e a parlare anche solo di tecniche prima che si sia provato un gioco fai solo un gran casino, per la semplice ragione che se non si ha giocato si è convinti che "il gioco di ruolo" sia soltanto il S-0 (come è scritto in ogni buon manuale S0 alla voce "cos'è un gioco di ruolo") e quindi tecniche ed escamotage che il gioco tradizionale non supporta sono proprio aliene, incomprensibili.

Proprio per questo bisogna passare prima dal mostrarle, dal farle vedere in azione.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Moreno Roncucci

  • Big Model Watch
  • Membro
  • *****
    • Mostra profilo
Manifesto filosofico del gioco sano
« Risposta #14 il: 2010-02-09 21:27:40 »
Dire PRIMA "devi seguire il manuale alla lettera, sono tutte REGOLE, non consigli, qui non vale la regola zero, se la usi rovini il gioco" non è "parlare di teoria"...  :-)
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Tags: