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Nuova definizione di "New Wave"

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Ezio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Klaus[/cite]Eh vabbeh, ma allora il Provisional Glossary[span style=text-decoration: underline;]che io ho linkato e che nessuno ha letto[/span]sbaglia? :-P
--- Termina citazione ---


Confermo quello che ha detto Matteo.
Il provisionary glossary è purtroppo ormai datato e già allora la CA secondaria era un'ipotesi timidamente accennata e di cui lo stesso Edwards non era sicuro. Recentemente ha infatti riformulato quel pensiero, definendo che la "CA secondaria" è un'emerita stronzata, confermando il fatto che, come era possibile intuire anche in passato, è una contraddizione in termini. Al massimo puoi avere un gioco abashed, ovvero incoerente ma che necessita di un drift minore per ottenere la coerenza.
Per informazioni migliori chiedi alla BM watch, perché la mia conoscenza della teoria qui si ferma... ;-)

EDIT:


--- Citazione ---[cite]Autore: Matteo Turini[/cite][p]Per dire, ecco il risultato pratico delle definizioni:[/p][p]Davvero credi che non ci siano persone a cui i NW e[span style=text-decoration: underline;]il loro sistema[/span]non piaccia? :|[/p][p](oggi, da un intervento sulforum de La Tana dei Goblin).[/p]
--- Termina citazione ---


Ed ecco qui la ragione per cui la classificazione in un insieme omogeneo è dannosa. Non solo a livello "Pubblicitario", ma proprio nella comprensione di un fenomeno talmente variegato e in rottura col "resto" da non poter essere ricondotto in una definizione di pari ampiezza.

Ivano P.:
:-p io appoggio Klaus, anzi, avevo pensato anch' io di aprire questo topic.

Ma sapevo che sarebbe stato inutile, pace, vorrà dire che si tornerà spontaneamente a forgiti o narrativisti.

Personalmente continuerò a usarlo perché mi suona bene e alla fine aiuta a capirsi, anche se do sempre informazioni superiori al semplice "non usa la regola zero".

Le classificazioni servono a far meno casino quando si parla, i "classici" sono un unico gioco solo se segui il BM, altrimenti non lo sono (perché non ditemi che una volta per voi lo erano) .
Io vedo che certi giochi hanno varie idee in comune e sento un'affinità, una parola per definire tale affinità è comoda.

Non riesco a capire questa paura delle classificazioni, se ne sente il bisogno, è più chiaro per tutti perfezionare il termine che far si che si sviluppino 3-4 termini diversi.

Per esempio potrebbe essere (evitando richiami ai termini BM):

New Wave:
-Segue la teoria del Big Model esplicitamente
-Ha una struttura narrativa diversa da quella di un gdr classico (qualsiasi struttura alternativa, infatti due NW sono estremamente diversi tra loro)
-Non vale la regola "il master ha sempre ragione" ma l' autorità è condivisa in qualche modo alternativo
-Non è solo un mezzo per gestire la storia del Master, ma da "spinte" ai partecipanti in modo che tutti intervengano in modo proficuo nella storia

Ora, magari non va bene la definizione, ma criticandola potrebbe diventare accettabile.
Ricordo che (ad esempio) Medioevo è una definizione errata, lo sa qualunque storico, ma ha ormai troppa forza per poter essere toccata da chiunque, con NW siamo ancora in fase magmatica.

Mauro:
Il problema è che una simile definizione si rifà ad altri concetti che non sono immediati da capire, né sono conosciuti da tutti (anzi); per essere compresa richiederebbe di approfondire altre definizioni, che magari a loro volta ne richiederebbero altre ancora.
Se questo fosse limitato a un ambito specialistico, la cosa andrebbe bene; ma quando lo scopo è rivolgersi a neofiti, a persone che nemmeno sanno che esistono GdR oltre D&D e una teoria del GdR, allora perde di significato: si sta usando una terminologia specialistica per rivolgersi a un gruppo di persone che non fa parte di quell'ambito specialistico. Un po' come quando un medico si mette a snocciolare paroloni per lui chiarissimi, ma che causano come unica reazione sguardi vacui e richieste di ripetere il concetto con parole umane.
Lo scopo di una definizione è spiegare un concetto, definire le caratteristiche di qualcosa; ma questa spiegazione deve essere comprensibile al soggetto cui la definizione stessa è rivolta: se questi sistematicamente o quasi la equivoca, allora la definizione tradisce il suo stesso scopo.


--- Citazione ---[cite]Autore: Grifone[/cite]Personalmente continuerò a usarlo perché mi suona bene e alla fine aiuta a capirsi, anche se do sempre informazioni superiori al semplice "non usa la regola zero"
--- Termina citazione ---

Il problema è proprio che non mi pare cosí assodato che aiuti a capirsi: se usato con chi di partenza non conosce determinati concetti e giochi, da solo genera confusione (vedi questo esempio); se usato con altri termini potrà anche essere capito, ma... se ha bisogno di altri pezzi per essere capito (ipotizzando che lo sia), di per sé è inutile, se non dannoso. Diventa, di fatto, una definizione non solo specialistica, ma pure incompleta, che viene equivocata sistematicamente o quasi da chi dovrebbe capirla, facendo venire meno lo scopo comunicativo (che, anzi, viene negato: non solo la definizione non viene capita, viene pure equivocata).


--- Citazione ---[cite]Autore: Grifone[/cite][p]Per esempio potrebbe essere (evitando richiami ai termini BM):[/p][p]New Wave:
-Segue la teoria del Big Model esplicitamente[/p]
--- Termina citazione ---

Richiami esplicitamente il Big Model stesso, che non so se sia meglio del richiamare i singoli termini e ha una serie di problemi; il principale credo che sia che richiede di sapere cos'è quel modello. Non solo: per poter essere applicata, richiede di poter capire se un gioco lo segue o no esplicitamente ("esplicitamente" in che senso? L'autore ha detto di seguirlo, cosa che richiederebbe di seguire cosa dice l'autore? È scritto sul manuale, cosa che ignora se l'autore lo ha seguito esplicitamente, senza però poi scriverlo sul manuale? E se non lo segue esplicitamente? A parità di gioco rientra o no in quella definizione a seconda che l'autore abbia detto "Lo seguo"?).
Come sopra: se lo scopo è farsi capire anche da chi non conosce questi giochi, o da chi li conosce poco, o da chi non conosce la teoria, qual è il senso di inserire un esplicito richiamo e una specifica condizione che richiamino il Big Model? Rende la definizione specialistica, inutilizzabile da chi non conosca tale modello.


--- Citazione ---[cite]Autore: Grifone[/cite]Ricordo che (ad esempio) Medioevo è una definizione errata, lo sa qualunque storico
--- Termina citazione ---

A cosa ti riferisci?

Poi, personalmente che si usi o no non mi cambia molto, tanto già prima non lo usavo; ma nel valutare una definizione guarderei alla sua effettività nell'ottenere lo scopo comunicativo che dovrebbe prefiggersi.

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: osilon[/cite]Le cose sono peggiori di quanto pensassi, davvero non solo si accomunano i giochi "nuovi" come categoria temporale, ma perfino si crede che usino tutti lo stesso sistema? Ò_Ò
--- Termina citazione ---


Sì. E il vederlo succedere SEMPRE in ogni thread dove si parla di "new Wave" è la spinta che mi ha portato a contestare il termine (addirittura si è parlato di NW come se fosse un unico sistema nel thread in cui lo contestavo, figurati...)

Copio e incollo un esempio che ho fatto su gdrItalia:

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1) Perchè non usare "New Wave" come termine
Ogni termine e ogni definizione ha un suo campo di validità e una sua utilità, che cambia a seconda delle situazioni. "New Wave" è stato utile per spiegare meglio una differenza fra "system zero" e "tutti gli altri gdr possibili e immaginabili" che rischiava di perdersi in infinite polemiche basate sul niente, senza un effettiva conoscenza di giochi diversi. Adesso di giochi diversi che ne iniziano ad essere tanti, e come ho già scritto in un thread su gentechegioca (attenzione, è un rant, astenersi anime sensibili) penso ormai sia ora di mandare il termine "New Wave" in soffitta.

Immaginatevi di dividere il mondo in "Gino" (cioè, Gino tal dei tali, abitante a Genova in via x al numero y. Proprio lui, una persona sola, e nessun altro) e tutti gli altri abitanti del pianeta terra, indicati genericamente come "Vincenzo". E l'unica caratteristica che accomuna i Vincenzo è di non essere quello specifico Gino.

Poi, iniziate a discutere in un forum delle differenze fra Gino e Vincenzo.

Salterà fuori sicuramente qualcuno a dire che Gino può andare ovunque, sul pianeta Terra, e che quindi a che serve Vincenzo? Non c'è nessuna differenza fra Gino e Vincenzo (e per lo stesso motivo, non è limitante essere Gino. Perché non possiamo tutti essere Gino?). Qualcuno salterà fuori a dire che ha conosciuto Vincenzo, era una donna di 60 anni, e quindi è meglio essere Gino, che ne ha 23 ed è un uomo. Qualcun altro entrerà nella discussione dicendo "ma guarda che ci sono milioni di Vincenzi uomini che hanno 23 anni", e allora la risposta sarà "ma io non voglio essere limitato ad avere solo 23 anni! Gino cresce, fra un anno ne avrà 24, quindi lo preferisco a Vincenzo", e via di questo passo.

Sul serio, vedo una situazione di questo tipo in TUTTE le discussioni riguardo ai "New Wave". Dare un nome al "non-Gino", chiamarlo "Vincenzo", porta AUTOMATICAMENTE a pensare che sia una persona sola, come Gino, e a chiedersi quanti anni ha, quanto è alto, etc, tutte cose indefinibili se riferite a un insieme composto da miliardi di persone che in comune hanno solo il fatto di non essere Gino.
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Poi, vedo in questa continua ricerca di una categoria che EVITI di parlare di giochi forgiti, narrativisti, coerenti, etc, la ricerca soprattutto dell'eufemismo. Della concordia e della pace sociale. (Dell'inciucio, insomma). Perché è la ricerca di una categoria con cui chiamarli per fare il paio con "system-zero", per mettersi sullo stesso piano, per dire "visto che non siamo cattivi, abbiamo dato un nome unico anche agli altri giochi, quindi come capirete stiamo scherzando, il System-zero non è un unico gioco, è una categoria come quella che comprende Spione e Anima Prime"

Io non ho alcuno problema nel parlare in generale di questi giochi senza usare termini forgiti. Li chiamo "giochi moderni", o "sistemi che funzionano".

Perchè avete bisogno di eufemismi?

Niccolò:
fondamente la cosa comune che possiamo evidenziare nei giochi NW è il contratto sociale paritario. serve solo un nome che lo faccia capire e che non sia brutto come "gdr con contratto sociale paritario. i Gdr CSP?

just kiddin', stop the sto-ouch.

"giochi moderni" o "sistemi che funzionano" lo uso anch'io a volte. ma ho sempre paura di offendere qualche animo delicato... :)

no, sul serio, un termine che li accumuni evidenziando il contratto sociale sano?

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