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Per chi odia il termine Master

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Emanuele Borio:

--- Citazione ---Riguardo al fatto che non ci siano motivi perché un solo giocatore conosca bene il gioco, ne conosco almeno uno: la pigrizia (o comunque la scarsa voglia)! Se il gioco viene espresso in un manuale piuttosto grosso, non é necessariamente detto che tutti i giocatori desiderino leggerlo.
--- Termina citazione ---


E questo ai tempi del Parpuzio è stato un problema così enorme che mi ha portato a pensare "Vi interessa così tanto che non avete voglia di leggerlo? Non si gioca! :D"

--- Citazione ---
A quel punto il problema diventa "ma c'é bisogno di così tante regole per giocare?" e la risposta é "dipende dai gusti". Nei tradizionali ciascuno ha comunque il suo ruolo e le sue responsabilità, semplicemente certe responsabilità sono maggiormente concentrate su un unico giocatore, il cosiddetto "master", e per giocare nel ruolo di giocatori non si ha bisogno di conoscere tutte le regole (anche se non fa certamente male).
--- Termina citazione ---


Secondo me in tutti i giochi è necessario(a meno che non sia una demo o una prova) che tutti abbiano letto il manuale o almeno conoscano le regole, altrimenti una sola persona fa contenitore delle regole, che sicuramente sbaglierà(non è un Dio e non può sapere sempre perfettamente a memoria tutto) e manderà così a "donne di facili costumi" il gioco. Ovvio questo problema non si pone in Parpuzio, se il Master non si ricorda bene una regola... Chissenefrega! Se la inventa! :D


--- Citazione ---La scelta di delegare tutto a un giocatore assicura una certa coerenza logica del gioco e dell'ambientazione, se il master non ha due personalità, mentre distribuendo le autorità si ha coerenza solo se i gusti sono molto simili, da giocatore a giocatore, o se certi giocatori hanno priorità su certi aspetti del gioco. Solo per esperienza personale, dunque imho ;)
--- Termina citazione ---


Se si distribuiscono le Autorità si ha forse minor coerenza ma alla fine si arriva a avere un gioco che piace moderatamente a tutti, mentre delegandolo a una sola persona si arriva a avere un gioco che piace un casino... A lui. Visto che gli altri giocatori non possono portare i loro gusti non avendo autorità.
È come dire che i procedimenti legali e legislativi sono troppo lunghi, troppi gusti e pareri diversi, meglio avere un dittatore, così il sistema sarà coerente e uguale per tutti ò_ò.

Arioch:

--- Citazione ---[cite]Autore: Kagura[/cite][Edit: al di la del significato letterale, bisogna anche considerarne l'uso. Io ho incontrato pochi master che si gestivano come "Masters of the Universe", la maggior parte giocavano più come "Mastri", persone che conoscevano bene il gioco e bene lo gestivano. Forse é per questo che, da giocatore, non detesto i tradizionali.]
--- Termina citazione ---


Idem.
Lascia perdere il senso letterale, il GM si chiama Game Master perché in d&d c'era il Dungeon Master ed è poi entrato nell'uso comune per indicare l'arbitro di gioco. Che poi ci siano quelli che si gasano e dicono "comando io perché sono il Master" è un'altra storia, non credo dipenda dal termine: non saprebbero giocare neanche se ne venisse usato un altro.

Niccolò:

--- Citazione ---[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]l'Errore alla fine è un Master, visto che controlla sì gli antagonisti, ma anche i retroscena, e in linea generale cosa accade.
--- Termina citazione ---


non controlla i retroscena, ne i png non ostili. che master sarebbe? non ha nemmeno la regola d'oro in mano! e poi gioca contro, il master "gioca" al servizio dei giocatori...


--- Citazione ---[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]Stessa cosa che sostengo anche io, ma fino a ora le uniche tre persone a cui ho detto quella stessa identica frase che hai scritto tu mi hanno risposto: "Ma non dire boiate, è il Master, fine", "Cosa pensi che sia l'Errore? È il Master", "l'Errore in pratica è un Master che affida a altri giocatori l'interpretazione dei PNG che non gli interessa usare per fare male al PG, almeno finchè non si entra in conflitto". Fai te :O
--- Termina citazione ---


ci hanno giocato? no vero? e allora perchè ci tedi con le loro scuregge?


--- Citazione ---[cite]Autore: Umile SIRE[/cite]nel caso di polaris, per come la vedo io non è il master che non esiste, è il giocatore che non esiste! sia il Cuore che l'Errore sono entrambi master mentre le lune sono co-master gestori di PNG.
--- Termina citazione ---


questa è già un'analisi più condivisibile...

Emanuele Borio:
È la stessa cosa che sostengo anche io. Per come la vedo io in Polaris i Protagonisti non sono nemmeno di proprietà del Cuore, il Cuore semplicemente guida le loro azioni e le loro emozioni e i loro pensieri. Il gioco si fonda intorno ai Protagonisti, con per ogni protagonista una persona diversa che guida un certo ambito della sua storia. Poi c'è chi vuole vederlo come, il Protagonista è il PG del cuore, l'Errore è il Master, le Lune sono i giocatori che per non fargli fare niente gli si fa interpretare PNG a caso. (c'è chi la pensa davvero così).

Moreno Roncucci:
Anche in molti giochi forgiti si continua ad usare, per semplicità e praticità, il termine "GM" (che non sempre viol dire "Game Master": per esempio in Trollbabe Edwards lo chiama "GM" e dice che deriva da "Game Master", ma specifica che in trollbabe è davvero solo "GM", come termine, non una sigla), magari anche per reazione alla proliferazione di termini (Narratore, Custode, etc.) per lo stesso identico ruolo. Ma così si cela il fatto che invece adesso i ruoli sono veramente diversi.

L'ho già spiegato diverse volte: IL GAME MASTER NON ESISTE. Non in termini di game design. Ci sono un tot di responsabilità richieste da un gioco (fornire avversità, per esempio) che possono essere distribuite diversamente. Quello che fa "il GM" in un gioco forgita normalmente è molto diverso da quello che fa in un altro gioco, ma dare lo stesso nome fa pensare che invece non ci sia differenza.

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